Giuditta Moretti, fashion victim milanese e brillante studentessa universitaria, è al settimo cielo. Per concludere il suo percorso di studi manca solo il tirocinio a New York, in una grande banca d’affari. L’attendono un lavoro interessante e la città più bella del mondo: comprare quello splendido paio di scarpe Jimmy Choo che la chiamano dalla vetrina è il degno modo di festeggiare.
Ma qualcosa va storto, e per un errore di smistamento la sua destinazione non è più Manhattan, ma un inutile ranch sull’orlo del fallimento nel Montana: cavalli (non lo stilista, purtroppo), tori, mucche e puzza di sterco. E Scott Sullivan, figlio del proprietario del ranch: un arrogante cowboy tutto muscoli e presunzione, che per di più si veste in modo orrendo.
Giuditta, seppur disperata, sa che si tratta solo di tenere duro qualche settimana, cercando di migliorare la disastrosa situazione economica del ranch. Poi potrà tornare a Milano, alla sua laurea, ai suoi adorati negozi, alla sua vita di sempre e tutto questo sarà solo un brutto ricordo.
Semplice, no?
No.
Tra figuracce, momenti di disperazione e cortocircuiti ormonali Giuditta sta per scoprire il vero volto del sacrificio e dello spirito d’iniziativa.
E forse anche quello dell’amore.
Una storia geniale ed esagerata di amore, moda e finanza.
Giuditta Moretti è un’eccellente studentessa universitaria che sta per completare il primo ciclo di studi, certa di laurearsi con il massimo dei voti. Manca solo il tirocinio a New York in una grande e rinomata banca d’affari per coronare il suo sogno. Forse non vi ho detto che è anche una fan della moda e dello shopping compulsivo, motivo per cui decide di spendere un patrimonio (quello dei suoi genitori) per comprarsi un paio di Jimmy Choo per festeggiare l’evento.
Peccato che la fortuna non aiuta proprio Giuditta e decide di remarle contro. Viene quindi a sapere che a meno di due settimane dalla sua partenza, c’è stato un errore durante lo smistamento. Non si può più tornare indietro, e Giuditta si trova costretta a partire non più in direzione dell’affascinante Manhattan, ma approda in un piccolo paesino nel Montana, ed esattamente in un ranch sull’orlo del fallimento, dove l’unica cosa affascinante sono sicuramente i pettorali di Scott Sullivan e il sedere sodo di Mike Sullivan. Giuditta si ritroverà a migliaia di chilometri da casa, in una zona dove il wi-fi sembra essere ancora sconosciuto e alle prese con una vita che non sembra appartenerle: cavalli, mucche, rodei, ma cosa ancora più terribile, le faccende domestiche. Ma non lasciamoci scoraggiare, Giuditta è in gamba e troverà sicuramente una soluzione per risollevare le sorti finanziarie del ranch e tornare a casa con il punteggio massimo. Beh, sarebbe semplice se non iniziasse a combinarne una delle sue. Ok, forse non ci metterà impegno in quello, ma le gaffe sono assicurate, soprattutto se non c'è la sua migliore amica Sonia in grado di contenerle.
E se all’orizzonte spuntasse un cowboy che le facesse perdere la testa? Uno di quelli a cui piace giocare con i sentimenti altrui? Riuscirà la nostra eroina a resistere al fascino del selvaggio e indomabile Scott Sullivan per restare fedele agli stilisti che l’hanno sempre ispirata?
«C'è una cosa che voi uomini non riuscite a capire. Non tutte le donne cadono ai vostri piedi. E sai perché non lo capite? Perché ragionate con l'uccello».
«Lo sai che l'erezione è il più sincero dei complimenti?»
«Non l'hai detto davvero!»
«Se vuoi posso ripetere».
Che dirvi? Non trovo il modo per descriversi in poche semplici parole la trama di questa storia, perché sarà Giuditta stessa ad accompagnarvi in questo suo folle percorso. Dio salvi Paola Chiozza per essere arrivata con questo libro in un periodo totalmente buio, facendomi dimenticare i pensieri negativi e le incazzature del momento, strappandomi più di una risata con le disavventura della sua protagonista.
Ho amato tutti i personaggi di questa storia, anche quelli che sembravano solo di contorno ma che sono stati fondamentali per la crescita personale di Giuditta e per la presa di consapevolezza che ci sono valori più importanti di un paio di scarpe o di una bella borsa. All’inizio potrete trovarla antipatica, fredda e attaccata alle cose materiali… pensereste questo, essendo figlia unica e cresciuta nella Milano perbene. Ma i suoi genitori, nonostante tutto, sono riusciti a trasmetterle la forza di inseguire i propri sogni e di dar voce al proprio cuore, e forse un amore come il loro è proprio quello che Giuditta cerca.
Da Emmy avevo imparato che l’amicizia e la famiglia erano più importanti delle grandi firme.
Assisteremo alla sua discesa nel fango e nello sterco quando approderà per la prima volta nel Montana, pensando che si tratti di una tipica marca di carne in scatola e scoprirà qualità che lei stessa non pensava di avere. Incontrerà Emmy, la minore della famiglia, e scoprirà un’affinità che solitamente hanno le sorelle. Stacy diventerà la sua partner in crime e una delle poche amiche che avrà in quel posto dimenticato da Dio, che sopperirà all’assenza di Sonia. Scoprirà che c’è ancora gente che è pronta a spaccarsi la schiena per salvare quello che ha di più caro e che Scott non è solo un donnaiolo, ma un ragazzo cresciuto troppo in fretta pronto a prendersi la sua rivincita sulla groppa di un toro.
«Era di Calvin Klein! Lo hai fatto apposta!»
«No, Judy. Te lo assicuro».
«Sei uno sporcaccione!»
«Ti giuro che non volevo distruggere il tuo reggiseno».
«Sei… sei...»
«Sono l’uomo della tua vita. Avanti, dillo».
«Scordatelo. Sparisci!»
«Sono il tuo C.I.L.F., dolcezza».
«Che accidenti è un C.I.L.F.? Una razza di maiali protetta dal WWF?»
Questo libro non può definirsi solo una commedia dove l’amore alla fine vince, questo romanzo è intriso di sentimenti e valori che al giorno d’oggi stanno scomparendo come inconsciamente ci fa notare Giuditta. Si ritrova un forte attaccamento alla famiglia e al restare uniti nonostante tutto, dove ognuno cerca di dare il suo piccolo contributo; un inno all’amicizia, quella vera e sincera che supera le distanze ed è sempre pronto a supportarti (oltre che sopportarti); alla solidarietà che si trova nei piccoli paesi, dove tutti si conoscono e ognuno apporta il proprio contributo senza mai chiedere niente in cambio. E per finire, ma non perché considerato meno importante, a quell’amore capace di superare non solo le difficoltà del momento, ma le proprie paure, dandoci il coraggio di rimetterci in gioco e rimescolando le carte delle nostre priorità.
Punizione Divina è quella storia che dovete assolutamente leggere se state passando un periodo nero, se non riuscite a vedere il bicchiere mezzo pieno e se avete bisogno di un’esplosione di felicità sincera che vi porti ad avere gli occhi bagnati dalle lacrime delle vostre risate.
«La vita mi ha tolto tanto e mi ha restituito tutto quando ti ho incontrata. Rifarei i miei sbagli migliaia di volte, se sapessi che dopo ci sei tu ad aspettarmi. Sei la mia punizione divina e io sono condannato ad amarti fino alla fine dei miei giorni».
«È una minaccia?»
«No, è una promessa».
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