mercoledì 24 febbraio 2016

SOLO PER POCO, SOLO PER SEMPRE di Irene Quintavalle


Una ragazza sta godendosi il tramonto di una tiepida serata primaverile, la radio suona una semplice melodia e tutto sembra perfetto.

Un’interferenza improvvisa ridesta la protagonista da una sorta di torpore. Quanto tempo è passato da quando si è seduta lì? Come mai il tempo non scorre? E dove sono finiti tutti?

Lo chiamavano breve ma intenso. Ebbene si perchè stavolta ho lasciato da parte i lunghi romanzi per un racconto piccino picció.



È una bellissima serata di primavera, la radio suona una dolcissima melodia al pianoforte, c'è silenzio, e Kate è seduta nel patio di casa sua a godersi la leggera brezza che la circonda...Il momento perfetto....Ma da un secondo all'altro tutto si blocca, la radio smette di suonare per lasciare spazio a un messaggio


"...mpiamo le trasmissioni per annunciare che il mondo sta per finire. Avete capito bene, il mondo sta per finire,. Salutate i vostri cari un'ultima volta. Buona serata...".

"...Il momento perfetto non è più perfetto..." 

La nostra protagonista rimasta incredula ha solo un pensiero: trovare i suoi cari. Ma dove sono finiti tutti? E perché da casa sua non c'è via d'uscita?

In un susseguirsi di eventi, seguiremo Kate nella disperata ricerca di un modo per salvarsi la vita; sul suo cammino incontrerà Lawrence l'amore della sua vita, e con lui scoprirà che solamente saltando da un momento perfetto all'altro riuscirà a ritornare a vivere.

"...So cosa sta per succedere. Sta per saltare come ho saltato io quando il mio momento perfetto si è interrotto. Prima che sia troppo tardi gli afferro la mano e salto con lui..."

"....Mi bacia esattamente come mi aveva baciato la prima volta, quella notte di Natale. E' un bacio che nasce delicato e diventa intenso, come la melodia che ha accompagnato tutto questo sogno..."

Come al solito Ele racconta tutto, ma non racconta niente. Sono rimasta estasiata da questo racconto breve; l'inizio ti lascia stranita, ma andando avanti con la lettura si capisce che il viaggio della nostra Kate ha un senso ben definito; tutto sembra cosi reale, la trama si intreccia in modo perfetto e nonostante le poche pagine, la scrittrice riesce ad emozionare il lettore in modo ineccepibile.


Ammetto che sono rimasta fregata dalla copertina pucciosa, credendo di affrontare la classica storia d'amore, ma invece no, mi sono ritrovata immersa in una storia profonda, che va oltre tutto quello che ci si possa immaginare.

Ho letto che la scrittrice definisce questo "...un raccontino senza pretese..."...beh se è cosi, non vedo l'ora di poter leggere un'altro dei suoi racconti, magari un pochino più lungo, e di poter ritrovare quell'attimo di pace e serenità che mi ha donato durante la lettura di questa storia.


Irene Quintavalle è una persona strana. Appassionata di horror e pasticceria, passa il tempo libero (poco) leggendo e scrivendo racconti, nella speranza di capire, prima o poi, cosa vuol fare da grande.

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