martedì 8 marzo 2022

KILLIAN (Benedetti Brothers #4) di Natasha Knight



Cilla

La Bestia aveva Belle.
Killian Black ha me.
Non ha importanza come sono arrivata qui, anche se lui la pensa in modo diverso. Dice che è stata una mia scelta. Eppure non lo capisce. Nella mia vita non sono mai stata io a scegliere.
E lui ha deciso di cambiare le regole.
Avevamo concordato un mese. Per trenta giorni sarei stata sua, ma ormai vuole di più del mio corpo. Vuole anche la mia anima. Vuole ogni parte di me. E anche se faccio finta di sentirmi al sicuro, quando sono distesa sotto di lui, so che lui ha una sorta di potere su di me. Qualcosa di malvagio.
Qualcosa che mi spezzerà.

Killian

Cilla ha scelto. È stata lei a proporre l’accordo. Io ho semplicemente accettato. Quindi, che problema c’è se decido di cambiare le regole? Non mi scuserò per questo.
Io e Cilla siamo simili. Lei è un’anima oscura. Tanto quanto lo sono io. Le è successo qualcosa. Qualcosa di brutto. Qualcosa che l’ha distrutta.
Non è un eroe quello che cerca. Ma un angelo vendicatore. Un cavaliere oscuro. E quello posso esserlo. Ucciderò i draghi che la tormentano, ma tutto avrà un prezzo, perché in cambio, voglio tutto. E me lo prenderò.
Lei è mia.

Lei sostiene che io l’abbia presa, ma questa non è tutta la verità. Le ho dato una scelta. Lei ha deciso. Qualcuno doveva essere punito e non doveva essere necessariamente lei. Ha fatto la sua scelta. Ha scelto di essere qui.

Killian Black, che nome particolare vero?

Nero come la sua anima, questo potrebbe già farci intendere quel cognome che nasconde più macchie di un peccatore, eppure per un singolo momento ha deciso di cambiare le carte in tavola, accettando uno scambio.
Un'anima senza peccato in cambio del peccato commesso da altri, è questo che rappresenta Priscilla per lui.
Non si fa remore a trarne la parte più vantaggiosa di quell'accordo, trenta giorni in cui potrà farne quello che vuole in cambio poi di cosa? Della libertà.
Trenta giorni son tanti, quello è certo, ma nel momento in cui i due metteranno piede a Rockefeller qualcosa muterà, perché in quella casa dove tutto ha avuto inizio per Killian, i fantasmi che gridano vendetta son l'ultimo dei problemi.

Ci son voluti quattro anni perché il prezzo della sua vendetta fosse scontato, quattro anni son valsi per cosa poi, per la sua libbra di carne.
Eppure qualcosa è cambiato in lui da quel momento, qualcosa di ben più profondo, più oscuro, anche se ad essere sinceri qualcosa in lui si è spezzato nel momento stesso in cui ha deciso di vendicarsi.

Lui non si limita a prendere, lui vuole tutto, in ogni ambito della vita, e questo Cilla lo imparerà ben presto.
Una cosa è certa: nelle sue vene, anche se il suo cognome non è Benedetti, circola quel sangue, quello stesso di suo cugino Dominic, quello che grida la parola mafia, quel sangue che non si fa problemi a chiederne altro versato per ogni torto subito.
Paradossalmente nel suo modo contorto di ragionare ha uno spiccato senso della lealtà, della famiglia.
Dell'integrità.

Non c’è compassione nei suoi occhi. Nessuna violenza. Solo soddisfazione, una vittoria. Perché stanotte, Killian Black ha vinto.

Priscilla Hawking, Cilla, nasconde molti segreti ed è disposta a tutto pur di proteggerli.
Pur di proteggerlo.
Esistono segreti che non ci coinvolgono in prima persona, altri che invece condividiamo, così come il peso della vergogna che ne deriva e questo è il suo caso della nostra ragazza.
Non importa il motivo che l'ha spinta ad accettare quel perverso accordo, per trenta giorni saranno solo lei e Killian.
Non esistono no. Non esistono forse.
Esiste solo la volontà di quell'uomo e la sua capacità di obbedire, anche se quello non significherà mai per lei annullarsi, mai.
Non ha fatto i calcoli però con quello che il suo "padrone" è capace di fare, della sua voglia di scavare a fondo, di rubarle quel suo controllo dietro al quale si trincia come se fosse un muro da anni.
Troppi anni.
Nascondendosi dietro al fatto che qualsiasi cosa Killian avesse voluto da lei se lo sarebbe dovuto prendere con la forza perché lei non gli avrebbe mai donato niente di sua spontanea volontà

Per qualche ragione, non ho paura. 
Forse è stupido, perché mi ha detto come mi avrebbe punita la prossima volta, ma non ho paura. 
Perché Killian Black può essere la risposta a tutto. 
Perché Killian Black può aiutarmi a ottenere il mio pezzo di carne.

E se finalmente Killian fosse la risposta alle sue preghiere?
Se fosse l'uomo con il quale finalmente la sua anima potrebbe trovare la pace che agogna?

«Fa male.» «Le cose migliori fanno male.»

Killian, quarto volume della serie Benedetti, finalmente fa la sua comparsa e tenetevi pronti perché l'oscurità non ha mai avuto un fascino così oscuro.

Sin da subito Natasha Knight ci delinea il personaggio maschile con assoluta chiarezza, nascondendoci però il motivo di tanta perversione a volte, per non parlare del motivo che si cela dietro ad alcune sue ferite. Ci mostra un paradosso, perché spesso ti porta a chiederti come sia possibile che un uomo con la sua integrità, con la sua devozione e talvolta col suo essere sia divenuto così.
Ci mostra, senza però mostrarci davvero.
E lo stesso vale per Cilla, perché mai ci mostra davvero quanto sia profondo il suo dolore fino a che l'oscurità non traboccherà dalla sua anima, mostrando al mondo due personaggi più simili di quanto avremmo mai creduto.

Strano?
Io direi assolutamente geniale.
Perdersi fra le pagine risulta di una facilità incredibile, al punto che pagina dopo pagina uno non possa far altro che chiederne ancora, non sentendosi mai pronto per cosa troverà nel capitolo seguente.
Ps, posso dirvi una cosa che adoro? Le cover che questa casa editrice ha portato in Italia per questa scrittrice. Mi fan venire voglia di chiedermi se davvero il peccato possa avere un sapore così dolce, e secondo me entrambi i personaggi se lo son chiesti più volte.


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