Sono passati dodici anni dalla mattina in cui tutto è cambiato per i ragazzi dell’ultimo anno al liceo di Long Acre. I pochi superstiti sono stati soprannominati dalla stampa “i sopravvissuti”. Liv Arias non avrebbe mai pensato di fare ritorno a Long Acre dopo quello che era successo. Ma quando i produttori le chiedono di partecipare a un documentario su quegli eventi, Liv non riesce a dire di no. E così parte per il luogo in cui hanno sede tutti i suoi incubi, terrorizzata all’idea di rivivere quei ricordi. Anche gli altri “sopravvissuti” sono tornati. E tra loro c’è Finn Dorsey, il primo amore di Liv. Scoprire di provare ancora un’attrazione bruciante per lui non era previsto. Anche se Finn è molto diverso dall’affascinante giocatore di football di un tempo: la sua faccia si è indurita e nei suoi occhi verdi non c’è più la minima traccia di innocenza. Ritrovarsi sempre più vicini significa riaprire vecchie ferite, ma forse fidarsi l’uno dell’altra è l’unico modo per recuperare il coraggio di vivere.
Alcune storie d'amore che finiscono hanno il diritto di avere una seconda possibilità, se la parola fine non è davvero una fine. Proprio come la storia d'amore tra Liv e Finn. Liv e Finn si sono innamorati al liceo ma, a causa di un'inaspettata tragedia che ha segnato il loro futuro, la loro storia è finita prima di poter iniziare.
Quante volte al telegiornale abbiamo sentito una notizia che riguarda una sparatoria in una scuola americana? Troppe. Da far venire i brividi. Cose che hanno dell'inspiegabile eppure succedono, ma perché? Cosa scatta nei cervelli di questi assassini da fargli compiere un simile gesto? Uno sterminio di giovani corpi. Un dispiacere immenso, un continuo incubo. Ed è quello che accade a Long Acre, nella scuola che frequentano Liv e Finn. Liv è la figlia del giardiniere, Finn invece è il figlio della famiglia che telefona al giardiniere per chiedere di curare il loro prato. Sono l'uno l'opposto dell'altra. Uno il sud e l'altro il nord. Ed è così che i due iniziano la loro storia, anche se lontano da tutti gli occhi, ed è così che si salvano da quella sparatoria perché si erano appartati all'interno di uno sgabuzzino dell'istituto. Ma al peggio non c'è una fine perché, nonostante non siano stati uccisi sono stati trovati e feriti comunque, sono solo stati risparmiati perché non rientravano nella categoria dei ragazzi da uccidere. Una vicenda che ha segnato e traumatizzato questi giovani. Liv ha cambiato il cognome, Finn è entrato nell'FBI. Allontanarsi dalla città e trasferirsi. Ogni rumore, ogni clic li fa spaventare. Incubi invece di sogni durante il sonno. Sedute di terapia per riuscire ad andare avanti e cercare di dimenticare. Ma torna tutto a galla come uno tsunami quando tornano a Long Acre, nella loro città, quella che gli ha portato via sogni, sorrisi, amici e speranze. Come in Finn riemerge il rimpianto per non aver protetto, quel giorno, Liv. Non poteva farsi vedere con lei, la sua finta accompagnatrice. Doveva proteggere la persona con la quale era andato al ballo scolastico.
Vederla lo aveva scosso come cento pugni nello stomaco.
Il suo sapore era come adrenalina per il suo sangue.
Non guardarmi così di Roni Loren giunge in Italia grazie a NC. In questo romanzo c'è ogni cosa, la si sente in ogni pagina. Un argomento delicato e la capacità di questa scrittrice di descriverlo, ma anche di non temerlo e trattarlo. Questa è una storia straziante di due anime spezzate. Ho vissuto il presente ma anche il passato con Finn e Liv grazie a Roni Loren. La sparatoria all'interno dell'istituto è ancora vivida, dodici anni dopo, nella testa di Liv e ancora oggi fa i conti con il passato che l'ha cambiata. Ma questo l'ha portata a essere forte. La loro intensità bruciante che condividevano da adolescenti è ancora lì, una fiamma accesa che non è mai stata spenta. Dovremmo tutti far promesse come quelle di Liv, ovvero promettere di vivere la vita che ci spaventa. Un libro sensuale, commovente e difficile da dimenticare. Ovviamente attendo la serie completa perché sono curiosa di leggere cosa Roni ci proporrà per i personaggi che abbiamo conosciuto in Non guardarmi così.
"Non saremo mai due estranei".
L'unica cosa preziosa che gli era stato concesso di toccare... e l'aveva macchiata irrimediabilmente.
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