Il mio nome è Miriam, ho ventiquattro anni e mi sono innamorata di un uomo. I suoi capelli sono biondi come quelli di un cherubino, gli occhi neri come quelli di un demone e questo contrasto mi affascina e mi turba ogni volta che lo guardo. La sua anima è un complesso gioco di luci e ombre, al quale ho deciso di prendere parte.
Ma ho un rivale in questo gioco: Dio.
Perché l’uomo che amo è un sacerdote.
È proibito, ma non posso fare a meno di volerlo.
Il mio nome è Raphael, ho trentasette anni e ho perso la testa per una ragazza. I suoi capelli sono oro colato, i suoi occhi due immensità color dell’oceano, un connubio che mi abbaglia ogni volta che la guardo. La sua anima è pura, ma ha un nocciolo di oscurità che la attrae verso di me. Adoro tutto di lei e la desidero come non ho mai desiderato niente e nessuno nella mia vita.
Ma è sbagliato.
Perché io sono un sacerdote e ho deciso di appartenere solo al mio Dio e alla mia chiesa.
Miriam è il frutto proibito delle Sacre Scritture, eppure non posso fare a meno di volerla.
Abbiamo provato a soffocare ciò che sentiamo l’una per l’altro e non ci siamo riusciti. Noi siamo la benzina e il fuoco e ci è bastato sfiorarci per scatenare un incendio che alla fine ci ha consumato entrambi, rendendoci peccatori agli occhi di Dio. Dopo la morte ci attende l’Inferno, ma non ci arriveremo impreparati, perché ne stiamo avendo un assaggio adesso, nella vita terrena.
Questa è la nostra storia travagliata.
E di chi vuole distruggerci.