martedì 10 dicembre 2019

Review Party: IL CAVALIERE OSCURO di Katy Regnery



Liberamente ispirata alla leggenda di Camelot, Il Cavaliere Oscuro racconta la storia di Colt Lane, cavaliere in un teatro-ristorante, che incontra la sfortunata Verity Gwynn nel momento peggiore della sua vita. Sfrattati dalla loro casa, Verity e Ryan, suo fratello con bisogni speciali, devono trovarsi un lavoro o rischiano di venire separati. Colt, che nella vita reale non potrebbe essere più diverso da un cavaliere senza macchia, offre loro un improbabile aiuto, consolidando subito il proprio posto nel cuore di Verity.

Colt custodisce oscuri e profondi segreti che non gli consentono di sorridere o di vivere a testa alta, motivo per cui le persone gli stanno alla larga… finché non incontra Verity, che sembra immune alle sue maniere brusche e al suo fare taciturno. Più tempo Colt trascorre con lei, più desidera la sua dolcezza nella propria vita e anela a essere il cavaliere con la scintillante armatura che lei si merita. Certo che la perderà se Verity saprà la verità su cosa gli è successo, Colt deve decidere se può affidarle il proprio passato, per riuscire a costruire un bellissimo futuro.


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I romanzi di Kate Regnery portano con sé sempre un messaggio molto importante; tramite il veicolo della fiaba e del genere Romance racconta storie pregne di amore e passione, ma anche di forte sofferenza. "Il Cavaliere Oscuro" è un altro degno esempio di questo suo grande talento.


Colton lavora presso un teatro - ristorante a tema medioevale, dove impersona un cavaliere vichingo. Durante la giornata di orientamento per trovare nuovo personale, si presentano due fratelli, Verity e Ryan, all’apparenza persi ma determinati a trovare un nuovo impiego sperando di lavorare insieme.
La statura minuta della ragazza, insieme ai suoi tersi occhi azzurri, incoraggiano il cavaliere ad avvicinarsi e a fare la loro conoscenza. Ed è così che li aiuta a trovare lavoro al ristorante e offre casa sua in alternativa al motel malfamato che avevano scelto come abitazione.
Come una calamita, l’attrazione imprevista e irresistibile lo porta a compiere azioni altruistiche verso i due sconosciuti fuori dal suo personaggio sempre scontroso e rude. 

Erano un fagotto di problemi, una coppia di micetti trovatelli in un mondo pieno di lupi. 


Colton rappresenta il pregiudizio di uomo muscoloso e, per questo motivo, rozzo; potente fisicamente e dai contorni spigolosi, quindi solo utile per un’occasionale focosa intimità sessuale; un cavaliere vichingo che per contratto vince nei combattimenti solo una volta a settimana e che non può salvare nessuna damigella in pericolo.


Verity Gwynn era proprio il tipo di ragazza che aveva sempre sognato e non aveva mai attratto.

Nasconde molto bene il suo bisogno di affetto, vicinanza e contatto umano dettato da un’infanzia complicata; nasce spontanea nel lettore una forte empatia per questo personaggio così incredibilmente incompreso dalla sua prestanza fisica.
D’altronde, nasconde, forse non altrettanto bene, una rabbia repressa pronta a eruttare come un vulcano devastando tutto quello che gli capita a tiro. La causa delle sue esplosioni non sono mai pretestuose, ma per difendere le persone che ama quando si trovano in pericolo. Sarà determinante per lui trovare il modo di controllare i suoi scatti d’ira se non vuole far scappare i suoi nuovi coinquilini, specialmente Verity.


"Perché non hai tenuto la corona?"
"Perché non me l'ha data il cavaliere giusto."



I sentimenti di riconoscenza e gratitudine per Colton riempiono il cuore della giovane donna; è ben consapevole del carico che essi rappresentano per lui e non desidera invadere oltre il suo spazio. Ma è troppo facile per lei comprendere le dinamiche caratteriali di Colton e sarà anche troppo facile innamorarsi del suo cavaliere vichingo.
Una passione pressoché incendiaria li avvicina ma anche un disperato bisogno fisico di appartenenza. Hanno molto in comune e questo li unisce ancora di più. Immaginare un futuro insieme sembra un sogno, quasi una favola. Ci sarà un lieto fine?

"Se non lo vuoi, dillo. Dillo adesso." Un ringhio letale.
"Dillo".


Stilisticamente l’autrice si conferma un’ottima penna: l’analisi dei personaggi sempre ben proporzionata nella lunghezza del romanzo, protagonisti credibili e di grande carisma, il fattore eros sempre molto soddisfacente 🔥
Personalmente, ho divorato le pagine di questo libro e ho vissuto intensamente la storia di Colton e Verity, ma anche dei personaggi secondari che hanno alzato il livello di qualità della lettura di diverse spanne.





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