martedì 3 dicembre 2019

LA MADRE SEGRETA di Shalini Boland





“Sei tu la mia mamma?”
Quando Tessa Markham torna a casa, trova nella sua cucina un bambino che la crede sua madre.
Ma Tessa non ha figli.
Non più.
Non sa chi sia il piccolo né come sia arrivato lì.
Dopo aver contattato la polizia, Tessa viene sospettata di aver rapito quel bambino misterioso. La sua intera vita è stravolta e poi suo marito le rivela un segreto...
Tessa non è sicura di cosa credere o di chi fidarsi, perché qualcuno sta mentendo. Per scoprire chi, però, dovrà affrontare il suo doloroso passato. Che la verità sia più pericolosa di quanto lei possa immaginare?

#prodottofornitodaHopeEdizioni
#copiaomaggio

Catturata da una cover a dir poco stupenda (migliore anche di quella originale) e da una trama intrigante, mi sono avventurata nella lettura di questo mio primo thriller targato Hope Edizioni.

"Non posso allegramente continuare con la mia vita e dimenticarmi di Harry. È venuto da me per un motivo; mi ha chiamato mamma, santo cielo. Devo almeno scoprire che cosa gli è accaduto."


La storia è incentrata sulla protagonista, Tessa Markham, che nonostante il tempo passato non è mai riuscita a superare la perdita di entrambi i suoi figli. E come se non bastasse questo dolore inconsolabile e indelebile, il marito l'ha lasciata. Dopo la morte dei gemelli non sono più riusciti a ricucire il loro rapporto e, invece di curarsi le ferite a vicenda, si sono allontanati sempre di più.

"Se solo potessi fargli ricordare quel che avevamo. Se potesse vedere che sto cercando di superare la nostra tragedia. Non per dimenticare, ovvio. Mai dimenticare. Ma…accettarla? Non sprecare il resto della mia vita a patire. Vivere ogni giorno con uno scopo."


Un bel giorno Tessa, tornando dal giro domenicale al cimitero, entra in casa e nella sua cucina trova Harry, un bambino che dice di essere stato portato da un angelo che gli ha detto che lei, Tessa, è la sua nuova mamma.
Dopo questo primo grande colpo di scena iniziale, il bambino viene riconsegnato al padre e Tessa viene accusata di rapimento, dati i precedenti della donna e il suo trauma non ancora del tutto superato. Da qui in poi, fino a quasi alla fine del libro, si muove poco e niente. Pagine e pagine di giornalisti appostati fuori casa e sul luogo di lavoro, persone che l'accusano e il suo tentativo di riconciliazione con l'ex marito, che tra l'altro la considera capace di rapire un bambino e, a causa del suo stato emotivo, le consiglia di farsi visitare da un esperto e di lasciare andare il passato.

"Ma si sbaglia . Il passato non è finito. E ci sta raggiungendo."


Calma quasi piatta fino a quando non iniziano a smuoversi un po' le acque, superato il ventesimo capitolo. E qui gli eventi si susseguono in un ritmo abbastanza serrato, ma mai al cardiopalma. L'epilogo mi è piaciuto molto e mi ha lasciato soddisfatta, anche se non a bocca aperta per la sorpresa.
Nonostante il ritmo lento, il libro è scritto molto bene, in modo particolare ho apprezzato la componente psicologica della storia, la sofferenza e il dolore di una perdita tanto importante e di quanto sia difficile superarla; l'autrice è stata capace di insinuare il tarlo del dubbio nella mia mente, facendomi credere cose che non erano (purtroppo non posso essere più specifica per evitare spoiler). Magari, avrei speso qualche parola in più riguardo alla figura che segue Tessa e la osserva da lontano, per creare un po' più d'ansia e accelerare il ritmo, oppure avrei disseminato più indizi per aggiungere petali alla rosa dei sospettati.
Nel complesso è una lettura piacevole. Se amate i thriller psicologici, vi consiglio di leggerlo e di condividere, anche con me, la vostra opinione.

"Questo è un lieto fine? Forse. Forse no. Ma è un buon punto da cui ripartire."






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