martedì 1 marzo 2016

POISON di Daniela Ruggero



Sara è una ragazza semplice, dal viso pulito e dal sorriso gentile. La sua vita è stata segnata da un'infanzia dolorosa. Andrea è il rampollo di una famiglia ricca e potente, tradito dal suo più grande amore chiude le porte della sua anima trasformandosi in un cinico maniaco del controllo.
Il destino li unisce in un incontro casuale e sfuggente. I loro sguardi si incrociano e da quel momento nulla sarà più come prima. Nell'intensità di una storia dettata dal possesso e dalla passione portata al limite, Sarah e Andrea condivideranno le vite, mescolando il dolore dal loro passato alla speranza per il futuro. Ma può un cuore traboccante di rabbia tornare ad amare?



Il titolo del romanzo mi ha intrigato parecchio, un romance arricchito da una componente di veleno, mi sono detta, non può che essere particolare, e siccome io amo le storie non troppo scontate, ho deciso di leggerlo. Beh, devo ammettere di non essermi sbagliata. Se all’inizio quella raccontata può sembrare una storia ovvia e già sentita, andando avanti nella lettura, ci si accorge di quanto la trama sia accattivante e a volte anche avvincente. Tutto ha inizio da uno scambio di sguardi, un classico, tra un’adolescente non ancora maggiorenne (Sara) che non chiede altro se non di essere amata, e un ragazzo o meglio, un uomo di ventisette anni, che ha già avuto tanto dalla vita (Andrea). I due raccontano, con alternante punto di vista, la loro sofferta e particolare storia d’amore cominciando proprio da quello sguardo galeotto. 
Sara vive un’esistenza mediocre con un padre alcolizzato che non perde occasione per alzare le mani e una madre troppo rassegnata e remissiva, incapace di salvaguardare non solo se stessa ma anche la figlia. La ragazza si sente sola, soffre la mancanza d’affetto e si convince pian piano di essere inutile. Ciò nonostante vive la sua adolescenza come ogni ragazza di quell’età: frequenta le superiori e studia sodo anche per non fornire al padre la scusa per picchiarla. Di solito studia con la sua amica del cuore Rebecca, rampolla di buona famiglia. Le due ragazze trascorrono molto tempo insieme dentro e fuori scuola. Il tutto sotto lo sguardo vigile di Fabio, fratello maggiore di Rebecca.
Andrea è amico di Fabio e figlio unico di una delle famiglie più in vista di Torino, e come tale è viziato e vizioso. Bello oltre ogni dire, ama la bella vita. Partecipa a festini e orge in cui circola tanta cocaina e alcol e si circonda di donne vogliose sempre in cerca di un po’ di sballo. I due sono lontani anni luce, non hanno nulla che li accomuna a parte l’aspirazione ad essere felici. Tutto ha inizio un pomeriggio: Sara è come sempre a casa di Rebecca per studiare, nella stanza entra Fabio con il suo amico Andrea. Basta uno sguardo e tutto cambia. Sara rimane abbagliata dal fascino e l’avvenenza del ragazzo, è giovane e inesperta e, malgrado l’esperienza disastrosa dei genitori, crede ancora nel vero amore. Andrea nota in lei la purezza e la semplicità, doti mai trovate nelle donne che frequenta. Abituato a ben altri standard e consapevole del pericolo che potrebbe rappresentare, decide di tenerla a distanza regalandole, di tanto in tanto, una parola e strappandole  promesse, in attesa che diventi maggiorenne e sia definitivamente sua. 
Mi fece entrare, accese le luci e chiuse la porta, sentii chiaro il rumore della chiave che girava nella toppa. Imparai che quel gesto significava qualcosa di molto più profondo per lui, era come se fuori lasciasse la maschera con la quale il mondo era abituato a vederlo e concedesse a se stesso di emergere, aprire gli occhi e svegliarsi davvero
Ed è proprio qui che la trama si arricchisce di elementi e situazioni che appassionano e legano il lettore a filo doppio alle pagine del romanzo. Se vi aspettate la solita favola d’amore fatta di rose e dolcezze, siete fuori strada. 

era lui a dirigere ogni mio respiro, e ciò che quel giorno sembrò così romantico divenne la mia condanna, la mia prigione d'amore

Attraverso il viaggio nei ricordi impariamo a conoscere a fondo i due protagonisti. L’alternanza delle emozioni, così come quella dei punti di vista, ci permette di entrare nella loro psiche e di valutare i pro e i contro delle scelte che sono costretti a fare. Sara e Andrea, pur così diversi caratterialmente, sono più simili di quanto sembri. Entrambi fuggono dalla sofferenza che ha segnato buona parte della loro vita e insieme cercano il riscatto. Da una parte c’è lei, fragile all’apparenza, ma dalle idee chiare. Ama Andrea e lo accetta senza abbassare mai, però, la testa. Dall’altra abbiamo lui, un vero dominatore arrabbiato con il mondo, e ancora di più con suo padre. In Sara intravede un braccio teso verso la salvezza, il faro acceso in mezzo al mare in tempesta. Ma  non è semplice dimenticare il dolore di ferite ancora non rimarginate. Ed ecco che la passione diventa morbosa, una fiamma viva che rischia di annientare completamente entrambi.

Ciò che ogni giorno vivi e ti ferisce tanto da strapparti l'anima, fa sembrare tutto il resto vero amore.

 I pericoli in agguato sono tanti, ma l’amore è senz’altro più forte. 

Io ero il suo veleno e se ne sarebbe abbeverata per sempre.

L’autrice ha saputo giocare con le paure, i sogni, le delusioni e le manie dei due personaggi dosandoli alla perfezione. Ha messo a nudo le loro anime; con una sorta di esame a raggi X ce li ha presentati al loro meglio e al loro peggio, senza nascondere nulla, scambiandoli spesso di ruolo e di posizione, tanto che è difficile alla fine decidere chi tra i due risulta più forte.  

Era mia, così profondamente e assolutamente mia che un brivido selvaggio mi risvegliò alimentando la voglia di sconvolgerla e possederla. Un solo canto di appagamento dei sensi si levò dalle nostre anime infuocate ed ebbi la certezza che era lei la vera fonte della mia vita. Se seppi davvero amarla io non lo so, ma nel mio gioco di dare e prendere dosavo la forza, la passione, il possesso e la ferocia per darle di me ogni cosa. Sara era nata per me, per essere la mia parte mancante, e nulla, nemmeno la morte, aveva il diritto di portarmela via.

Poison è senza dubbio un romanzo godibile, ben scritto (i pochi refusi non minano di certo la facilità della lettura) e con una punta di noir che lo rende quasi perfetto. Consiglio la lettura, specialmente a chi ha voglia di emozioni forti. 







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