Un luogo oscuro accoglie Maya, ora piegata dal dolore delle perdite subite e priva del supporto degli affetti di sempre.
Una Barano fuori dal tempo è invece la dimora di Selene, sempre più confusa e delusa.
Il vuoto della perdita è ciò che invece resta a Cloe, che forse sogna solo l’oblio.
L’opera magica di Melita sembra aver avuto successo, conducendola a un passo dalla vittoria, a scapito delle tre amiche. Ma il desiderio di vendetta può tramutarsi facilmente in un’arma a doppio taglio.
Tra segreti e tradimenti, illusioni e addii inimmaginabili, Maya e le sue «sorelle» dovranno lottare per il proprio destino e il proprio diritto alla vita. Ma la Grande Madre cosa ha in serbo per loro: una fine dolorosa o la luminosa essenza dell’Antico Culto?
Uno dei primi insegnamenti da strega che ho ricevuto è stato che purché tu coltivi il tuo dono non importa come lo fai. So che non siamo davvero simili, ma entrambi sappiamo quanto gli altri potrebbero contare sulla nostra magia. Questo è l’unico motivo che mi impedisce di allontanarti del tutto da certe pratiche, anche se credo che tu sappia essere molto più forte da lucido.
Per un attimo rivide il dolce sorriso di Maya; ossessionato dal pensiero di ritrovare la strega, sentì la smania di avere qualcuna delle sue visioni; consapevole del rischio di potersi perdere lungo il percorso.
Con un moto di rabbia fece piazza pulita di tutto ciò che ricopriva la scrivania.
Posò il fagotto sul ripiano sciogliendone i lacci mentre, con il respiro ansante, ne estraeva il panetto di oppio che vi custodiva gelosamente.
Recuperò l’unico oggetto che lo legava al clan Desio: un’antica pipa; regalo di Domenico il giorno in cui l’aveva reso parte della famiglia. Con maniacale religiosità iniziò a pulire la preziosa reliquia, lucidandone ogni più piccola parte.
Quando sembrò pronta, prese il panetto e iniziò a bruciacchiarlo, lo sistemò nella pipa e lo accese; aspirò profondamente abbandonandosi sulla poltrona di fronte alla scrivania.
L’effetto fu così rapido da sembrare istantaneo e Giano chiuse gli occhi mentre iniziava il viaggio tra le sue visioni.
Non esiste vampiro più ridicolo di te. Non capisco perché Nico si ostini a volerti tenere qui. Non sei neppure una sua creatura.
Giano digrignò i denti a quel ricordo e per quanto ancora certi commenti lo perseguitassero fece un altro tiro per rilassarsi di più e allora vide Nico; il giorno in cui lo aveva convocato per metterlo alla prova.
Erano rimasti a lungo nel suo studio; ricordava bene lo scetticismo del vampiro di fronte al suo nervoso sproloquio di ringraziamento per averlo trattato come uno di loro invece di evitarlo come il peggiore degli appestati.
Antonietta A. Conte è nata a Gragnano ma vive a Castiglione della Pescaia.
Appassionata divoratrice di libri, lavora in libreria ormai da molti anni; oltre alla lettura, anche lunghe maratone di serie tv, l’hanno portata a viaggiare per mondi, vite e situazioni sempre nuove.
Nato come un modo per sfogare le emozioni di un periodo che l’ha particolarmente colpita e segnata, Il Primo Sabbat si è rivelato il mezzo attraverso cui rifiorire e guardare il mondo con occhi nuovi, in grado di continuare a farla sognare.
La Luce Dietro Lo Specchio e Convergenza Astrale sono il secondo e il terzo volume della trilogia de Il Primo Sabbat.
Non conoscevo questa serie, ma essendo pubblicata dalla Dark Zone sarà sicuramente un nuovo mondo fantasy da leggere tutto d'un fiato!
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