giovedì 27 giugno 2019

IO, TU E IL DOLORE di K.A. Merikan




--- Frustini e catene – non sono facoltativi ---

Sid. Batterista degli Underdogs. Il suo sogno proibito ha a che fare con la sottomissione e il dolore.
Asher. Noto anche come Stan. Stalker. Le apparenze possono ingannare.
È difficile trovare qualcuno di interessante con cui avere una sveltina durante una tournée. Sid desidera il dolore, essere umiliato, quel genere di rapporto che non è facile ottenere in una notte di sesso occasionale. Perciò per il momento si è arreso, accontentandosi di un Dom online per divertirsi un po’, e ha deciso di concentrarsi sul suo gruppo. La fama degli Underdogs sta crescendo, ma c’è un fan che segue Sid da quando si è unito al gruppo, e lo sta facendo impazzire. È solo un ragazzino hipster ricco e viziato, alla ricerca di un bad boy con cui svagarsi. Se conoscesse davvero i gusti di Sid, scapperebbe a gambe levate.
Asher è convinto che Sid sia quello giusto, il suo Unico Grande Amore, il suo traguardo. Anni prima, Asher ha perso la sua verginità con Sid e, da quel momento, ha capito che erano destinati a stare insieme. Tra di loro esisteva una scintilla, un legame troppo sincero perché fosse tutta una menzogna. I membri del gruppo di Sid lo definiscono uno stalker, ma lui desidera solamente offrire a Sid il suo amore. Quando alla fine Sid confessa ciò che vuole, Asher è più che pronto ad accontentarlo.
Tuttavia, l’ultima volta che Sid ha avuto una relazione con un altro uomo, e ha liberato la sua natura di sottomesso, ne è rimasto scottato, finendo per essere cacciato dal suo gruppo precedente, trovandosi sbattute in faccia le porte per diverse opportunità.
Asher vuole che il mondo sappia della sua storia con Sid, ma il problema è che Sid preferirebbe mantenere una relazione basata sul piacere che solo il dolore può regalargli.

POSSIBILI SPOILER:
Temi: Rock band, stili di vita alternativi, tatuaggi, BDSM, relazione, instalove, trauma da abbandono, fama, outing, coming out, vita in tournée, amici di letto che diventano qualcosa di più, primo amore, stalking, fanboy.

In questo secondo volume della serie Underdogs, dopo “Il musicista che catturò l’unicorno”, il focus si sposta su Sid, batterista della band, e Asher il suo “stalker”. Entrambi sono personaggi che abbiamo già avuto modo di conoscere nel libro dedicato a Dusk e Lolly, ma ovviamente questa volta abbiamo la possibilità di andare più a fondo nelle loro vite.
Grazie al pov alternato,  nonostante sia Sid il vero e proprio protagonista, anche Asher ha il suo giusto spazio e, a mio avviso, è un personaggio decisamente più complesso e poliedrico del batterista. 
Al di là della componente BDSM di questo libro che comunque rappresenta una parte importante della narrazione, ho trovato maggiormente interessante lo sviluppo psicologico dei personaggi e la loro crescita personale in funzione l’uno dell’altro. Il dolore sicuramente costituisce il terreno comune su cui Sid e Ash riescono finalmente a trovare un’intesa, ma piano piano il loro rapporto va decisamente al di là di ciò che possono condividere in una stanza dei giochi.
Ho tifato fin da subito per il dolce Asher che nasconde un lato di sé decisamente inaspettato, ma che non permette a niente e nessuno di incasellarlo in uno stereotipo ben definito che sia quello di Stan lo stalker o del ricco hipster figlio di papà. Nessuno è realmente ciò che sembra, Asher ne è il perfetto esempio con i suoi modi gentili in pubblico e la vena sadica e dominante a letto. Anche Sid, dal canto suo, è molto diverso da come appare. Con i tatuaggi da bad boy e la cresta da mohicano vuole sembrare un duro, ma in realtà è fragile ed insicuro. La sua vecchia band l’ha estromesso per via dei suoi gusti sessuali e questo l’ha reso restio ad essere apertamente sé stesso anche con gli Underdogs che rappresentano la sua famiglia.
Insomma un libro decisamente più profondo e complesso di ciò che potrebbe sembrare dalla sinossi. Non mancano comunque scene esilaranti con i membri della band e quel matto di Dusk e la componente erotica è decisamente importante. Una lettura caldamente raccomandata per chi ha già apprezzato il precedente capitolo della serie e che lascia con la voglia di saperne di più sugli ultimi due componenti della band.
Era una sensazione fantastica. Che problema c’era. Meritava qualcosa dalla vita e se Asher era stato inviato per lui, lo avrebbe assecondato. Accettare quelle carezze era più terrificante che avere un coltello contro le costole, ma Sid sarebbe stato coraggioso.

“Sono solo dall’età di quindici anni. Gli Underdogs sono la mia unica famiglia.”
Asher sospirò e tenne gli occhi chiusi per paura di ciò che avrebbe visto. “Lo so. Sono così geloso.”
“Hai me adesso, okay? Non importa cosa accadrà. Anche se a volte sono uno stronzo.”

“Perché non c’è ragione di nasconderlo, giusto? Perché stiamo insieme, resteremo insieme, e questa situazione non cambierà. Mi sbaglio?” La voce di Sid celava il suo bisogno di attenzioni, ma ad  Asher non dispiacque. Era piacevole sapere che qualcuno desiderava disperatamente stare con lui. Per la prima volta, qualcuno aveva davvero bisogno di lui, e non di ciò che poteva fare o comprare. 

K.A. Merikan è lo pseudonimo di Kat e Agnes Merikan , un team di scrittrici che vengono scambiate per sorelle con sorprendente regolarità. Kat è la sergente carogna e l’esperta di sopravvivenza del duo, e non esita mai a prendere Agnes a calci in culo quando si sta rammollendo. La sua memoria funziona come un registro ad accesso facilitato, il che permette a entrambe di gestire sia i dettagli dei libri che i social media. Serve anche come GPS d’emergenza . Agnes è la Merikan pignola e di solito la si trova impegnata nella formattazione o nella ricerca. La sua attenzione tende a essere frammentaria, e nonostante vada verso la trentina ha bisogno di truccarsi per poter comprare alcolici. Autoproclamata regina delle strade. Amano il bizzarro e il meraviglioso, uscire dagli schemi e distorcere gli stereotipi sia nella vita che nei libri. Quando prendete un libro delle Merikan c’è una cosa di cui potete essere certi: sarà pieno di sorprese.


Nessun commento:

Posta un commento