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giovedì 14 luglio 2016

Release Party: Travolta dal tuo amore di J.C. Reed

 


TITOLO: Travolta dal tuo amore

AUTORE: J. C. Reed

SERIE: Surrender your love #2

EDITORE: Leggereditore

PAGINE: 368

PUBBLICAZIONE: 14 luglio 2016 

Aver incontrato Jett Mayfild, alla fine dei conti, non è stato proprio un colpo di fortuna per Brooke Stewart, brillante agente immobiliare di New York. Jett ha bellissimi occhi verdi, è sexy come il peccato ed è un dio tra le lenzuola, ma è anche piuttosto imprevedibile, uno di quei tipi che in amore giocano sporco e che è meglio evitare se si vuole stare lontano dai guai. Con il cuore spezzato per essere stata tradita da Jett, Brooke giura a sé stessa che è arrivato il momento di guardare avanti e di buttarsi il passato alle spalle. Questa nuova consapevolezza si scioglie però come neve al sole nel momento in cui Jett ritorna da lei per una seconda chance. Ma qualcosa è cambiato: c’è un segreto tra loro, qualcosa di insoluto che appartiene al loro passato e che rischia di far saltare il tavolo a cui Brooke aveva deciso di nuovo di giocare, stavolta con le sue regole. Perché non ha nessuna intenzione di perdonarlo, ancor meno di farlo finire di nuovo nel suo letto. Potrà tornare a fidarsi di un uomo che detesta ma da cui non può fare a meno di essere attratta?
Sensualità, complicità e un pizzico di suspense per una storia che ci conquista con la profondità dei suoi personaggi e la perfezione della sua trama.


Vi ricordiamo che al blog tour è legato un giveaway, che inizierà il 14 luglio e terminerà il 20 luglio 2016 alle ore 12:00. Ecco cosa bisogna fare:


1. Diventare Lettori Fissi di tutti i Blog partecipanti;


2. Condividere il post in modalità pubblica taggando almeno un amico.


Compilare il form rafflecopter entrando attraverso il vostro profilo Facebook o indirizzo mail e per accumulare punti extra:

