mercoledì 9 novembre 2016

MARISOL di Amèlie.


Per Marisol Delgado, la vita si è fermata nel giugno del 2013, quando è venuta a conoscenza della morte di Esteban. Da allora, il suo sonno è turbato da incubi orribili e la sua anima è lacerata dall’amore, dall’odio e dai sensi di colpa. A darle un po’ di conforto sono i suoi amici e le visite alla tomba di Esteban. Alejandro, che la assume come segretaria presso il suo studio legale, prova per Sol un sentimento che va ben oltre l’amicizia, ma lei non può ricambiarlo, perché l’unico uomo che vuole è Esteban. È certa che rimarrà da sola per sempre, poiché la sola idea di avvicinarsi a un altro le dà i brividi, ma una sera, inaspettatamente, incontra Yago, un affascinante ragazzo che nel giro di pochi secondi riesce a scuoterla sin nel profondo. È colpa dei suoi occhi verdi, che le ricordano quelli di Esteban? Oppure del modo in cui la guarda, come se la cercasse da anni e finalmente l’avesse trovata? Sol è sconvolta dalla propria reazione, ma va fuori di testa quando Manuela lo assume alla villa come nuovo giardiniere. Adesso evitarlo è quasi impossibile e lui non glielo permette, perché ne è attratto e il suo scopo è conquistarla. Giorno dopo giorno, nonostante cerchi di opporsi, Sol si sente sempre più vicina a Yago e sempre più lontana da Esteban. Lui riesce ad abbattere le sue difese, arrivandole dritto al cuore e alla mente, e a farla star bene. Forse Marisol può sperare di voltare pagina, di essere di nuovo felice, ma… ben presto il passato torna a bussare con prepotenza alla sua porta e le persone che credeva di conoscere, si rivelano per ciò che sono in realtà, sconvolgendo il suo equilibrio già precario. Era quasi convinta che il destino si fosse ormai stancato di giocare con la sua vita, ma si sbagliava di grosso e adesso, ha solo due possibilità: combattere o soccombere.
Marisol è il secondo volume della duologia ‘Luces y Sombras’, iniziata con Esteban. 
Per il made in Italy oggi mi occuperò del secondo volume della serie Luces y Sombras di Amèlie.

Facciamo solo un passo indietro, ricordando come era finito il romanzo precedente. Nel primo volume Marisol si innamora di Esteban. Il ragazzo ha il viso sfigurato e si nasconde dietro una maschera. Quando scopre che Marisol è la sorella del suo aguzzino la punisce tenendola prigioniera e abusando ripetutamente di lei. Nonostante questo, lei ama Esteban e quando lui la lascia andare lei sa che non amerà nessuno a parte lui. Il romanzo termina con la morte di Esteban.

**Era quando rileggevo le sue parole che il mio amore sembrava svanire come d'incanto, sostituito da una rabbia che mi accecava.**

Questo secondo e ultimo romanzo inizia con una Marisol adulta, cresciuta nel corpo e nell'anima ma incapace di amare nuovamente. La perdita di Esteban non le dà pace e nonostante il suo amico Alejandro faccia di tutto per farsi amare, lei non riesce.

**Scoppiai a piangere mentre correvo verso di lui egli gettavo le braccia al collo, stringendolo con tutta la forza che mi rimaneva in corpo.**

L'incontro con Yago cambia tutto. Marisol riscopre la voglia di amare e lasciarsi amare. Yago è quello che Esteban non è mai stato. Dolce, premuroso e gentile. E Marisol si farà travolgere da quel dolce sentimento. 

Ma ci saranno diversi colpi di scena. Verità taciute verranno a galla, dolori sepolti troveranno la pace e il passato tornerà a bussare alla porta. 

Questo romanzo mi è proprio piaciuto. I colpi di scena tengono il lettore in continuo stato di apprensione con la voglia di continuare a leggere per capire come evolverà la storia. Le scene sono ben descritte e i luoghi sono particolareggiati. Niente è lasciato al caso. Amèlie è riuscita a svincolarsi bene tra i diversi punti dando a Yago una luce diversa.


I personaggi sono caratterizzati bene. Yago è affascinante e sexy ma romantico e gentile. Lui vuole Marisol e farà di tutto per tenerla per sè.
Marisol ha avuto un' evoluzione. Dal primo al secondo romanzo si nota subito la sua crescita. E' una donna capace di vendicarsi ma anche di perdonare. E' capace di passare dalle tenebre alla luce.


Mi piace pensare che ognuno di noi sia in grado di essere come Marisol. Nulla l'ha fatta diventare maligna. Ha collocato al primo posto le sue esigenze, cercando di trovare la pace prima per lei per poterla poi donare agli altri.

E lasciatemelo dire! Finalmente un editing ben curato. Niente refusi e niente ripetizioni. I dialoghi sono incalzanti e anche i personaggi meno importanti rapiscono il lettore.

Concludo con questo pensiero. Quando ho iniziato a leggere Esteban  non sapevo chi fosse Amèlie. Il romanzo mi ha ispirato e ho chiesto di poterlo recensire perché credo nel self made in Italy, Una parola tira l'altra e tra me e Amèlie è cresciuta questa amicizia virtuale basata sulla stima reciproca. Una bellissima persona che ha messo il suo essere in questo romanzo. Quindi capirete il mio consiglio nel dirvi di non lasciarvelo scappare.


Per leggere il primo capitolo di questa duologia, cliccare sull'immagine!!




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