venerdì 2 agosto 2019

IL COLLEZIONISTA DI BAMBOLE di Erika Tamburini


Febbraio 1929.
Dopo la strage di San Valentino, altri avvenimenti sanguinosi continuano ad abbattersi su Chicago. La città del vento è in preda al terrore, tenuta sotto scacco da un serial killer denominato il Collezionista di Bambole, un assassino che da quasi quindici anni terrorizza gli abitanti creando macabre bambole umane con ragazzi di strada, che abbandona poi in luoghi caratteristici come se fossero un tassello a completamento della sua opera.

In questo clima di terrore si incrociano le vite di Aidan, il detective messo a indagare sul caso, René, un giovane che vive nella casa di piacere di Mama Blue e che con la donna condivide un terribile segreto e del giovane Hisui, anche lui un ragazzo della casa di piacere.

In una metropoli spazzata dal gelido vento del nord che porta con sé le note della musica jazz, il lamento di vittime innocenti e la voce di una bestia bramosa di sangue e vite umane, è in atto una corsa contro il tempo per evitare che il Collezionista di Bambole colpisca ancora. E ancora.
Non ho bisogno di lavorare per pagare i miei vizi
e quella donna, ma devo nasconderlo agli altri, tutti devono credere che sia
solo un povero ubriacone pronto a vendere sua madre per qualche dollaro. Chi
sono deve rimanere un segreto, la mia identità deve esserlo, anche per quella
donna. Lei mi procura alcol e ragazzi e proprio questi mi porteranno sulla via
della dannazione, eppure non m’interessa; non posso farne a meno.


Un uomo misterioso, affascinante, dai modi eleganti e raffinati e dallo sguardo terrificante si aggira per i bassi fondi di Chicago e nei bordelli alla ricerca di ciò che sazierà la sua smania di sangue. Oggetto della sua passione sono i ragazzi giovani, dalla bellezza femminea, delicati e senza un futuro. Creature abbandonate a se stesse, senza famiglia né nessuno che si preoccupi per loro. Una volta individuata la preda, il collezionista si fa avanti. Bastano poche lusinghe per convincere il povero ragazzo a seguirlo e il gioco è fatto. Ciò che accade dopo ha dell’incredibile, l’incontro si trasforma in un incubo e il giovane scompare lasciando il posto a una bambola umana.

Rimarranno belli per l’eternità.
Rimarranno belli e desiderabili.
Saranno solo miei.

Le trasformazioni raccapriccianti vengono ritrovate in città, in luoghi particolari perché il collezionista vuole che tutti possano ammirare le sue creazioni. L’omicidio sembra placare il mostro interiore, almeno fino alla prossima vittima. Così la città vive nel terrore, tenuta in scacco da un pazzo omicida seriale e incapace di fermarlo.


Il Fleur de Lys, un noto bordello cittadino, sembra essere il posto giusto per trovare materiale umano da trasformare e René, uno dei tanti ragazzi che lavorano come prostituti, racchiude in sé tutte le caratteristiche per essere il prossimo candidato. Il collezionista è attratto dalla sua bellezza e non ne fa mistero. Non può ancora portarselo via, troppi fattori, infatti, entrano in gioco allontanandolo da lui (i sospetti di Madame Blue, la preoccupazione del suo amico Hisiu, l’intervento del detective Reed). Così, aspettando il momento opportuno, è meglio rivolgere le attenzioni altrove.

Chicago diviene teatro di una serie sanguinosa di delitti efferati che la polizia fatica a contenere. Chi ne è l’autore? Dove si nasconde il criminale? Il collezionista diventa un mito, un fantasma di morte che nessuno conosce.


IL COLLEZIONISTA DI BAMBOLE è un romanzo m/m molto particolare, un thriller a tinte noire che non vi deluderà. La storia si sviluppa su due piani narrativi con due punti di vista ben precisi: quello del protagonista in prima persona e quello di tutti gli altri, in terza. La scelta divide la narrazione in due piani distinti creando così un distacco netto tra il gruppo dei personaggi e il protagonista.
Uno alla volta, infatti, vengono presentati i vari René, Hisiu, Madame Blue, Aidan Reed, Camille, Emile, ecc. La voce narrante racconta la vita di ognuno di loro, i pensieri, le paure, le ansie, le aspettative e i desideri. E su di loro incombe l’ombra attenta e letale del collezionista il quale, al pari di un predatore, attende il momento opportuno per sferrare il colpo mortale.

Avvertire l’odore del sangue, della
morte, mi fa impazzire; accende in me l’istinto del predatore che cerco in ogni
modo di tenere sopito, anche perché non posso risvegliarlo, non è ancora
arrivato il momento giusto. Non ho trovato nessuno che possa sostituire il mio
attuale giocattolo; tutti quelli mostratemi da Mama Blue non sono
minimamente alla sua altezza. Sono solo bambole usate.


Un’altra differenza tra i due piani narrativi è data dal ritmo ora lento, ora più dinamico a seconda dei casi. Le descrizioni delle scene dei delitti mettono in luce un comportamento maniacale del collezionista.

Il sangue che scorre fuori dal suo corpo, mentre la sua vita si spegne,
lasciandomi solo quell’involucro di carne e ossa che si trasformerà nella mia
bambola eterna.
Lo immagino immobile, dopo avergli dato la posa perfetta, con quello
stesso sguardo con cui mi ha fissato pochi attimi fa. I suoi occhi color tempesta
s’intonano con il grigiore di questa tetra città. Mi guardano. Rimarranno fissi e
splendidi per l’eternità, con quella luce di eccitazione mista a paura.

  L’autrice mette a nudo la sua mente rivelandoci, attraverso i pensieri e le azioni, una follia lucida e una sadica crudeltà che paradossalmente invece di renderlo disgustoso, accrescono il fascino del personaggio. Il collezionista è una contraddizione vivente, da una parte si rivela un amante tenero e dolce, dall’altra diventa un assassino freddo e spietato. Ciò che lo rende accettabile è proprio la consapevolezza dei suoi limiti. La presenza di Camille nella sua vita e l’amore che il ragazzo nutre per lui costituiscono l’appiglio cui aggrapparsi per salvare quel minimo di anima, non ancora distrutto dal mostro che lo divora. Come un eroe romantico lo vediamo combattere interiormente tra il desiderio di trasformare l’amante in una bambola e quello di proteggerlo da se stesso. Ha bisogno di cercare vittime innocenti da sedurre prima e, poi, uccidere. Arrivare a René sarebbe perfetto. Averlo a disposizione per operarlo diventa una missione.

Voglio essere lì
quando la vita pian piano lo abbandonerà e potrò fargli dono dell’immortalità,
così sarà sempre bello ed eterno.
Sarà un’opera d’arte che mai verrà intaccata dal tempo.

Come tutte le storie anche questa arriva al suo epilogo, e il finale è d’impatto, bello ed emozionante per la sua drammaticità. La notte di terrore svanisce lasciando il posto alla luce di un’aurora di speranza.

Amore e morte, sensualità e violenza, sadismo e tenerezza sono questi gli aspetti caratteristici di un romanzo che lascia il segno.
Consigliatissimo!




1 commento:

  1. Eccomi, non mi ero accorta della notifica, il mio cell fa i capricci. Sono felicissima che il libro sia piaciuto, soprattutto il finale. Sono sempre un po' in ansia per il finale.
    Grazie ancora per la splendida recensione.
    Erika

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