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Jett
La Mayfield Realities si trovava al sessantesimo piano della Trump Tower, nel florido quartiere commerciale di New York. Poco dopo le otto del mattino, Jett Mayfield era seduto nel suo ufficio, che si affacciava sull'affollata strada sottostante. Le persone e i taxi gialli sembravano formiche in movimento incessante: sempre sin fretta, sempre in tensione. Come la città, anche Jett un tempo era stato pieno di vita. O, perlomeno, dell'interpretazione della vita che aveva in precedenza: vivi intensamente, e lavora ancora più intensamente. Finchè non aveva incontrato lei. C'era qualcosa in Brooke Stewart che lo aveva cambiato dentro. E non si trattava dei suoi meravigliosi occhi nocciola, né del modo in cui si muoveva, sicura e sulle sue allo stesso tempo. L'aveva colpito ad un livello più profondo, sfiorando punti dentro di lui che nessuno aveva mai toccato prima. Tuttavia, le sue intenzioni iniziali, nei confronti della giovane donna, erano state ben diverse. Aveva pianificato di farla innamorare di lui, non con le parole, ma attraverso le azioni e il sesso, soprattutto il secondo, perché voleva qualcosa che lei possedeva. Non per sé, ma per l'uomo e per la compagnia a cui doveva tutto. Gli eventi, tuttavia, avevano preso una piega del tutto inaspettata. Quando aveva capito le sue vere intenzioni, lei era scomparsa. Un'ombra del passato: svanita, ma mai dimenticata. Nell'ultima ora, il giovane non aveva fatto altro che fissare il cellulare, pieno di rabbia e frustrazione. E dolore, che non faceva che causargli altra rabbia. Quanto era stata stupida Brooke a fuggire senza ascoltarlo. Quanto era stata stupida a spegnere il telefono, impedendogli di contattarla. E per quante volte l'avesse chiamata, e per quanti messaggi le avesse lasciato, Jett sapeva istintivamente di non essere riuscito a raggiungerla, perché se avesse almeno letto quei messaggi, lei avrebbe capito quanto stesse soffrendo. Avrebbe sentito quanto fosse importante per lui che ascoltasse ciò che aveva da dirle. Non si trattava dei suoi sentimenti. Al diavolo quelli. C'era un'altra cosa che doveva dirle; qualcosa che non lo faceva dormire di notte, preoccupato per lei, per loro, per tutto ciò in cui lui credeva. E se i suoi sospetti erano veri, avevano bisogno l'uno dell'altra almeno quanto dell'ara che respiravano.
«Mr Mayfield... Jett? »  Emma fece capolino dalla porta, distogliendolo da quei pensieri. La guardò, accigliandosi. Non era da lui comportarsi in modo poco gentile, ma quella ragazza era una receptionist temporaneamente promossa a sua assistente personale, finché non avesse trovato una persona più qualificata per quel ruolo. La giovane donna non era ancora abituata alle sue preferenze, che comprendevano il fatto di non disturbarlo quando non voleva essere disturbato. Con gli occhi spalancati come quelli di una cerbiatta colta dai fari di una macchina, la ragazza restò immobile, senza dare segni di voler parlare e levarsi di nuovo di torno, lasciandolo all'oscurità dei suoi pensieri e all'inconsueto dolore al petto che lo opprimeva. Sospirò, impaziente. «Cosa c'è? »  Emma sembrò ricordare di colpo come si faceva a parlare, ma gli occhi le restarono spalancati, evidenziando la sua insicurezza. A Jett stava bene così. Anche i suoi impiegati lo ritenevano un bastardo senza cuore, almeno lavoravano sodo per compiacerlo.
«C'è una persona che vuole vederla. Gli ho detto che adesso è impegnato e di prendere un appuntamento, ma non vuole andarsene. E' qui già da mezz'ora. »  L'assistente gli aveva mitragliato addosso quelle parole ad una velocità tale da fargli capre soltanto che c'era qualcuno che voleva vederlo, quando in realtà lui aveva reso ben chiaro di non essere disponibile.
«Digli che sono occupato. »
«Ha detto che è molto importante. »
Lo dicevano sempre tutti. «Allora digli che sei venuta da me e che ti ho slegato specificatamente che sono occupato. » Gli occhi di Emma si sgranarono ancor di più, se possibile. Lo guardò, terrorizzata. Era chiaro che voleva tenersi il posto di lavoro, ma quel visitatore sembrava spaventarla più dell'idea di infastidire Jett. A quel punto, lui aveva due opzioni: mandare via la ragazza, rischiando che tornasse poco dopo, interrompendo di nuovo i cuoi pensieri ossessivi su Brooke, oppure affrontare la persona che lo stava cercando. Alla fine, decise che la seconda opzione poteva essere un po' meno fastidiosa.
«Fallo entrare. »
 L'espressione di Emma si rilassò all'istante, e la ragazza schizzò via dall'ufficio. Infastidito, Jett tornò a sedersi alla scrivania e prese a a massaggiarsi le tempie per cercare di liberarsi del principio di mal di testa che gliele faceva pulsare. Se avesse saputo dove si nascondeva Brooke, non avrebbe dovuto affrontare tutto quello schifo, e tutto e tutti se ne sarebbero potuti semplicemente andare al diavolo. Ma, per come stavano le cose, doveva mantenere una facciata di normalità, prima che la faccenda potesse esplodergli tra le mani.
