Londra, 1805.
Sir Jonathan Drake, baronetto impiegato presso i servizi segreti britannici, ha sempre rifuggito l’amore. Ma quando incrocia lo sguardo di una misteriosa e seducente dama con un abito provocante, in un palco all’Opera, se ne invaghisce all’istante.
Quella donna lo affascina e lo turba nel profondo; non ha riconosciuto in lei l’insignificante creatura che ha sposato dieci anni prima e poi dimenticato, relegandola nella sua dimora di campagna.
Ora quella fanciulla timida e impaurita si è trasformata in una donna ammaliante e sensuale, pronta a riprendersi ciò che lui le ha negato.
E tutto a un tratto, Drake non desidera altro che prenderla fra le braccia e amarla appassionatamente.
Ma le umiliazioni da lei subite, in tutti quegli anni di solitudine, non sono così facili da dimenticare e lui dovrà lottare assiduamente per riconquistarla.
Anche se per farlo dovrà mettere a rischio il proprio cuore.
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“Addio Julia- disse infine, varcando la porta.”
Da questa frase definitiva ha inizio la storia di Julia, futura Duchessa e Sir Drake. Un matrimonio di convenienza che porta la giovane Julia , sedicenne scarna e non molto affascinante a prendere come marito l’affascinante uomo dai capelli color oro e occhi azzurri, Jonathan.
L’abbandono del marito dopo la prima notte di nozze lascia Julia in balia di cattiverie e maledicenze del vicinato di Bedfordshire.
Dopo 10 anni e dopo svariate amanti Sir Drake resta stregato da Juliette cugina di Cecile, vivace cortigiana conosciuta dagli uomini dell’aristocrazia londinese. Ma di questa bellezza bruna ve ne parlero’ tra breve.
“All'improvviso, la dama misteriosa si protese in avanti sollevando il binocolo per mettere meglio a fuoco i cantanti dell’opera sul palcoscenico. Nel farlo, i suoi seni deliziosi premettero contro la stoffa del corpetto e Jonathan fu quasi certo di intravedere le punte rosee dei capezzoli”.
Immaginate di essere seduti su quei palchi privati adibiti elusivamente per l’aristocrazia, intenti ad ascoltare un opera di Shakespeare. Aristocrazia fatta di grandi gonne ingombranti, fiocchi con cui rilegavano i capelli e corpetti stretti tanto da sottolineare il vitino da vespa che ogni gentil donna metteva in risalto. Immaginatevi di passeggiare al braccio di un gentiluomo che con parole gentili vi ammaliava oppure dirigervi su Regent’s Street per rifarvi il guardaroba in uno degli Atelier più importanti di Londra. Et voila’. Catapultati nel 1805.
In una realta’ dove gli uomini corteggiavano sfacciatamente le donne e dove le donne si ritraevano solo ed esclusivamente per il gusto di far impazzire il proprio corteggiatore.
E tra tutte queste donne , Juliette. Donna di carattere, focosa e audace. Delicata come una nobildonna e sfuggente come una pantera. Ovviamente con i capelli di colore rosso perché, alla fine dei conti,il rosso a Londra è il colore predominante vista la vicinanza dell’amata Irlanda.
Verrebbe quasi da dire **La rivincita delle donne **. Questo romanzo è caratterizzato da eroine di grande carattere e grande morale.
E immaginate Jonathan, uomo dominatore che si lascia soggiogare dalla bellezza e dalle movenze di questa sirena.
La chimica fra i due personaggi è fantastica. Il desiderio che li divora palpabile anche se Juliette riesce a mantenere la calma per arrivare al suo scopo. Scopo che dovrete scoprire leggendo.
E fra ricevimenti e balli litigi e incomprensioni ,Juliette regala la propria anima a Jonathan. Ma i colpi di scena non finisco qui. Che fine avrà fatto la moglie di Jonathan? Lo scoprirà presto anche Sir Drake costretto a tornare nella campagna londinese dopo 10 anni per ritrovare sua moglie malata. Vi sto incuriosendo vero?
C’è un riferimento alla politica di Napoleone e dei suoi sottoposti che cercano di rapire una donna misteriosa legata in qualche modo a Jonathan. Colpo di genio da parte della scrittrice. Arguta e spericolata nel rammentare Bonaparte in quel frangente storico.
Infine,vi parlerò brevemente di Cecile. Vi ricordate della bellissima cortigiana amica di Juliette?
Ebbene… Cecile è tremendamente affascinata dal Visconte Roger Dillon amico fidato di Jonathan. In parallelo alla storia d’amore di Juliette e Jonathan si snoda la travagliata storia d’amore di Roger e Cecile. Voi non ci crederete ma…
“Cecile - mormoro’, le labbra incollate alle sue- ho avuto molte donne nella mia vita. Troppe. Ma tu sei unica. Sei entrata in ogni fibra del mio essere e li resterai. Per sempre”
…questa frase…anzi no! Questa parte di racconto dove Roger dice addio a Cecile per sposare una giovane donna aristocratica mi ha letteralmente preso a calci nello stomaco.
E’ un grande romanzo. E’ assolutamente da leggere. Scritto in terza persona scorre talmente bene che alle 3 di stanotte mi sono imposta di smettere di leggere. Mi ritengo un appassionata di Romance storici e posso garantirvi che, con la Gay, ho avuto l’impressione di leggere la Kleypass o la Woodwiss.
Mi sono soffermata piu’ volte a mormorare. Oh. Mio. Dio. Entusiasta e affascinata da questa grande scrittrice che ha dato origine, secondo il mio modesto parere, ad uno dei romanzi storici migliori che abbia mai letto.
Ah! Dimenticavo!
C’e’ anche Ellen…
“La bimba era avvolta in una copertina di lino, il visino atteggiato a un’espressione di estatica perplessità. Aveva la testolina con una lieve peluria rossa e gli occhi azzurri come i suoi. Nel vederla Jonathan si innamoro’ una seconda volta”
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