venerdì 25 ottobre 2024

HEARTSONG. La musica del cuore di A.E. Wasp


È ovvio che il primo ragazzo che porto a casa sia carino, single e totalmente off-limits.

Sean Johnson ha passato la vita aspettando di andarsene dal West Virginia.
I suoi piani sono deragliati quando il padre l’ha spedito a “pregare per non essere gay”, ma lui ha superato la cosa, e ora è pronto a dimostrare di essere un uomo adulto che sa badare a se stesso.
Naturalmente, avrebbe maggiori possibilità di convincersene se riuscisse a smettere di desiderare il suo scontroso compagno di stanza.
Il veterano dell’esercito Cooper Hill è tornato nel Vermont senza una gamba e senza una carriera, ma determinato a costruirsi una nuova vita.
Quando un compagno d’armi gli chiede di tenere d’occhio suo nipote, studente al terzo anno del college, Cooper non può dire di no. Si aspetta un tipo tranquillo. Invece si ritrova uno splendido ragazzo che con le sue brillanti poesie dà voce a tutto ciò che Cooper ha cercato di esprimere. Vuole Sean più di quanto abbia mai voluto qualsiasi cosa. E in qualche modo, miracolosamente, Sean ricambia.
Ma desiderarsi non significa essere adatti l’uno all’altro.
Soprattutto quando il dolore del passato minaccia di scrivere i suoi versi nella loro canzone.

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#copiaomaggio
Ho finito la lettura di questo romanzo da qualche giorno e ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare quanto letto. È una storia su un piano diverso, dove il disturbo da stress post traumatico diventa il reale coprotagonista insieme a Cooper e Sean, e per quanto sono libri indipendenti e possono essere letti senza un ordine preciso, in questo gravitano la maggior parte dei personaggi incontrati precedentemente, cosa che mi ha dato modo di apprezzare ancora di più questa storia.
Cooper è un militare riformato a seguito di un incidente che lo ha portato a perdere una gamba.
Torna a Burlington per cercare di riprendere in mano la propria vita, anche se resta ai margini della società in maniera burbera e scontrosa, non riuscendo a integrarsi come dovrebbe.
Sean è un ragazzo in fuga… nel senso metaforico del termine. La West Virginia gli è sempre stata stretta, soprattutto dopo un episodio vissuto, al punto che la forza della sua mente cerca a tutti costi di tenere lontano. Si imbatte in Cooper quasi per caso, quando vede un cane venire investito e fermarsi per prestargli soccorso… finendo per essere investito lui stesso. A volte si parla di destino, altre di coincidenze, fatto sta che Sean cercava proprio Cooper, grande amico dello zio ai tempi della leva militare, e che dovrebbe ospitarlo per qualche tempo in cambio di una mano con i lavori di casa. La scintilla è immediata e una grande emozione come può essere l’amore, tende a riaprire ferite che si pensava fossero rimarginate.

Ho detto che la sindrome da stress post traumatico è una sorta di coprotagonista. Dopo la lettura di questo romanzo ho anche capito che non è qualcosa che si limita ai militari, ma a più ampio spettro che tende a coinvolgere anche ragazzi comuni. Basta aver vissuto un episodio così forte da creare una frattura dentro di sé, al punto che la nostra mente per proteggerci, la nasconde senza rimuoverla del tutto. Posso dire che è stata una lettura intensa in cui, per la prima volta, sono stata fuorviata dalla trama. Pensavo a qualcosa che coinvolgesse in maniera maggiore la musica (un po’ com’è successo nel volume precedente), ma è rimasta marginale per dare ampio spazio alla storia di Cooper e Sean, approfondendo le emozioni e le sensazioni che un ragazzo gay si ritrova ad affrontare, soprattutto in un ambiente in cui viene additato come quello “diverso”, tanto da costringerlo ad andare via in cerca della propria identità.
Ho amato la scontrosità di Cooper che ben si sposa con la dolcezza e ingenuità di Sean, dando vita a una coppia davvero esplosiva. La storia scorre bene, alternando momenti di risate date dal modo impacciato di Sean di porre domande, ad altri ben più emozionanti a mano a mano che i demoni dei protagonisti vengono in superficie. Bello il messaggio di fondo secondo cui ognuno di noi è in grado di abbattere i propri demoni interiori, non solo con il giusto supporto professionale, in particolar modo grazie a qualcuno che crede in noi e che è pronto a tenderci la mano nei momenti di buio totale.

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