«Jett, amico mio. »  La voce familiare proveniente dalla porta riportò il giovane alla realtà. Portò l'attenzione sul vecchio amico, e una parte della tensione che provava lo lasciò. Come sempre, Kenny era riuscito a schivare ogni possibile dress code, e sembrava sul punto di entrare in qualche locale - o prigione- piuttosto che nell'ufficio dell'asso del mercato immobiliare dell'anno. Jeans strppati, una t-shirt a maniche corte nera, braccia tatuate e un piercing al sopracciglio. Del resto, quello era stato anche lo stile di Jett, a parte il piercing, per molti anni, prima di pesare dallo stile di vita di Kenny al lavoro di suo padre. Aveva ancora tatuaggi e vecchie cicatrici sbiadite a dimostrarlo. Jett chiuse la porta, notando le occhiate incuriosite degli impiegati che osservavano sia lui che Kenny. Probabilmente si chiedevano cosa ci facesse quell'uomo negli uffici di una delle più famose e potenti compagnie del mercato immobiliare, e come potesse essere ricevuto nientemeno che dal loro amministratore. Quelle persone, del resto, non conoscevano il vero Jett. Se così fosse stato, sarebbero scappati a gambe levate. Ma non Brooke. Lei aveva intuito il suo lato oscuro, e tuttavia l'aveva amato.
«Hai detto che volevi parlare e che era urgente»   esordì Kenny non appena Jett chiuse anche le tendine della finestra interna dell'ufficio, mettendoli al riparo da sguardi indiscreti. «Non ho mai detto che doveva succedere qui.»   
Kenny si strinse nelle spalle e si lasciò cadere sulla sedia di Jett, appoggiando i piedi sulla lucida scrivania di quercia, ignorando del tutto le poltrone di cuoio mattone sistemato vicino alla porta e fatte apposta per simili occasioni. Jett strinse gli occhi, non commentò. «Ho pensato che avessi bisogno di me, e che sapessi quello che stavi facendo»   continuó Kenny. «Avresti dovuto specificare un luogo d'incontro. Non è colpa mia se non sei abbastanza cauto, amico mio. »   
Dannazione. Aveva ragione, ovviamente, ma quella consapevolezza non impedì a Jett di infuriarsi. Per nascondere l'irritazione, versò del whisky doppio malto in due bicchieri da una caraffa sul tavolino laterale, e ne rese uno all'amico.
«Siamo di prima mattina»  fece notare lui, serrando le dita sul bicchiere con notevole avidità.
«E chi se ne frega? »  
«Giusto. »   Il whisky aveva il sapore di miele pregiato. Forse un po' tropo dolce, con un retrogusto affumicato e caldo. Jett lo odiava, ma funzionava bene con i clienti, e perciò ne teneva sempre una bottiglia in ufficio. Nei cinque anni in cui aveva lavorato per le Mayfield Realties, non l'aveva mai toccato... fino a quel momento.
 «Ho bisogno che trovi qualcuno per me, visto che il mio investigatore privato sta lavorando di netta, e tu sei l'unico di cui possa fidarmi»   dichiarò, senza quasi notare il bicchiere è mezzo pieno dell'amico.
Kenny non fece una piega. «Quanto è urgente? »  
«Parecchio. »   
«Di che sintattico? Una bella ragazza di cui non trovi il numero di telefono? »   ghignò Kenny. Non aveva idea di quanto fosse andato vicino alla verità.
«Una cosa del genere»  ribattè Jett seccamente, mentre recuperava da una cassettiera una busta da lettera mattone, passandola all'amico. «Qui c'è tutto quello che devi saper di lei. E c'è un'altra cosa che devi fare per me.« Kenny inarcò un sopracciglio, mentre dava un'occhiata al contenuto della busta e ai dettagli riguardanti Brooke. Sembrava non riuscire a staccare più lo sguardo dal viso assonnato della ragazza, circondato alle onde morbide dei suoi capelli, sparsi sul cuscino come un aureola. La foto era stata scattata con lo smartphone di Jett, nel suo lussuoso appartamento di Manhattan, l'ultimo giorno che avevano trascorso insieme. Jett si era seduto su una sedia di fronte al letto matrimoniale, combattuto se rivelarle o meno il suo segreto, dopo che lei gli aveva raccontato tutto di sé, qualche giorno prima, parlandogli del suo dolorosi passato e del perché non volesse una relazione seria. Si era sentito in dovere di dirle tutta la verità, ma alla fine aveva deciso di non rovinare la perfezione di quel momento. Ed era stato un gravissimo errore, perché subito dopo avevano litigato e lei lo aveva lasciato. Era scomparsa senza lasciare alcuna traccia. È lui non aveva mai avuto la possibilità di spiegarsi.
«Ehi, sei ancora qui? » gli chiese Kenny, osservandolo come se lo stesse valutando. «Perché se n'è andata?»«Non lo so. Chiedimi qualcos'altro! » Jett fece una smorfia e riempì di nuovo i bicchieri. Deglutì in un sordo solo il liquido ambrato, mentre Kenny si limitò a fissare il proprio, senza neanche toccarlo. Il whisky gli bruciò lungo l'esofago, e probabilmente cominciò anche a dargli alla testa. La bellezza dell'oblio. Se non fosse riuscito a trovarla, era quello lo stato che avrebbe preferito raggiungere



