Victoria Valsecchi è una ragazza milanese abituata al lusso estremo e alla vita sregolata.
Orfana di madre, ignorata dal ricchissimo padre, ha sviluppato un carattere chiuso e indisponente, costruendosi una rigida corazza contro il resto del mondo.
Ubriaca alla guida della sua auto, una notte ha un incidente in cui rischia la vita e una denuncia penale e così il padre, esposto politicamente all'estero, la obbliga a una vacanza forzata in un resort alle Maldive, minacciando di bloccarle i conti in caso di rifiuto.
Non sarà facile per la ragazza, abituata alla vita frenetica di Milano, adeguarsi al silenzioso splendore dell'Oceano Indiano ma Victoria, contro la sua volontà, si scoprirà ben presto attratta dalle meraviglie naturali di quel paradiso terrestre e da uno strano uomo che scorge tra le onde.
Al largo di quelle acque azzurre e trasparenti andrà incontro ad un destino inimmaginabile e pericoloso, conoscerà un popolo straordinario e avrà il compito di proteggerlo da una misteriosa minaccia, con l'aiuto degli otto Custodi di Hydra.
Ricattata da una creatura divina e contesa da due uomini caparbi riuscirà a trovare l'amore dove non l'avrebbe mai cercato, ma dovrà spingersi nel segreto degli abissi più profondi per scoprirlo.
“Immaginate un luogo dove l’orizzonte abbraccia
il mare di infiniti azzurri.
Dove il sole accarezza l’acqua
con milioni di pennellate di luce
e la increspa in riccioli di candida spuma.
Un luogo dove lo sguardo
scivola leggero cavalcando le onde
e abbandona il pensiero, per espandersi
e poi perdersi nelle profondità degli abissi…
Ecco, in quel luogo,
solo in apparenza muto e solitario,
dove non avrei mai cercato una direzione,
inizia la mia storia.”
Ho letto questo Paranormal Romance durante le vacanze natalizie, avete presente, no? Cielo color del ghiaccio, neve a terra e copertina sulle gambe… Eppure dopo pochissimi capitoli, più che immaginare un luogo dove l’orizzonte abbraccia un mare di infiniti azzurri, mi ci sono ritrovata proprio dentro. La descrizione del paesaggio maldiviano e di ogni singolo elemento che compone il resort che funge da “prigione” rendono già di per sé magica questa storia.
Solo Victoria, l’inconcludente e disinteressata protagonista del libro (scritto in prima persona) sembra essere immune alla bellezza del luogo, d’altra parte per lei quella resta pur sempre una gabbia. Victoria non fa nulla per rendersi simpatica, anzi, in più di un’occasione viene voglia di alzare gli occhi al cielo.
“Io non mi preoccupo di come posso apparire agli altri e di quello che pensa in generale la gente di me, perché la verità è che non mi interessa affatto la gente.”
Rende l’idea?
Questa sua caratteristica però è ciò che rende ancora più forte il legame che si sviluppa fra lei e il lettore man mano che i dettagli del suo passato vengono a galla (per usare un termine inerente alla trama J ). Già, perché sembra difficile diventare una Fata dei Boschi quando tua madre non c’è più (forse con la testa non c’era già da tempo) e come ultimo ricordo ti ha lasciato un incidente che ti ha resa sterile e un padre totalmente assente ad eccezione del conto in banca. Quindi a Victoria non perdoniamo il suo temperamento. Siete d’accordo?
Ma qualcosa che cattura l’interessa di Victoria finalmente approda (sempre per restare in tema) e onestamente si fa fatica a restarne indifferenti. Ed ecco che arriviamo al passaggio che ho preferito in assoluto, la scoperta della profezia che grava su Victoria e il popolo di Hydra, l’incontro con i Custodi e con Merea.
“Era la creatura più bella che avessi mai visto e per un attimo dimenticai la paura e ammirai lo splendore di quell’essere etereo e irreale.”
Quello di Hydra è davvero un mondo a sé, l’autrice ne ha disegnato dapprima l’involucro stupendo con le sue descrizioni dettagliate e poi si è superata aggiungendo una marea (non riesco a farne a meno!) di dettagli, quali usi e costumi, oggetti e cibi. Davvero sensazionale. E per non farsi mancare proprio nulla, ci ha regalato anche otto fantastiche creature tutte diverse fra loro, ma nessuna da buttare via (per la serie, non ci siamo fatti mancare proprio niente, eh?).
“Davanti a te straniera, tu vedi i discendenti di quella fiera razza che abita il fondo degli abissi. Il suo futuro e coloro tra di essi che ne custodiscono i doni più preziosi: I Custodi.”
Certo la permanenza su Hydra non è proprio una scampagnata e convivere con un popolo che in comune con quello da cui provieni è molto più difficile di quanto sembri, nonostante l’interesse per uno di questi Custodi alleggerisca le fatiche.
“Una piccola, prepotente parte di me voleva restare per sempre accanto a lui, voleva vivere in quel modo semplice e primitivo, in un mondo magico e sconosciuto, accanto ad uno degli uomini più straordinari che avrei mai avuto occasione di incontrare, volevo imparare a conoscerlo e amarlo.”
Il finale lascia intendere che ci sarà un seguito. O meglio, voglio ben sperarlo per l’autrice, dato che l’assillerò fino a quando non lo avrà pubblicato. Davvero una piacevolissima lettura. Tantissimi complimenti anche per la cover. Sarà anche vero che non bisogna giudicare un libro dalla sua copertina, ma il detto “Anche l’occhio vuole la sua parte”, dove lo mettiamo?
È nata il 18 dicembre 1968 a Milano dove vive insieme al marito Saro e al loro cane Nebbia. Ama cucinare per rilassarsi, adora gli animali e il mare, ma la sua passione più grande sono i libri fantasy. Pactum Vampiri, vincitore del Premio Letterario Scrittori con Gusto 2013, è il suo romanzo di esordio ma attualmente sta lavorando alla stesura del seguito. Su richiesta delle lettrici sono stati pubblicati due racconti brevi, spin-off del romanzo "Pactum vampiri", intitolati "Zelda - Ad Novam Vitam" e "Carlos - Inopinatum Munus".