Titolo: Eterno
Serie: Your darkest desire (“Eterno” è il volume 2, ultimo.)
Autore: Marty Sunrise
Editore: Self-publishing
Genere: Mafia Romance
Narrazione: prima persona, pov alternati dei due protagonisti
Data Pubblicazione: 3 luglio 2019
Disponibile: Acquistabile su amazon e gratuito in abbonamento KU
Il mio nome è Goran Doković ed ero un ubica e un komandir fino a quando lei non ha sconvolto la mia vita. La desidero e la temo. Ho bisogno di lei come se fosse il mio ossigeno e la odio per questo, ma quando la guardo tutto cambia. Il suo calore scalda la mia anima nera e fa sembrare tutto possibile. Una nuova regola ha preso forma nella mia mente, sovrastando ogni cosa. Proteggi. Questo è ciò che urla ogni fibra del mio essere, ma non posso rinnegare la mia natura. È arrivato il momento di scegliere: salvare Elektra o me stesso?
Il mio nome è Elektra. Del mio cognome non voglio saperne nulla. Lo odio, così come odio la famiglia cui appartengo. La felicità mi ha sfiorata, ma il destino ha giocato la sua mano contro di me. Il mio cuore sanguina. La rabbia arde tanto quanto il desiderio, infiammandomi. Goran rappresenta tutto ciò che di giusto e sbagliato esiste. Separare l’uomo dal mostro è impossibile perché, proprio come luce e buio, non esiste l’uno senza l’altro. Potrò mai accettarli entrambi senza rinnegare me stessa?
Tutto ebbe inizio con un cuore spezzato.
Tutto ebbe fine con un sacrificio d’amore.
«Odio e amore non sono poi facce della stessa medaglia? Intensi allo stesso modo, corrosivi in egual misura.»
«Se nella tua vita avessi conosciuto l’amore, non diresti mai una cosa del genere.» mi allontanai da lui e sedetti sul bordo del letto. Lo guardai dal basso, notando per l’ennesima volta l’imponenza del suo corpo massiccio. La camicia nera che indossava non era in grado di nascondere la possente forza dei suoi muscoli, il tessuto era teso sui pettorali e il primo bottone slacciato mi permetteva di vedere le punte della corona di spine che aveva tatuata in quel punto. Quelle stesse spine io le sentivo attorno al mio cuore e, ogni volta che lui si avvicinava a me, le avvertivo ferirmi sempre di più.
«Che senso ha avuto tutto questo? È… perverso.» biascicò.
«Ho solo portato a termine un compito affidatomi.» sostenni inespressivo.
«Hai fatto tutto questo solo perché sono una…» fece una piccola pausa e prese un lungo respiro. «Perché sono una principessa della mafia?» si riferì al suo status come se fosse una malattia.
«Esatto.»
«Non ti credo. Non è possibile…» la sua voce era sconvolta, confusa.
Ingoiai un groppo amaro. «Pensa ciò che vuoi, i fatti non cambieranno.»
«E se non volessi avere niente a che fare con tutto ciò? Se mi ribellassi?» chiese. Gli occhi fissi sulla mia pistola.
«L’unica alternativa che hai è fare ciò che ti dico.»
«Tutto questo mi fa schifo. Tu mi fai schifo.»
«Me ne farò una ragione.»
Ammetti che adori il mostro tanto quanto adori l’uomo che sono.” ripensai alle sue parole e le feci mie. Non potevo separarli. Non potevo evitarli. Non potevo neanche dimenticarli. Potevo solo accettarli, entrambi, perché non esisteva l’uno senza l’altro. Perché la bellezza dell’uno traeva la propria essenza dalla bruttezza dell’altro. Goran era un’impresa ardua da affrontare, ma io ero una donna abbastanza forte per farlo.
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