Kenny scosse la testa e accennò alla busta ora chiusa, lo sguardo freddo e privo di emozioni.  «È bella.» Era sempre stato bravo a non dire ad alta voce ciò che pensava. Era per quello che riusciva a stare lontano dai guai. Al contrario di Jett.
«Già.»
«Quando l’hai vista l’ultima volta?»
«Ventiquattr’ore fa.»
Kenny finse di accigliarsi, facendo poco per nascondere un ghigno sarcastico. «Davvero tanto tempo.»
Jett sapeva di sembrare un disperato. Ma non aveva importanza.
«Non sto scherzando.» Il suo tono era freddo. Quasi minaccioso. Non gli piaceva quando qualcuno si prendeva gioco di lui- «Devo trovarla. Hai problemi al riguardo?»   
«Santo dio. Ma che ti è successo, amico?»
«Ho fatto una cazzata. Ho fatto un casino. Non ti avrei chiamato se non fosse stato importante.»
Kenny si appoggiò allo schienale. Non sembrava affatto infastidito dallo scatto di Jett. Erano rimasti amici in situazioni ben peggiori di quella.
«Hai qualche idea di dove potrebbe essere? Amci? Familiari? Un ex o un amante segreto?» domandò ancora.
Se lo sapessi, non starei qui a perdere tempo, non ti pare?
«Ero io l’amante segreto.» Il giovane si passò una mano tra i capelli neri, tentando di placare quella voce infuriata dentro di lui. Non sarebbe servito a niente sfogare la rabbia sulle persone che lo circondavano. Non erano certo loro quelle che doveva biasimare.
«Ho provato a chiamare sua madre, che non mi è sembrata particolarmente preoccupata, a ha detto di non avere idea di dove possa essere» spiegò Jett. «La sua coinquilina è sparita con lei, quindi posso soltanto immaginare che siano partite insieme. Il detective e la sua squadra hanno  chiamato ogni hotel dello Stato di New York.»  Jett aggrottò la fronte al ricordo. Non era un professionista, ma perfino lui poteva capire che una donna e la sua migliore amica non se ne sarebbero andate in tutta fretta dal loro comodo appartamento per trasferirsi in un hotel, se non avessero avuto una buona ragione per farlo. A proposito di perdere ore preziose. «Posso solo immaginare che la famiglia della sua amicala stia ospitando.»
«Il tuo uomo ha controllato le emittenti delle carte di credito?»
Jett annuì. «L’ha usata l’ultima volta nel negozio di generi alimentari di fronte casa sua.»
«E sai dirmi della sua amica?»
Jett scosse la testa, cupo, facendo capire che non era una pista percorribile. «Non ne so niente. Solo che anche il suo cellulare è spento»
Kenny annuì, e per un attimo restarono entrambi in silenzio. Il cuore di jett iniziò a battere furiosamente, anche se lui non avrebbe saputo dire se fosse a causa dell’alcool che aveva ingerito, o piuttosto per la gravità della situazione.
«Forse ha lasciato il paese» riprese infine kenny.
Jett ci aveva pensato, ma aveva rapidamente scartato l’ipotesi. «Come avrebbe potuto pagare il biglietto aereo senza carta di credito? Ho bisogno che tu scavi più a fondo in questa faccenda.» Portò lo sguardo sull’amico, che restò in silenzio, la fronte increspata che faceva chiaramente intendere la sua perplessità.
«Non sono più nel campo, Jett. Lo sai.»
«Non te lo chiederei se non fosse importante» mormorò Jett.
«Sei il mio miglior amico e farei qualunque cosa per te. Ma l’ultima volta me la sono cavata per un soffio, e ho giurato che sarei rimasto fuori dai guai.»
L’esitazione di Kenny si rifletteva nei suoi occhi scuri, e per un attimo Jett fu certo che non l’avrebbe aiutato. Poi però i loro sguardi si incrociarono, e il giovane capì di aver vinto.
«Ti piace molto, non è così? » gli chiese Kenny.
«Più di quanto non voglia ammettere.» Ed era la verità.
«Allora lo farò. Promettimi soltanto di guardarmi le spalle, se la gente sbagliata dovesse venire a bussare alla mia porta.»
Jett sorrise, e per la prima volta da quando aveva litigato con Brooke, tornò a sentire un impeto di entusiasmo. Di speranza. Perché Kenny sapeva sempre cosa fare. Non era un caso che fosse uno degli hacker più temuti del Paese.
«Grazie, amico. Lo apprezzo davvero» dichiarò.
«Ti chiamerò appena avrò una pista.» Kenny si alzò, e Jett lo accompagnò alla porta.
Alle 11:45, lo schermo del cellulare si illuminò per una chiamata da uno sconosciuto. Jett era rimasto incastrato in una riunione per le precedenti due ore, senza riuscire a stare dietro quell’infinito discorso del padre riguardo alle più recenti acquisizioni della compagnia e ai profitti che ne avrebbero ricavato.
