venerdì 9 gennaio 2015

FUORI CONTROLLO - Jen McLaughlin


TITOLO ORIGINALE: Out of line
CASA EDITRICE: New compton Editori S.r.l.
COLLANA: E Newton Narrativa
GENERE: New adult



Brava ragazza, studiosa e impegnata nel sociale, lei. Aria spavalda, amante del surf e muscoli tatuati, lui. Ma come spesso accade, gli opposti si attraggono ed è colpo di fulmine fin dal loro primo incontro. Ma le cose non sono così semplici…
Carrie è sempre vissuta sotto lo stretto controllo del padre, un politico di spicco al quale è impossibile dire di no. Giunta al college, la ragazza è convinta di essersi finalmente liberata delle ingombranti guardie del corpo che l’hanno accompagnata sin dall’infanzia: ormai sente di poter decidere della propria vita da sola. Alla prima festa studentesca incontra Finn, un ragazzo che sa come infrangere le regole. Tra i due scoppia un’attrazione immediata, ma Carrie non può prevedere quale scherzo le stia riservando il destino e soprattutto chi sia in realtà Finn...



Ci sono due grossi scogli da arginare, a mio parere, per apprezzare a fondo la storia di Carrie Wallington e Finn Coram. Il primo riguarda la descrizione di Finn, ventitreenne super sexy con muscoli a sufficienza per un reggimento, tatuato (ovviamente, perché oramai se non sono tatuati non possono entrare nei libri). Certo, un protagonista maschile di bell’aspetto fa sempre piacere ma se penso ai ragazzi italiani di quell’età… insomma, bisogna lavorare molto con la fantasia!

Il mio secondo ostacolo è stato il colpo di fulmine (sempre presente anche questo, come i molteplici tatuaggi). Intendiamoci, non dico che sia impossibile avere un imprinting alla “Lupo Quileute”, ma un Marine allevato fin da giovanissimo a pane e revolver che non sa controllare le proprie emozioni… Mmm… un po’ difficile convincersi che possano venirgli gli occhi a cuore in tempo zero, senza contare il fatto che si presume abbia letto il fascicolo su Carrie e visto già delle sue fotografie, notandone la bellezza.

Escludendo queste considerazioni personali, il libro rimane comunque di piacevole lettura. Carrie si discosta molto dal modello classico a cui questo tipo di romanzi ci ha abituato. È attiva, appassionata e non cade totalmente dal pero quando si trova sola con Finn, nonostante di lei sappiamo che è priva di esperienza in fatto di relazioni amorose. Resta sempre diffidente nei confronti di Finn e non si beve subito la storia che lui le rifila nella scena iniziale. Spesso durante la storia si pone dubbi e analizza criticamente i suoi atteggiamenti.

Per tutta la vita non ero stata altro che una pedina di mio padre, e mi ero lasciata muovere a suo piacimento sulla scacchiera. Ero stanca. Volevo cominciare a essere padrona della mia vita.”



Altro punto a favore del libro: nella scena iniziale, in cui la si vede tentare di amalgamarsi ai suoi coetanei che hanno avuto la fortuna (a differenza sua) di non vivere per 19 anni sotto una campana di vetro, l’autrice non ci angoscia con pensieri sullo status di “diversa sfigata e depressa” di Carrie. Accenna giusto un episodio avvenuto qualche anno prima per rendere più chiaro il quadro familiare, ma lasciando intatto e dando più importanza alla sua voglia di rivalsa piuttosto che a quella di piangersi addosso.

Non sei pronta per quello che stai iniziando, Rossa.”
Sì che lo ero. Era lui a non essere pronto. Non io.


Inoltre durante la scena in cui Carrie ignora i consigli di Finn sulla pericolosità delle condizioni del mare e decide di surfare ugualmente, sfidandolo, l’autrice mostra perfettamente l’aspetto di “ribelle ma con coscienza” di Carrie senza bisogno di ricorrere a milioni di parole e descrizioni che avrebbero invece reso la scrittura noiosa.
Anche Finn (se si esclude appunto l’inizio) resta credibile fino alla fine. I suoi sentimenti crescono di pari passo con le scoperte sul mondo interiore di Carrie. Lei non è affatto la ragazzina viziata che si aspettava di trovare e questo gliela fa sentire più vicina, pur avendo ben chiaro che loro restano persone comunque molto diverse.



“Per quanto ancora sarei riuscito a tenerla lontana? Per quante volte sarei riuscito a negare i sentimenti che chiaramente provavo prima di smettere di provarci?”
“Avevo troppo bisogno di lei. Un potere come quello non era positivo. Non era giusto. Tuttavia, lo esercitava su di me senza nemmeno saperlo. E la cosa peggiore era che pensavo di non avere alcuna chance di liberarmene, e non volevo nemmeno farlo.”


Il romanzo è ben scritto, ho apprezzato la scelta di raccontare la storia intervallando i due diversi punti di vista. L’alternanza dei loro pensieri e dei loro linguaggi totalmente differenti me l’ha fatto divorare in poche ore. Un “grazie” grosso come una casa va alla costruzione delle scene erotiche, prive dei ridicoli mugugni e del circo acrobatico a cui purtroppo ci hanno abituato negli ultimi anni. Sono sensuali al punto giusto e non cadono nella volgarità. Infine, trovo che la scelta di concluderlo con uno scoop a metà sia stata molto saggia. Attenderò con curiosità il secondo capitolo di questa serie.





2 commenti:

  1. Ho notato anche io questo libro..la copertina mi attirava ma legendo la trama, mi ha poco convinta..quindi sono indecisa

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  2. Ciao, rispondo per conto di Veronica che ha recensito il libro:
    "Secondo me la storia merita in ogni caso, spesso nella trama vengono omessi i particolari e i colpi di scena che danno valore ad un libro, per cui il mio consiglio è: leggilo! Vedrai che non ti deluderà"

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