Red è l'unica secondogenita nata da secoli, e come tale sa che la aspetta un destino ineludibile: verrà sacrificata al Lupo nella Foresta nella speranza che lui restituisca al mondo gli dèi che ha rapito. Red ne è quasi felice: tormentata da un misterioso potere che non è in grado di controllare, almeno nel Wilderwood non potrà fare del male a coloro che ama. Non più. Ma le leggende non dicono la verità. Il lupo non è un mostro, è un essere umano. I poteri di Red non sono una maledizione, sono una vocazione. Ma se non imparerà a controllarli gli dèi, divenuti mostri, inghiottiranno il Wilderwood, e il mondo intero.
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La prima figlia è per il trono. La seconda è per i Lupo.
Questa frase cosa vi suggerisce?
Redarys e Neve sono sorelle, entrambe da quando sono venute al mondo sono consapevoli di quel è il loro destino.
Red, in quanto seconda figlia sarà sacrificata al Wilderwood, il bosco, e al Lupo. Lupo che per quanto ne sa tiene prigionieri i Re.
Ma le leggende che finora ha ascoltato quanta verità conterranno?
Red accetta il suo destino, ancora di più quando scopre di avere delle capacità, capacità che non è in grado di gestire e rischia di fare del male a chi la circonda. Afflitta da questo potere che non conosce, ma che le appartiene, quando arriva il fatidico giorno della partenza, malgrado il timore di ciò che non conosce si avventurerà dentro il bosco, il Wilderwood la chiama, il Wilderwood si nutre delle sue paure e del suo sangue.
Il bosco aspetta proprio lei...
Qui scoprirà che tutto ciò che le è sempre stato raccontato è una bugia. Il Lupo non è un mostro, ma un uomo, prigioniero quanto lo è lei. Entrambi sono prigionieri del loro regno. Eammon ha il corpo sfregiato dal Wilderwood, è burbero e solitario, ed è anche sexy da star male sotto gli abiti che indossa. Ed è l'unico che ogni giorno lotta con il bosco, che cerca di proteggere il suo popolo malgrado questo lo tenga in "catene".
In questa torre in fondo al bosco dove tutto è tetro, Red, dovrà imparare a controllare il suo potere e mettere in atto le potenzialità che possiede per sconfiggere la malvagità che si cela negli alberi. O forse la cattiveria è nelle persone e il bosco si ribella?
"Te l'ho detto. Funziona meglio quando siamo vicini".
"Di quanto hai bisogno che ti stia vicino, Redarys?"
"Vorrei baciarti, ma non prima di sapere come ti senti per quello che ho appena detto".
"Certo che ti amo. Ecco perché ho tanta paura".
"Ci penseremo domani ad avere paura".
Il romanzo non mi è dispiaciuto, ma non mi ha nemmeno fatto impazzire. Mi ha disturbato il pov di Neve all'interno della storia che appartiene a Red e Eammon, consapevole del fatto che la sua prospettiva era necessaria. I due si uniscono anche in matrimonio, attraverso un filo suggellano il vincolo, quindi in questo fantasy abbiamo anche un fake marriage... e l'ho adorato!
Per il Lupo è un'opera incentrata per lo più sulla politica, negli interessi. Una storia che mi avrà anche catturata all'inizio e alla fine, ma che nel mezzo mi ha fatto rimpiangere di volerla continuare. La parte più eccitante del romanzo è quando entrava in scena Eammon e si sentiva la tensione sessuale sfoggiare tra lui e Red. I due sembrano incastrarsi alla perfezione quando sono uniti, i bordi di lei sembrano destinati alle cavità di lui e viceversa, ma devono resistere nonostante insieme funzionano meglio. A lui non sono permesse distrazioni, deve riservare tutto al Wilderwood per impedire che lei finisca imprigionata come lui.
Il retelling che ricorda La Bella e la Bestia e Cappuccetto Rosso, è curato nei dettagli e ti fa anche venir voglia di addentrarti dentro un bosco innevato, dove gli unici suoni è lo scricchiolio dei tuoi scarponi sulla neve e il fruscio dei rami che si muovono con il vento.
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