"Un giorno l'amore finisce e basta. E lo fa così, un mercoledì sera, senza preavviso. Sei lì che guardi "Chi l'ha visto", con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo, e lo osservi, e ti sembra di vederlo per la prima volta, che mangia fissando lo schermo, una forchettata di pasta dopo l'altra, e ti rendi conto che non ce la fai più. Ma nemmeno un po'. E che non puoi resistere un altro minuto seduta su quel divano con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo. Cioè, per carità, gli vuoi un bene dell'anima, e se avesse bisogno di un rene glielo daresti senza batter ciglio, ma ecco, è lì il problema: preferiresti dargli un rene che non un'altra parte di te... E questo perché? Perché, ripeto, un giorno finisce e basta. E questo non te lo dicono nei film, o nei libri, perché succede appena finiscono i titoli di coda. Perché la verità è che Richard Gere non ha mai smesso di rinfacciare a Julia Roberts di battere sul Sunset Boulevard, e Julia Roberts si è stufata dopo dieci minuti di stare su quella cazzo di panchina al freddo di Notting Hill insieme a Hugh Grant, e sempre Richard Gere non ha mai perdonato a Susan Sarandon di avergli fatto rinunciare alle lezioni di danza con Jennifer Lopez! È così che va la vita, non c'è mai un lieto fine, c'è solo una fine." È con questa amara consapevolezza che Francesca cerca di fare i conti lavorando come una matta, perché il lavoro è l'unica parte della sua vita che riesce a tenere sotto controllo e che non la delude mai.
Ma non è qualcosa che si decide a priori, l'amore succede, non puoi evitarlo.
Ho sentito parlare tanto di questa autrice, eppure non ho mai avuto modo di leggere niente di suo, quindi ammetto che questo è il mio primo approccio con uno dei suoi romanzi e il risultato è stato positivissimo!!!
Adoro i romanzi che danno degli spunti su cui è importante riflettere, e grazie alla scrittura semplice e scorrevole sono stata catturata sin dalla prima pagina, vestendo facilmente i panni di Francesca, donna sposata con il suo lavoro di editor alla Bigazzi Edizioni, e fidanzata con Edoardo, con il quale convive da sei anni, ma che di matrimonio non ne vuol proprio sapere.
Odio pensare di essere legata a qualcuno da un contratto, non sono mai stata una bambina che sognava l'abito bianco, le damigelle, le arpe o la torta a sei piani. Non capisco cosa sia questa frenesia di sposarsi a tutti i costi, per il puro bisogno di appartenere a qualcuno e garantirsi un compagno finché morte non ci separi.
Dovremmo stare insieme finché vita non ci separi.
La storia è ambientata nella frenetica Milano, contagiando la vita della nostra instancabile protagonista, la quale si divide quotidianamente tra il lavoro, le visite in clinica alla madre, i venerdì sera con i suoi due migliori amici, Paola e Alessandro, e l'appartamento che divide con un uomo che non ama più, e che viene ulteriormente movimentata quando il suo capo decide di affidarle lo scrittore più ambito dal mondo editoriale: Leonardo Calamandrei, il quale ha firmato un contratto per un libro che farà vincere alla casa editoriale il premio Strega per poterla rilanciare sul mercato. L'unico problema è che si tratta di un libro che non esiste e che dovrà essere scritto nel giro di pochi mesi! Una sfida per Francesca, la quale dovrà cercare di tenere testa al suo scrittore, amato dal genere femminile, ma un vero e proprio bambino capriccioso quando si tratta di mettersi a lavorare seriamente, e nello stesso tempo cercare di dare un ordine alla sua vita, diventata una routine monotona senza manco un brivido di emozione.
Può una passione durare per sempre?
Possono due anime rivelarsi totalmente affini, predestinate, indivisibili?
Che ti manca il respiro se l'altro è lontano, che ogni cosa anche stupida che ti succede non ha senso se non gliela racconti subito, e hai la sensazione che ti manchi un braccio se lui non c'è?
È questo il vero amore?
Un libro che ha scatenato in me una serie di emozioni contrastanti, che mi ha fatto ridere e sorridere, ma anche arrabbiare ed esasperare per il comportamento di questi maschi da cui non ci sentiamo capite quasi mai. Mi ha fatto rivivere un momento del passato che pensavo di aver dimenticato, e mi ha commossa fino all'ultima pagina.
Un libro in grado di rispondere alle tante domande che le donne si pongono quando si parla dell'amore, domande alle quali l'autrice cerca di dare una risposta concreta spiegando effettivamente qual è il peso specifico dell'amore. Consigliatissimo!!!
Le cose importanti sono quelle che senti dentro, non quelle che fai vedere fuori...per salvare le apparenze...
Federica Bosco è una scrittrice e sceneggiatrice italiana.
Ha al suo attivo una ricchissima produzione di bestseller, da Mi piaci da morire a S.O.S. Amore, al più recente Un amore di Angelo, editi dalla Newton Compton Editori. Mentre con Mondadori ha pubblicato Pazze di me (2012), della cui versione cinematografica, per la regia di Fausto Brizzi, è co-sceneggiatrice, Non tutti gli uomini vengono per nuocere (2013) e SMS (2014).
E' possibile visitare direttamente il suo sito internet alla pagina http://www.federicabosco.com/new_web/
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