Il sentimento forte e profondo tra due persone può risanare lo strappo di una vita spezzata? Sara, giovane punk dal trucco pesante e i piercing in faccia, non passa di certo inosservata a Sankt Jakob, un paesino nel Tirolo austriaco. Dopo che un tragico evento ha spezzato a metà il normale corso della sua vita e di quella dei suoi amici, Sara ha infatti deciso di abbandonare tutto e fuggire da Torino. È a un passo dal rinunciare per sempre alla propria felicità e a chiudersi in se stessa, quando incontra Isaak, ragazzo solare e caparbio che nasconde un vissuto familiare travagliato. Non potrebbero essere più diversi, eppure lui sembra in grado di comprenderla e di farle tornare la voglia di assaporare la vita in ogni sua sfumatura. Il giorno in cui il passato torna a bussare alla sua porta, Sara capisce di non poter scappare per sempre.
“Cuore d’inverno" è la nuova edizione self publishing, riveduta e corretta, di “Apri gli occhi e comincia ad amare”, primo volume autoconclusivo della quadrilogia “How to disappear completely”.
Continuiamo a guardarci mentre accarezza i miei capelli. I suoi occhi ora sono di un verde più torbido del solito, un lago in cui non si vede il fondo. È proprio questo che mi spaventa, l’ignoto sotto la superficie. Allo stesso tempo però, è ciò che attira, che affascina. Tutto questo mi fa paura, il legame che ci unisce e di cui non afferro il senso, il fatto di non riuscire a immaginare più una vita senza di lui. Ne ho bisogno, come di respirare. Cosa mi ha fatto? Come sono arrivata a questo? Annullarmi completamente, eppure esistere proprio per questo: pare una contraddizione, uno splendido paradosso. Vorrei saper dire le cose come le dice lui, ma tutto ciò che esce dalla mia bocca sono tre semplici parole che sicuramente non riescono a contenere cosa provo adesso. «Credo di amarti.»
Sta chiedendo di guardarla, sta chiedendo di accettarla, e io non riesco a non farlo. Non potrei più tornare indietro, sono stregato da ogni cosa che la riguarda, bella o brutta, luce e ombra. Bacio delicatamente le sue lacrime salate, poi mi sposto sulle labbra schiuse. La guardo, come ha comandato di fare col suo silenzio, accarezzo ogni dettaglio del suo corpo, soffermandomi su quei traumi che ormai fanno parte di lei, come i rami fanno parte di un albero.
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