Si scusò e uscì dalla stanza, premendo il cellulare contro l’orecchio, ma senza parlare finchè non raggiunse il bagno degli uomini. Un vago profumo di rose gli aleggiò intorno mentre controllava ogni cubicolo per assicurarsi che fossero tutti vuoti.
«Si è imbarcata in un aereo per l’Europa» gli fece sapere Kenny, senza preamboli.
Per caso il detective privato si era perso per strada la transazione della carta di credito?
«Aspetta di sentire il resto» continuò Kenny. «Sei sicuro di essere il suo unico amante segreto? Perché sembra che qualcuno le abbia pagato il biglietto.»
Non era da Brooke. Ma era sicuro di conoscerla davvero?
«Chi?» La voce di Jett era puro ghiaccio.
«Ken Clarkson. Un avvocato di Londra. Ha uno studio di successo. E non è sposato.»
Perché diavolo aveva dovuto aggiungere quell’ultima informazione? Avrebbe dovuto sentirsi meglio sapendo che Brooke forse usciva con un uomo non sposato? Quando si erano incontrati, e come mai si era fidata di lui al punto da farsi pagare una vacanza? Poteva essere un suo ex?
«Jett?» La voce di Kenny aveva preso un tono particolare, ma non si trattava di preoccupazione. Piuttosto di ironia.
«Dammi un secondo.»
La pressione dietro ai suoi occhi si intensificò al pensiero di Brooke tra le braccia di un altro, un altro intento a prendersi ciò che era suo. Infilò una mano sotto il getto d’acqua fredda, passandosela sulla nuca accaldata. L’umido refrigerio gli permise di ricominciare a pensare razionalmente, al di là della nebbia che gli avvolgeva la mente. E fu in quel momento che cominciò a fare due più due. Un avvocato. Biglietti aerei pagati. Per l’Europa.
«Dov’è andata esattamente, in Europa?»
«Fammi controllare.» Dall’altra parte del telefono si udì il rumore di carte che venivano sfogliate, prima che Kenny rispondesse: «In un posto che si chiama Bellagio. Mai sentito prima.»
L’aveva rintracciata a…
Bellagio. In Italia.
Dannazione!
Non era affatto una buona notizia. Su una scala da uno a dieci di brutte notizie, quella era un cento. Un completo disastro.
«Quando è partita?»
«Ieri sera» rispose Kenny. « È  atterrata  questa mattina presto.»
Il cuore di Jett cominciò a battere ancora più veloce. Se fosse salito su un aereo in quel momento, sarebbe arrivato a destinazione in otto ore. La vera fatica sarebbe cominciata a quel punto, ma non era questo a preoccuparlo. Non aveva mai avuto paura di fare  del suo meglio, sul suo lavoro o per conquistare una donna. La sua preoccupazione era che poteva già essere troppo tardi. Doveva raggiungerla, e subito.
«Vuoi che scopra qualcosa di più sull’avvocato?» cheiese Kenny.
«No, mi serve un’ altra cosa.» Jett fece una pausa, guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno potesse sentirlo. Il bagno era ancora vuoto, ma abbassò comunque la voce per non correre rischi. «Trovami un trafficate di armi a Bellagio.»
Ci fu un attimo di silenzio. Poi: «Non vuoi mica uccidere la ragazza, vero? O l’avvocato?» Riuscì a sentire il dubbio nel tono di Kenny.
Ma che diavolo…?
Jett aveva fatto parecchie sciocchezze in vita sua, ma non aveva mai fatto del male a una donna, neanche da lontano. Inspirò profondamente per controllare l’ondata di rabbia che gli era montata dentro. «Trovami l’uomo giusto e non fare altre domande, Kenny.»
«Stavo soltanto…»
«No» tagliò corto Jett, interrompendolo. Non aveva tempo per le domande. Si stava facendo tardi, e doveva far preparare il jet privato della compagnia. «Fai quello che ti ho chiesto e basta.»
La riunione di suo padre era ancora nel vivo quando tornò nella sala conferenze. Non voleva perdere altro tempo, ma come amministratore delegato non poteva andarsene senza preavviso, o senza che nessuno se ne accorgesse. Non avrebbe fatto bene alla sua  reputazione. Mentre tornava a sedersi, Robert Mayfield lo fissò, inarcando le sopracciglia. Al vecchio non piaceva l’idea che potesse esserci qualcosa di più importante della sua riunione. Jett scribacchiò ‘riunione di lavoro in Europa, importante su uno dei taccuini con il logo della compagnia, e lo spinse verso il padre. Facendo cenno a Emma di avvicinarsi, Jett la avverti di recuperargli i bagagli, chiamare il pilota della compagnia e cancellare tutti i suoi appuntamenti della settimana. Tornò a casa per cambiarsi e prendere il passaporto, per poi raggiungere l’aeroporto, dove il jet privato della compagnia lo avrebbe ricondotto al luogo che non molto tempo prima aveva visitato. Con lei.

