lunedì 14 ottobre 2019

STILL di Kennedy Ryan


Sarò lì.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Fino alla morte.
Puoi contare su di me.
Le promesse che la gente fa.
I giuramenti che facciamo.
Ipotesi del cuore.

L’emozione ci dice ciò che proviamo, ma la vita… la vita ha la capacità di immergerci in acqua bollente, far bruciare le nostre illusioni, mettere alla prova la nostra fede e le nostre convinzioni.
Il fluttuare dell’amore è una farfalla, ma l’amore collaudato è un’ancora.

Per Grip e Bristol, l’amore è cominciato in cima a una ruota panoramica sotto le stelle.

Ma quando quell’amore verrà messo alla prova, voleranno o cadranno?


Kennedy Ryan è entrata nei nostri cuori grazie alla storia intensa e travagliata di Grip e Bristol raccontata nella novella prequel "Flow" e il primo volume "Grip", che riprende il nome del protagonista.
Ci tengo a premettere che se non li avete ancora letti, Still dovrà aspettare perché, per quanto siano presenti degli accenni ai romanzi precedenti, non può essere assolutamente considerato uno stand alone. Bristol e Grip hanno un passato troppo importante e molte delle dinamiche raccontate in questo libro non avrebbero senso senza un quadro completo.

Still è stato suddiviso molto intelligentemente in due parti e io ci tengo a rispettare questa divisione anche nella mia recensione.
Non svelo nulla che anche le lettrici che per la prima volta si imbattono in questi libri possano sospettare, dicendo che "Grip" si conclude con un happy ending… concedetemi, un sofferto happy ending. 

Nella prima sezione del romanzo, il lavoro frenetico e impegnativo da manager di Bristol trova il suo equilibro con la vita di una nuova stella in ascesa nel mondo musicale rap/hip-pop americano di Grip. L'amore che li ha divisi e uniti in una lotta senza esclusione di colpi sboccia in tutto il suo splendore.
Il pregiudizio della gente nei confronti di una relazione tra una donna bianca e un uomo di colore è forte, sorprendentemente si fa più estremo nella comunità frequentata dal protagonista, e farci i conti non risparmia loro litigi spiacevoli.
La famiglia di Grip è molto protettiva e, di fronte al successo di un ragazzo che non aveva niente se non un sogno nel cuore, non crede nell'onesta dei sentimenti di Bristol.
"Come si fa a sapere se qualcosa è straordinario a meno che non lo si metta alla prova? Fino a quel momento è solo un'ipotesi. É solo una domanda, ma la vita trova il modo di rispondere."

Inutile dire che il loro amore spazzerà via ogni dubbio e malignità. Dimostreranno quanto forte sia il loro legame, nonostante ex ragazze strafottenti con la presunzione di sapere cosa è meglio per lui, o teorici della comunità di colore vittime delle loro stesse convinzioni che non mettono in pratica i dettami che vanno predicando. 

Nella seconda parte, Bristol e Grip ci poteranno a un livello di amore misto a sofferenza da pelle d'oca. Non desidero svelare niente di più, ma ci tengo ad avvisare che li aspetta una grande prova da superare. Non è stato facile portare avanti la lettura, tale era lo strazio che trasudava dalle pagine.

Abbiamo un senso quando nient'altro ce l'ha e io devo ricordarglielo.

A mio avviso, la vera forza di questo romanzo è il contesto in cui i protagonisti vengono posti. Non è mia intenzione sminuire la passione di questa storia d'amore che grazie alla poesia, oltre a strepitose scene erotiche che solo un WOW può descrivere, trova la sua massima espressione. 
Il talento di Grip per la scrittura non è solo un pretesto letterario o una caratteristica figurativa, nel romanzo si ritrovano alcuni dei suoi scritti decisamente notevoli. Il suo cuore è devoto sia alla sua compagna sia alla causa della sua comunità e da qui mi riallaccio all'accenno al contesto esterno.
Scopriremo quanta ingiustizia e iniquità è tutt'ora presente nel sistema giudiziario americano; che il pregiudizio nei confronti di una relazione multirazziale è insito anche nel cuore di chi se ne professa sostenitore; e ci si domanda se l'amore possa realmente colmare il divario culturale che pare non mollare la presa pesino nel ventunesimo secolo. 

"Non farmi sentire come se ci fossero parti della tua vita in cui non posso entrare, perché io non ho nulla di cui tu non possa far parte."


Ho trovato davvero stimolante il punto di vista evidenziato dalla scrittrice attraverso la storia di un rapper di colore, che grazie alla sua musica vuole avvicinarsi a tutti i suoi fratelli, e una giovane donna bianca, dal cuore pieno d'amore per i suoi cari e determinata dalla forza di una guerriera, dimostra come siamo ancora così diversi anche se sosteniamo di sentirci tutti uniti.



  Per leggere la nostra recensione del romanzo precedente, cliccare l'immagine!!






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