“Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.”
Radici profonde per restare aggrappati ai propri ideali e ali spiegate per alzarsi e librare sopra ogni convenzione. Questa è Faith. Bella, intraprendente, sicura di sé e instancabile nel suo lavoro di architetto, un lavoro che ama e in cui mette l’anima e pezzi di cuore. Ma Faith non è solo questo, lei è la luce, Faith è il faro. È tutto ciò che Connor non ha mai conosciuto prima, perché Faith è diversa da Zoe, la donna che l’ha tradito.
Manager di successo, Connor è prima di tutto un uomo ferito dal passato, un uomo che teme l’amore tanto quanto Faith, limitato dai pregiudizi sulle donne e chiuso nelle sue prigioni mentali. Eppure, il destino ha deciso che un loro incontro scontro diventi ben presto una sfida per entrambi a superare le proprie paure; tra orgoglio e pregiudizi, dubbi e fraintendimenti, abbandoni e ritorni, fino a quando Faith e Connor saranno costretti a decidere se spiegare le ali verso la felicità, restando saldi a forti valori, o perdere tutto.
Un romanzo accattivante e leggero, dove il perdersi tra le righe sarà dolce e facile, divertente e stuzzicante.
Radici e ali… si può essere entrambe le cose senza conflitti interiori?
Faith e Connor dovranno scoprirlo a loro spese.
Virginia Woolf una volta scrisse che una donna, per creare in tranquillità, ha bisogno di un rifugio che sia tutto suo. Io sono nel mio ufficio, una stanza minuscola ricavata a fianco dello showroom di Franco e Stefania, un ambiente ideale per creare e plasmare a seconda delle mie esigenze. Sulla porta esterna ho appeso una targa con scritto “Stanza tutta per me” in omaggio alla scrittrice che mi ha ispirato. Eppure... continuo a pensare a Connor anche qui, nel posto dove dovrei sentirmi maggiormente a mio agio, in cui dovrei riuscire a escludere il mondo esterno per concentrarmi esclusivamente su di me, sul mio lavoro, sulle mie creazioni.
Perché non riesco ad attribuire a Connor la stessa indifferenza che ho riservato a tutti quelli che lo hanno preceduto? Perché lui deve essere diverso?
«Ci si rivede» la saluto sorridendo.
«Ancora tu» commenta lei irritata, senza mascherare la sua stizza.
Un tempo ci sapevo fare con le donne. Un tempo mi bastava uno sguardo e una frase ad effetto per rimediare un numero di cellulare che mi avrebbe di sicuro garantito una cena e un dopocena a luci rosse. Quel tempo però non è adesso... adesso mi sento arrugginito, come un corridore che pretende di correre una maratona senza prima essersi allenato.
Non che la ragazza mi interessi. Lei è il classico esempio di quella che sta con tutti e con nessuno in particolare e, per riprendere il mio esempio sul corridore, beh… lei andrebbe bene per il riscaldamento iniziale, non di certo per correrci una maratona.
La passione scatta imprevista, ci spinge a cercarci, azzera le nostre diversità. Questa volta non sto giocando. Siamo solo io e lui in un istante che non ha passato e futuro. Una bolla dimensionale che sfugge al tempo e si ciba dei nostri desideri più nascosti.
Ingrid Rivi nata nel 1975 a Reggio nell’Emilia, vive a Cadelbosco di Sopra insieme al marito e alle due figlie. Laureata in Economia e Commercio, lavora come impiegata amministrativa.
Già autrice di romanzi d’avventura per bambini, con i quali ha ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui Lord Jordan e l’Orizzonte Magico e La Radura di Grondal
Scrive per passione fin dall’adolescenza, perché numeri e calcoli non le danno le stesse emozioni delle parole.
Inizia la sua collaborazione con Gilgamesh Edizioni con il romanzo Questioni di scelta.
Se solo... non ti avessi incontrato è il suo secondo romance.
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