Un libro della serie Wrench Wars – Gli assi dei motori
Che cosa è considerato “normale”?
Quando Brandon Kenner si presenta all’officina dove lavora Kasey Ralston con una Chevrolet Chevelle SS 454 del 1970, Kasey perde la testa sia per l’uomo che per la macchina. Ma Kasey nasconde un segreto imbarazzante: la sua passione per la vecchie muscle car va oltre ciò che viene considerato normale. La sua bizzarra fissazione lo ha portato a isolarsi: dalla famiglia, che lo ha estraniato, e dai colleghi, dai quali si tiene alla larga.
Ma quando Brandon scopre il segreto del bel meccanico, non ne resta affatto disgustato, anzi. Trova che Kasey sia intrigante ed è deciso ad averlo tutto per sé.
Tutto di Brandon sembra mandare su di giri il motore di Kasey, che di certo non disdegna l’idea di sporcarsi le mani con un uomo così affascinante. Ma Kasey è preoccupato di ciò che accadrà dopo: ci sarà un futuro per loro due? Anche se in passato tutte le sue speranze per una relazione a lungo termine sono state deluse, non può fare a meno di sognare che, nonostante la propria mania, Brandon sarà l’eccezione.
In questa nuova storia legata, seppur marginalmente, al reality Wrench Wars (la prima era opera di L.A. Witt), troviamo un protagonista, Kasey, molto timido e isolato dal mondo che vive praticamente per il suo lavoro e ha un cane, Bandit, come unico amico. Un solitario, segnato dai commenti dispregiativi del padre che l’ha bistrattato dopo la morte della madre, sua unica ancora nel mondo, quando aveva solo dieci anni.
Insomma, un ragazzo introverso e con un feticismo che lo porta ancor di più a prendere le distanze dal mondo, senza il supporto della famiglia e con la paura di essere giudicato, riduce al minimo i contatti con la gente. Almeno finché non viene praticamente travolto da Brandon, affabile ed espansivo che trova il suo “piccolo segreto” davvero eccitante.
Si tratta di un racconto di meno di settanta pagine, quindi viene trattato solamente l’inizio della storia tra i due, ma i primi sguardi, i primi baci, i primi tocchi, non sono forse quelli più eccitanti? Quelli che rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria? Così vediamo come Brandon, agendo per gradi in modo da mettere Kasey più a suo agio, lo porti pian piano a realizzare le fantasie di entrambi mostrandogli come avere un feticismo sia una cosa magari non normale, ma nemmeno qualcosa di cui vergognarsi.
Una storia breve, ma che non manca di contenuti e molto erotismo e che segna l’inizio di quella che, nonostante il modo in cui è nata, potrebbe diventare una relazione da “per sempre”.
“[…] non capisco come mai, tra tutti gli uomini del mondo, tu abbia scelto me.”
“Perché sei carino, sexy e dolce. Perché trovo adorabile la tua timidezza. Perché hai un lavoro. Perché siamo appassionati delle stesse cose. Perché il tuo ego non ha proporzioni smisurate e, dopo essere uscito con molta gente, so che non è una cosa facile da trovare in una persona. Perché ti piacciono i cani. Perché ti trovo interessante. Devo continuare?”
“Quindi sei un feticista dei feticismi?” chiese incerto.
Brandon rise. “Sì, diciamo così.” Il suo sorriso si fece seducente. “Ma incontrarti è stato destino. Tu ti ecciti con le muscle car. Ed eccomi qui, io le colleziono. Il tuo feticismo s’incastra alla perfezione con i miei interessi.” Si chinò più in avanti. “È come se fossimo fatti l’uno per l’altro.”
MARIE SEXTON vive in Colorado. Le piace più o meno tutto quello che riguarda giovani uomini muscolosi impilati l’uno sull’altro. In particolare ama i Denver Broncos e le piace andare alle loro partite con il marito. Spesso sono accompagnati dai suoi amici immaginari. Marie ha una figlia, due gatti e un cane. Tutti loro sembrano impegnati a distruggere ogni residuo brandello della sua sanità mentale. Lei li ama comunque.
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