martedì 5 luglio 2016

Release Party : Le bugie nascoste di Alessandra Torre



Brant. A vent’anni era già miliardario. Siamo stati insieme per tre anni. Mi ha chiesto di sposarlo quattro volte. E quattro volte gli ho detto di no. Lee. Fa il giardiniere – quando non è occupato a farsi le studentesse. È bravo con le mani e con tutto il corpo... L’ho inseguito per quasi due anni... Avanti. Giudicatemi. Non avete idea di cosa comporti il mio amore. Se pensate di avere già sentito questa storia, vi sbagliate

venerdì 8 aprile 2016

Mercy # 2 SIN CITY OUTLAWS by M.N. Forgy


He's a biker. She's a Sheriff. 
She's in his world now, even if she doesn't want to be...

I’m an outlaw. I don’t fall in love and I sure as fuck don't run... Until Jillian McAdams.
I fell for a law abiding Sheriff, breaking my vows to my own club, and turning her against her family of blue.An outlaw and a sheriff, it can only end in one way… Mayhem.
Now we both have to pay the ultimate price for betraying our families.
I swore to kill my brother, his allegiance sworn to another club, if I ever saw him again. 
Yet here I am running to him in hopes to save Jillian’s life…
We both will have to rewrite the rules we know to stay alive.
Even if it means we lose everything we had in doing so…

mercoledì 24 febbraio 2016

BOOK TOUR: RoomHate by Penelope Ward



From New York Times Bestselling Author, Penelope Ward, comes a new standalone novel.

Sharing a summer house with a hot-as-hell roommate should be a dream come true, right? 

