Capitolo 8 - Rhys
Rhys voleva davvero essere all’altezza, non voleva deludere
Tom che si era dimostrato così gentile con lui. Per una volta, non voleva
essere mandato via. Dopo tanto forse, era arrivato il momento di fermarsi. Non
sapeva cosa l’avesse davvero spinto in quella direzione, forse un mix delle
emozioni che l’avevano travolto dalla sera prima: la comunione con la musica
quando aveva cantato “Whole”, il dolore della ferita che si era procurato che
l’aveva torturato tutto il giorno, la dolcezza negli occhi di cioccolato di
Tom.. Basta, Rhys! si disse, non
poteva indulgere in certi pensieri su quell’uomo, era assolutamente fuori dalla
sua portata e, anche se non lo fosse stato, c’era troppo casino dentro il suo
cuore per poter anche solo pensare di avere un rapporto con qualcuno. Un uomo
buono come Tom meritava di meglio, probabilmente una brava ragazza che gli
avrebbe dato tanti marmocchi. Prima di perdere il coraggio, si fece una rapida
doccia per poi presentarsi nella sala comune per la cena. Invece che sedersi da
solo in un angolo come al solito, prese il piatto e si accomodò sul divano
accanto a Steve che stava guardando il telegiornale.
“Qualche notizia interessante?” alla sua domanda vide
l’altro sobbalzare e guardarlo sbalordito. Vista la reazione di Steve, si
chiese quanto fosse stato odioso per suscitare uno sguardo così stranito. C’è
da dire che Steve si riprese subito ed iniziò a parlare a ruota libera riguardo
un forte temporale che avrebbe investito la loro zona di lì a poche ore, era
per quello che tanti erano rimasti al ranch quella sera invece che andare in
città, non volevano rischiare di rimanere impantanati da qualche parte.
“Dopo cena organizziamo una bella partita a poker, ti va di
unirti?” chiese TJ, sedendosi sulla poltrona accanto a Rhys “Mettiamo su un po’
di musica, ci scoliamo due birre e ripuliamo quel finocchio di Steve”
nell’udire l’insulto, anche se detto in modo scherzoso, Rhys sobbalzò, ma cercò
di rimanere calmo e di mostrarsi contento dell’idea.
Una volta seduto al tavolo verde con Steve, TJ e Leroy, Rhys
si sentì più rilassato. Gli altri guardavano una partita alla tv oppure
chiacchieravano davanti ad una birra. Certo, il bere lo tentava, inutile
negarlo. Se solo chiudeva gli occhi poteva sentire il gusto della birra fresca
che gli scivolava sulla lingua e fin giù nella gola. Guardò con bramosia la
birra che TJ si stava portando alle labbra finché l’altro non gli chiese se non
ne volesse una.
“No, grazie io non bevo” dovette rispondere Rhys, sperando
che nessuno avrebbe indagato sul perché della sua reticenza al bere.
“Come mai?” chiede subito TJ incuriosito, mandando così a
farsi benedire tutte le speranze di Rhys di non dover dare spiegazioni.
Facendosi coraggio e sperando di non venire giudicato male,
Rhys si decise a dire la semplice verità: “Sono un ex alcolista, anche se sono
quasi due anni che non bevo preferisco stare lontano dall'alcol” dopo aver parlato
gli sembrò di essersi tolto un peso dallo stomaco, ma era ancora dubbioso su
come la sua affermazione sarebbe stata accolta dagli altri.
“Ti capisco, amico. Qui non sei l’unico ad aver avuto questo
problema, tranquillo” gli rispose semplicemente TJ, toccandogli brevemente il
braccio in segno di solidarietà.
Dopo quel momento la serata sembrò procedere per il meglio,
Rhys si lasciò andare e raccontò anche qualche aneddoto sulla fattoria in
Irlanda dov'era cresciuto. Non nominò mai Sean, ma cercò di essere il più
spontaneo possibile.
Erano quasi le dieci, tutti erano calmi e rilassati, Rhys
aveva già vinto cinquanta dollari, quando dalla radio iniziò a risuonare
l’intro di “Irish soul” e tutto intorno a lui si fermò. Tutto sparì e rimase
solamente il ritmo sfrenato di quelle note, suonato dall'irriverente violino di
Sean accompagnato dalla chitarra elettrica dello stesso Rhys. Quando la musica
rallentò e la sua stessa voce uscì dalle casse, Rhys balzò in piedi rovesciando
la sedia nella fretta e, con uno sguardo folle negli occhi, corse fuori come se
avesse avuto i diavoli dell’inferno alle calcagna. I suoi compagni di gioco
osservarono allibiti la scena, non riuscendo a capacitarsi di cosa fosse
successo: un attimo prima Rhys giocava con loro, amichevole come non era mai
stato e poi, all'improvviso era scattato in piedi correndo fuori come se ne
andasse della sua stessa vita.
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