mercoledì 17 febbraio 2016

DISTRUGGIMI di Chiara Cilli


Credevo di essere sopravvissuta all'orrore. Mi sbagliavo.
Credeva di potermi sfuggire. Ma non ha scampo da me.
Non riesco a liberarmi di lui.
Non le permetterò di cacciarmi dalla sua mente.
È nella mia testa, nel mio sangue, nelle mie ossa.
È un mostro che vuole impossessarsi della mia anima e farla a brandelli.
Henri Lamaze è l'incubo di morte da cui non sarò mai in grado di svegliarmi.
Aleksandra Nikolayev è l'ultimo demone che devo sconfiggere.
Questa volta non riuscirò a contrastare il suo veleno.
Questa volta sarò io a non sopravvivere a lei.
È finita. E non posso accettarlo.



POSSIBILE PRESENZA DI SPOILER!!!

Avevamo lasciato la nostra Alexandra, al termine di una rocambolesca fuga e di una veloce ripresa, all'aeroporto, pronta a tornare in America e decisa a riprendere in mano la sua vita, mettendo nel dimenticatoio l’incubo dei giorni vissuti al Castello.
Quasi tre mesi. Ero stata prigioniera dei Lamaze per dodici settimane. Ottantaquattro giorni. Duemilasedici ore. Sette milioni duecentocinquantasettemila seicento secondi.

L'estate stava finendo. La mia stagione preferita, e me l'ero persa.

Io mi stavo perdendo. 

Il ritorno a casa non è quello che aveva sperato…
Inveisce indignata contro suo padre spiattellandogli la cruda verità, oramai lei è a conoscenza delle atrocità che ha commesso su Henri, ma lui non se ne cura … Anzi ne va fiero e gongola per la gioia di non essere stato dimenticato dal suo favorito.
La donna, finalmente, comprende che l’uomo che lei ha creduto per anni un padre amorevole e premuroso, non è altro che un essere perverso e malvagio che è consapevole della gravità delle sue azioni e delle ripercussioni che esse hanno avuto, ma anziché vergognarsene ne è soddisfatto. Alexsandra non ha nessuna importanza per lui, anzi è geloso per i momenti che la figlia ha condiviso assieme ad Henri e, quasi a rivendicarne il possesso, in un impeto di rabbia si sfoga a tal punto da chiamarla: puttana.

Successivamente a questo scontro tra padre e figlia, i giorni trascorrono in una parvenza di normalità, perché Alexandra cerca di crearsi di nuovo una sorta di routine, ma con scarsi risultati poiché non riesce a togliersi dalla testa i momenti vissuti assieme ad Henri. È talmente traumatizzata da non riuscire a riposare serenamente, ogni notte si sveglia urlando e non è in grado di restare sotto la doccia per più di cinque secondi.
La madre di Alexandra cerca di risollevarle il morale e organizza per lei uno splendido e sfarzoso ballo, ma è proprio in quell'occasione che Alexandra si rende conto che l’incubo non è ancora finito. I fratelli Lamaze sono arrivati e vogliono che al loro incontro partecipi anche il signor Nicolayev…
Dopo un acceso diverbio, terminato con il signor Nicolayev sgozzato e riverso in un lago di sangue e la madre di Alexandra svenuta, Henri, dopo un breve tentennamento, decide di riportare Alexandra con sé di nuovo al Castello.
Non ha ancora finito con lei.

Il suo sguardo prese il mio con la forza di un conquistatore. […] Mi faceva pensare a un angelo nero sceso sulla Terra per compiere il suo dovere, ma in verità non c'era nulla di angelico in lui. Trasudava malvagità da tutti i pori. Morte. Era un demone che mi avvelenava con la sua sola presenza. Così intensa e asfissiante e inquietante. 

Alexandra non accetta di ritrovarsi di nuovo prigioniera e alla mercé di Henri, dapprima un senso di sconforto e passività si impadronisce di lei ma … Dopo un evento che non vi svelerò, rivediamo la donna forte e caparbia che avevamo conosciuto in Soffocami, come una fenice risorge dalla sue ceneri. Non è disposta a subire ulteriori soprusi, ha deciso che non soccomberà, ma che farà il possibile per cercare con tutte le forze di riottenere la tanta agognata libertà.
Dovevo riprendere in mano le redini della mia sorte.

Dovevo crearmi da sola il mio destino.

E avrei iniziato quella sera. 

Eppure non si tratta più di un rapporto univoco tra lei ed Henri; i due sono ignari che adesso ci sono altre persone in gioco, si muovono nell'ombra, tutte hanno uno scopo ben preciso e faranno qualsiasi cosa pur di raggiungerlo.

In “Soffocami” il sentimento predominante è la sete di vendetta, ora che il regolamento di conti è stato espletato Henri non si sente appagato, percepisce che gli manca qualcosa… È consapevole che Alexandra è diventata per lui un nuovo “mostro” da sconfiggere. I due si ritrovano a vivere una sorta di rapporto morboso e tossico, dove nonostante la violenza, la segregazione e i giochetti mentali, Henri e Alexandra non riescono a fare meno l’uno dell’altra, ma di certo non è amore.


Con questo libro ho molto rivalutato la figura di Armand e se prima, in un certo senso, tifavo per Andrè adesso ai miei occhi ha perso di stima.
Se nel precedente volume si dava ampio spazio alla violenza, infatti i contenuti forti non mancano, in “Distruggimi” essa persiste, ma acquista una nuova valenza, viene sperimentata quella psicologica. La tensione è alta e per tutta la durata del libro gli eventi sono presentati in una climax ascendente di terrore e ansia e tormento.
Tutto viene messo in discussione: dal rapporto vincolante che simboleggia l’essere parte di una famiglia, alla veridicità e attendibilità delle promesse sancite.
Il primo libro è stato un pugno nello stomaco, Distruggimi è stato devastante. Il libro si chiude con un cliffhanger che ci fa desiderare di avere subito a portata di mano “Uccidimi”, ma purtroppo ci toccherà aspettare ancora un bel po’ (la data di uscita è prevista per l’estate 2016).
Non vedo l’ora di avere la possibilità di leggerlo, questa storia è veramente una droga.

Chiara Cilli con la “Blood Bonds series” ha creato un dark romance che ha tutte le carte per risultare vincente, la scrittrice non vuole per forza impressionare e disorientare il lettore, ma anzi lo spinge a mettere alla prova le sue stesse convinzioni etiche.
CONSIGLIATO! 




Per leggere la recensione del primo volume di questa serie, cliccare l'immagine !!


Nata il 24 Gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dall'adult fantasy all'urban fantasy, dall'erotic suspense al dark contemporary. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.



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