Cassandra è la Cantrice del Tempo.
Nel suo sangue scorrono profezie e note che attendono di essere cantate e predette.
Eppure, Cassandra non parla. La sua voce sembra essere stata inghiottita dallo stesso oceano che da anni le permette di fuggire. Un’ombra tra le onde, fedele alla promessa che ha pronunciato molti anni fa.
È tutto ciò che le resta, tutto ciò a cui può aggrapparsi nonostante il richiamo di un popolo a cui non può appartenere, di una vita da cui dovrebbe tenersi lontana.
Fino al giorno in cui vede di nuovo la sua aquila arrivare da lei.
Fino al momento in cui il pirata barbaro non la trova ancora una volta.
Charles Vane ha sempre saputo che questo mondo non l’ha mai voluto.
Ha strappato il posto che gli spettava dalle mani della Mietitrice e si è assicurato che il suo nome riecheggiasse negli oceani per incutere terrore in ogni angolo della Terra.
Attaccare prima di essere attaccato. Ferire prima che chiunque altro possa provarci.
Questo è tutto ciò che conta.
Fino al giorno in cui un uccellino non fa crollare ogni sua certezza.
Fino al momento in cui la Veggente dai capelli dorati non gli invade di nuovo l’orizzonte e il suo demone smette di gridare.
Due anime in fuga. Spezzate. In perenne guerra.
Eppure, la corda che li unisce sembra avvolgersi e annodarsi solo per far sì che si ritrovino. Solo per assicurarsi che si incontrino ancora una volta, qualunque sia il luogo.
Qualunque sia il tempo.
Come piume nel mare.
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