giovedì 12 settembre 2019

LA PAZIENTE SCOMPARSA di Liz Lawler



Emily Jacobs è appena stata ricoverata nell’ospedale dove lavora come infermiera per una piccola operazione. Quando si sveglia nel cuore della notte, ancora confusa dall’anestesia, fatica a capire bene cosa stia succedendo. Per un momento le sembra quasi che un medico stia cercando freneticamente di rianimare la paziente nel letto a fianco. Al risveglio chiede spiegazioni, ma la risposta è che il letto accanto al suo è sempre stato vuoto. Una volta tornata al lavoro, Emily è decisa a non dare più peso alla cosa, ma il ritrovamento di un braccialetto riporta a galla tutte le sue inquietudini. Potrebbe essere della donna scomparsa? Più ci pensa e più si convince che i suoi colleghi nascondano un terribile segreto. Potrebbe sbagliarsi, è vero. Forse per colpa di un trauma del suo passato che rischia di influenzarla… E se invece avesse ragione? Chi altro sarebbe in pericolo?

Oggi vi parlo di un thriller che, grazie a Newton Compton, ho letto in anteprima durante le vacanze estive.
La protagonista della storia è Emily, un'infermiera che ha da poco perso la sorella minore, Zoe. Non riesce a darsi pace perché non è mai stato ritrovato il corpo della sorella e lei, in cuor suo, nutre ancora la speranza di poterla ritrovare viva. Per lei è solo scomparsa, non può essere morta.

"...scomparsa! Non è morta. Solo scomparsa. E io la ritroverò."



Questo evento traumatico ha avuto un impatto devastante su Emily, divorata dal senso di colpa e dalla speranza di poterla riabbracciare. Nel frattempo è passato un anno, Emily è stata in terapia ed è finalmente ritornata al suo lavoro: prendersi cura degli altri la distoglierà dai suoi drammi personali. Almeno finché non assiste a un tentativo di rianimare la sua compagna di stanza, in un momento in cui si trova ricoverata nella stessa clinica in cui lavora per un piccolo intervento. Ma il giorno seguente questa paziente sembra non essere mai esistita. Cosa è successo veramente? Emily è ossessionata dalla ricerca della verità: si è immaginata tutto oppure qualcuno sta mentendo o nascondendo qualcosa? A voi il piacere di scoprirlo.

"Non poteva scappare da tutto quello. Era successo qualcosa nella clinica. Era scomparsa una paziente e solo lei ammetteva di averla vista."


Questo non è un thriller psicologico dalle tinte forti, non è ricco di suspense con scene da cardiopalma; lo definirei più un thriller dalle tinte tenui, che parte lento, ma senza annoiare, e continua catturando l'attenzione del lettore man mano che vengono aggiunti dettagli alla storia e ci si addentra nelle vicende passate e presenti. Un narratore onnisciente ci tiene per mano durante tutta la lettura, mentre il cervello fa congetture e ipotesi, per trovare una soluzione che non è così scontata come potrebbe sembrare. Una lettura piacevole che non vi permetterà di abbandonarla perché sentirete l'esigenza di arrivare alla resa dei conti. La parte migliore di questo genere di libri è proprio quella legata alla psicologia dei personaggi e al bisogno di scavare nella loro psiche e nel loro passato, creando una sorta di empatia con la protagonista.

"L'amore ossessivo si può trasformare in odio."

Se siete amanti del genere, vi consiglio di leggerlo. Buone letture cosmiche!

Liz Lawler ha lavorato per vent’anni come infermiera, per poi dedicarsi alla gestione di un albergo a cinque stelle come general manager. La transizione per lei è stata quasi naturale, la domanda da rivolgere a pazienti e ospiti è uguale: “Buongiorno. Ha dormito bene?”. Non svegliarti, il suo scioccante thriller d’esordio, è stato pubblicato dalla Newton Compton.



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