Not when it’s Justin…the only person I’d ever loved…who now hates me.

When my grandmother died and left me half of the house on Aquidneck Island, there was a catch: the other half would go to the boy she helped raise.

The same boy who turned into the teenager whose heart I broke years ago.

The same teenager who’s now a man with a hard body and a hardass personality to match.

I hadn’t seen him in years, and now we’re living together because neither one of us is willing to give up the house.

The worst part? He didn’t come alone.

I’d soon realize there’s a thin line between love and hate. I could see through that smug smile. Beneath it all…the boy is still there. So is our connection. 

The problem is…now that I can’t have Justin, I’ve never wanted him more.

Author's note – RoomHate is a full-length standalone novel. Due to strong language and sexual content, this book is not intended for readers under the age of 18.

venerdì 4 dicembre 2015

The Dark Zone "La giornata d'autore" : Hybrid di Francesca Pace




Il destino giocherà sporco con Emma, confondendo le acque e manipolando la realtà per spingerla ben oltre i suoi limiti. Un aiuto inatteso e la lusinga di un potere oscuro e inarrestabile faranno vacillare lanimo di Emma che dovrà fronteggiare loscurità che le insozza il cuore fin dalla nascita.
Amore e odio. Luce e buio. Rinuncia e vendetta. Emma è tutto questo. Il destino ha deciso per lei, ma nessuna vita è scritta, nessuna storia già decisa.
Emma sarà in grado di scegliere la giusta via? Travaglio e sofferenza ne piegheranno lanima alloscurità? Una ricerca lunga e faticosa. Ricordi perduti. Uno scontro finale annunciato, violento e sanguinario. La fine di una guerra e linizio di una nuova vita.



lunedì 30 novembre 2015

9 November di Colleen Hoover


Colleen Hoover ritorna con una indimenticabile storia d’amore tra uno scrittore e la sua inaspettata musa. 
Fallon incontra Ben, un aspirante scrittore, il giorno prima del suo trasferimento a NewYork. La loro prematura attrazione li porta a trascorrere insieme l’ultimo giorno a Los Angeles di Fallon, e la sua vita diventa l’ispirazione che Ben ha sempre cercato per scrivere il suo romanzo. Il tempo passa e loro continuano a vivere la loro vita separati, Fallon a New York e Ben a Los Angeles, ma continuano a vedersi ogni anno sempre lo stesso giorno. Fino a che un giorno Fallon iniziare a  dubitare di Ben e non sa se lui le ha raccontato la verità, o se ha creato una realtà perfetta per il perfetto colpo di scena. 
La relazione tra Fallon e Ben – e contemporaneamente il suo romanzo – può essere considerato una storia d’amore se finisce con un cuore 

giovedì 24 settembre 2015

Release Blitz: "Di carne e di piombo" di Sagara Lux





Cover Sagara Lux

Titolo: Di Carne e di Piombo

Autore: Sagara Lux

Editore: Selfpublishing

Pagine: 270 (versione cartacea)

Data di pubblicazione: 23 Settembre 2015

Prezzo eBook: € 2.99 (esclusiva KU amazon)

Prezzo cartaceo: € 9,53

martedì 21 aprile 2015

Toxic Bad Boy #3 Beaware of Bad Boy series - April Brookshire


Genre:  mature young adult contemporary romance


Date of Publication:  March 30th, 2015
Caleb and Gianna’s lives were ruined by a brutal attack. She ended up in the hospital and he was thrown in juvie.

For Caleb, being apart from Gianna is worse torture than being locked up. He’s unable to help her through the aftermath of the assault and dealing with the confinement of youth corrections.

Gianna is lost, her mind going to dark places. She loves and misses Caleb, but doesn’t know how to deal with the upheaval and panic attacks. Emerging, are new threats to her safety and her relationship with Caleb.


While Gianna struggles with her ability to be Caleb’s girlfriend after he’s released, Caleb struggles to hold on to the only girl he’s ever loved.

