mercoledì 16 ottobre 2019

NEVERNIGHT. I grandi giochi di Jay Kristoff



Libro secondo degli accadimenti di Illuminotte

«"Non sarà qui che morirò." Strinse le dita a pugno. "Ho fin troppe persone da eliminare."»

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell'arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

(Immagini fanart prese dal web)

Difficile, ecco. Questa è la parola che meglio spiega le mie sensazioni davanti al foglio bianco che mi fissa aspettando di accogliere le parole che lo riempiranno. La mia difficoltà sta nel riordinare le idee, dopo tutti gli accadimenti che si sono susseguiti in questo secondo libro di Nevernight, corposo, denso di avvenimenti e personaggi, come il primo ma di più. Volevo scrivere una recensione senza spoiler: ci provo.

Mia Corvere è diventata una Lama di nostra Signora dell'omicidio benedetto e molti all'interno della Chiesa Rossa pensano che non se lo meriti. Dopo un grande tradimento da chi non si aspettava (e nemmeno io), che le ha portato via quel poco che le restava, Mia sente di essere lontana dalla strada che la porterà a compiere la sua vendetta. Tradisce la Chiesa vendendosi come schiava e da qui inizia un'altra appassionante avventura.

"Se la Vendetta ha una madre, il suo nome è Pazienza."



Pagina dopo pagina, Mia troverà nuovi alleati, vecchie conoscenze di cui è difficile fidarsi e nuovi nemici. I combattimenti nell'arena sono spietati, il sangue scorre a fiumi e il cuore del lettore martella violento nel petto. È tutto un susseguirsi di scene che lasciano a bocca aperta e non permettono di abbandonare la lettura. Anche qui ritroviamo lo stesso schema di suddivisione della storia in tre libri, tre macrosequenze che crescono di intensità sotto ogni punto di vista. Ritroviamo il linguaggio senza filtri, irriverente e volgare; le scene crude e violente. Un'atmosfera oscura, che presagisce che ancora molto deve accadere, ancora molto deve essere rivelato e che niente è come sembra.

"Non puoi vincere se non giochi."


Mia Corvere, il Corvo, è una protagonista cazzuta, forte e determinata. Ha un obiettivo e si impegna per raggiungerlo, escludendo tutto il resto. Anche se in quello che fa e, soprattutto, come lo fa, traspare un animo capace di provare sentimenti umani, nonostante le sue resistenze. E come si fa a non amarla? Non si può. Semplice.
Jay Kristoff ha la capacità di farmi arrivare al limite: il primo tomo l'ho finito tra mille imprecazioni e un senso di vuoto, rincuorata dal fatto che il seguito fosse già lì pronto per essere letto. Questo secondo libro non è stato da meno. Un colpo di scena dietro l'altro fino ad arrivare alla fine. Ho sgranato gli occhi e spalancato la bocca incredula diverse volte, senza il tempo di riprendere fiato. L'autore ha rimescolato le carte, ha gettato le basi per il prossimo libro, e ha anche previsto le imprecazioni e gli insulti dei suoi lettori. Ringrazio le "fottute figlie" che ci sia già il terzo, anche se è l'ultimo, e lo inizierò non appena metterò il punto a questa mia recensione che, sono sicura, non rende giustizia alla storia di Mia.

"Quando dai qualcuno in pasto alla Mannaia, le dai anche una parte di te stesso."


Zio Jay, te lo devo dire: tutto questo hype per i tuoi scritti mi sembrava un po' esagerato, non ti avrei dato due euro proprio per questo. E, invece, hai conquistato il mio cuore col sangue e niente smancerie. So che non ami gli happy ending, quindi confido in te.
Vado. Alba Oscura mi aspetta. E voi, avete letto Nevernight? Se sì, vi prego, scleriamo insieme. Se no, cosa "bisso" state aspettando?!


Per leggere la recensione del primo volume, cliccare sull'immagine!!




Jay Kristoff è l’autore delle serie pluripremiate The Illuminae Files, Aurora Cycle e Nevernight.
Ha vinto cinque Aurealis Awards e un ABIA, è stato finalista ai premi David Gemmell Morningstar e Legend ed è attualmente pubblicato in oltre 25 paesi (ma nella maggior parte di questi non ha mai messo piede). È esterrefatto da tutto ciò, tanto quanto voi. È alto più di due metri e gli mancano circa 13.030 giorni da vivere. Dimora a Melbourne con la moglie, agente segreto e assassina esperta di kung fu, e il Jack Russell più pigro del mondo.
Non crede nel lieto fine.



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