**Mature YA contemporary romance**



martedì 14 aprile 2015

Release Day : Interim - S. Walden




~A lot can change in the space between devising a plan and carrying it out. That space is called the Interim.~

High school seniors Jeremy Stahl and Regan Walters aren’t friends. Not even close. He’s a picked-on, picked-apart loser outcast. She’s a cool kid running with the popular crowd. It’s unlikely they’d ever speak to one another. Too bad he’s madly in love with her. But what does it matter, anyway? He’s got no time for love. Only revenge.

Meticulously detailed in the pages of his battered red notebook is his master plan: April 14, 9:30 A.M., two guns, eighty rounds of ammo, backup knives, eleven victims. He’s finally ready to answer every single taunt, jeer, and flying fist—unwarranted abuse that’s spanned six years of his lonely life. He’s justified. He’s ready. But he never readied himself for her.

Regan finds his journal. She reads it, and when he discovers her intrusion, he has to switch tactics. She’s a liability now.

Better fix that.

venerdì 20 marzo 2015

Getting Dirty by Mia Storm


When twenty-five-year-old graduate assistant Caiden Brenner asked Blaire Leon how old she was, she said she was a senior. He chose to believe she meant in college. They connect over Lord Byron’s Don Juan and, as their conversations become increasingly thicker with sexual innuendo, Caiden finds himself obsessing over a totally off-limits undergrad who’s bold, beautiful, brilliant, and one of the most passionate poets he’s ever met.

But it turns out Blaire hasn't been totally honest. She's the seventeen-year-old valedictorian of her high school class, taking courses at Sierra State while awaiting her acceptance to Stanford.

Will Caiden get too deeply into Blaire to back away before he finds out the truth? Or will their connection be enough to seduce him into risking his entire future on Jail Bait?

venerdì 30 gennaio 2015

FAME -COVER REVEAL- by Author Meghan Quinn


The Addiction Series

Cover

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Book Info
Title: Fame (Book #2 in the Addiction Series)
Author: Meghan Quinn
Genre: Contemporary Romance
Cover Design: Meghan Quinn
Release Date: February 17, 2015

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Cover Jacket

FameBookJacketSynopsis



The moment you think everything is perfect in your life, it can all come tumbling down on top of you.

Shattered Souls hasn’t seen each other in months. Deception and ghosts from the past have torn them apart, leading them their separate ways. When they realize they need to solve their differences and get back together for the sake of the band, they can’t find their lead singer, Rook Tyler, who’s been missing for months.

Twisted Perfection is just coming off the high of yet another tour but this time, they weren’t riding the coat tails of Shattered Souls. Even though they’ve become more popular, all of the success from the last tour means nothing to Maisy as she continues to struggle daily from the loss of Rook.

Fame finds both of the bands but sometimes, it can be lonely at the top. Both bands realize if they want to succeed, they have to drop their differences and join together, but it’s never that easy. Lovers, drugs, people’s pasts and death get in the way, while they try to travel down the bumpy road toward fame.

Teasers

Fame CR HTML Teaser #1Fame CR HTML Teaser #2
Meet Meghan Quinn

Meghan Quinn
Born in New York and raised in Southern California, Meghan has grown into a sassy, peanut butter eating, blonde haired swearing, animal hoarding lady. She is known to bust out and dance if “It’s Raining Men” starts beating through the air and heaven forbid you get a margarita in her, protect your legs because they may be humped.

Once she started commuting for an hour and twenty minutes every day to work for three years, she began to have conversations play in her head, real life, deep male voices and dainty lady coos kind of conversations. Perturbed and confused, she decided to either see a therapist about the hot and steamy voices running through her head or start writing them down. She decided to go with the cheaper option and started writing… enter her first novel, Caught Looking.

Now you can find the spicy, most definitely on the border of lunacy, kind of crazy lady residing in Colorado with the love of her life and her five, furry four legged children, hiking a trail or hiding behind shelves at grocery stores, wondering what kind of lube the nervous stranger will bring home to his wife. Oh and she loves a good boob squeeze!

Stalk Meghan Quinn


Psst...If you stalk her properly, you may be lucky enough to receive one of those famous boob squeezes...here are your stalking links!

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