giovedì 11 febbraio 2016

NON VORREI PERO' TI AMO di Noelle August



IL MIO PRIMO GIORNO DI STAGE comincia fra cinquantotto minuti esatti. E non ho la più pallida idea di dove sono, né di dove sia finita la mia biancheria.

Quando Mia si sveglia nel letto di un perfetto sconosciuto è ancora annebbiata dall’alcol e non riesce a ricordare nulla della notte appena trascorsa. Ma oltre a ignorare tutto di Ethan, il ragazzo che dorme al suo fianco, e delle ultime ore passate con lui, non sa che il taxi che condivideranno quella mattina li accompagnerà incredibilmente nello stesso luogo: la sede di Boomerang, un sito di incontri per cuori solitari, dove entrambi stanno per iniziare uno stage. Dopo la presunta notte di passione, quella che avrebbe potuto trasformarsi in una bella storia d’amore rischia di morire sul nascere: Mia e Ethan, oltre a trovarsi in diretta competizione per attirare le attenzioni dei capi e ottenere l’unico posto di lavoro disponibile alla fine dell’estate, scopriranno a proprie spese che l’azienda ha una politica molto rigorosa e vieta qualsiasi genere di relazione tra i suoi dipendenti. Riusciranno i due ragazzi – affamati di successo ma forse anche desiderosi di innamorarsi davvero – a rimanere concentrati sul loro futuro, oppure la passione li trascinerà sotto quelle lenzuola dove tutto è cominciato?

Si dice sovente che la prima impressione è quella che conta, ma in casi come questo è davvero così? 
Mi spiego meglio, Mia si sveglia in un letto sconosciuto, accanto ad un bellissimo ragazzo di cui non rammenta il nome, con due certezze ben impresse: non sa cosa sia successo la sera prima e, soprattutto, che nome abbia quel ragazzo addormentato accanto a se'.

Perdere tempo è fuori discussione anche se inevitabilmente accade, soprattutto quando fra meno di un'ora hai un colloquio per uno stage di lavoro e dei tuoi vestiti nemmeno l'ombra. O dei suoi slip, in quel caso.
Di una cosa è sicura: quel ragazzo ha una casa che rappresenta lo status di non fidanzato che pare viva allo stato brado. Una casa da scapolo, insomma


«E come mai ne sei così sicuro?»
«Prima di tutto perché i tuoi slip erano nel mio forno a microonde.»
«Guarda che è il posto perfetto per tenerli. Anzi, credo che lo farò anche a casa mia. Potrebbe essere l’invenzione del secolo. Pensaci: cassetti riscaldati per la biancheria.»
«Sul serio stiamo parlando di mutande bollenti?»
«A quanto pare… Comunque, non è la prova di una notte di sesso.»
«Vero, ma ci siamo svegliati nudi nel mio letto.»

Dopo quelle che sembrano le presentazioni del caso da vestiti, Mia spera davvero che per un po' quel viso non le comparirà più davanti agli occhi ma si sa, a volte certe speranze sono solo pie illusioni quando è sempre più palese che gatta ci covi. Non solo Ethan sembra andare nella sua stessa direzione, nella sua stessa via, ma una volta salita nell'edificio una cosa è chiara: quel ragazzo non solamente sa muoversi e destreggiarsi all'interno dell'edificio che ospita la sede di Boomerang, ma sembra anche che l'altro stagista aspiri all'unico posto di lavoro libero in quell'azienda.

Adam, il loro datore di lavoro, sa come metterli alla prova decidendo pure di mandarli direttamente a testare il prodotto, oltre che che a metterli a lavorare spalla contro spalla.
Che le danze abbiano inizio, o per meglio dire in questi casi, che gli appuntamenti online vadano anche a buon fine.

Mai mischiare il lavoro con il piacere, ma che succede se ogni volta che gli sguardi si incrociano, che la pelle si sfiora, le scintille sembrano crepitare nell'aria attorno a loro?
Lavorare diventa sempre più duro, e la soluzione, in quel caso, sembra solo una: evitare ogni contatto, rispondere con fredda cortesia, anche quando tutto ciò fa male al cuore.



«Sto cercando di dirti che tra noi non è successo niente…»
«Niente» ripete lei in tono piatto, ma glielo leggo negli occhi che è ferita.
«Intendo niente di così importante da non poter fare marcia indietro. Dobbiamo soltanto concentrarci di nuovo su ciò che ci interessa davvero: il lavoro.» Non so che cavolo sto dicendo. Vorrei baciarla un’altra volta, vorrei sentirla ancora contro di me.

Ogni incontro sembra andare contro il volere del loro cuore, al punto che sembrano boicottarsi a vicenda gli appuntamenti, non con lo scopo di far andare a monte il lavoro, ma di sentirsi meglio loro stessi nel non vedere l'altro con la bellezza di turno.

Se mandare a monte gli appuntamenti sembra la scelta giusta, cosa succede quando Mia decide di dare una mano al destino e di combinargliene uno? Se la nuova bellezza non fosse così nuova ma una conoscenza del passato non poco importante?

Entrambi hanno bisogno di quel lavoro, anche se per motivi diversi.
Ethan viene da una famiglia agiata, certo, ma non naviga nell'oro e voler non pesare sulle loro spalle è la prima cosa che conti per lui, oltre quella di allenare dei ragazzini a calcio. Il talento chiama talento e di sicuro lui ne è la prova quando si parla di sport.
Per Mia la questione non è così facile, si tratta soprattutto d volere uscire dall'ombra gettata dalla carriera di sua madre, di venir presa in considerazione per quello che è, non per il nome che porta, e questo lavoro di sicuro l'aiuterà con un  progetto a cui lavora da molto tempo, che vede come protagonista sua nonna, una donna per lei molto importante, anche se ormai affetta da una forma  di demenza senile molto acuta.

«Oggi pomeriggio continuava a tirare fuori quella ragazza, quella che secondo lei le ruba le cose.»
«Ma chi è? Di chi parla? È una delle infermiere che vengono a casa?»
 Non credo che le rubino niente,
 ma la nonna evidentemente non riesce a togliersi quell’idea dalla testa. 
«E cosa aveva perso, stavolta?»
«Le foto» sussurra mia madre, e mi lancia uno sguardo strano, triste. 
«E il filmino.»
«Ha dato tutto a me…» dico, e all’improvviso capisco. La verità mi colpisce come un pugno allo stomaco. «Aspettate. Sono io quella ragazza?»


I due son dei portenti quando lavorano insieme, al punto che il loro capo si convince di lasciare loro lo  stand a Las Vegas per presentare il loro prodotto, ma riusciranno a resistere a quella alchimia che si è creata, ai ricordi di quella notte che via via ricompaiono, o proprio come un boomerang la loro attrazione si ritorcerà contro di loro?

Un romanzo a dir poco irriverente, divertente, accattivante, ironico talvolta, ma soprattutto una vera ventata d'aria fresca che lo fa discostare da molti altri del suo genere. Impossibile non farsi scappare un sorriso sbigottito di fronte a certe espressioni che di sicuro vi rimarranno impresse a lungo, soprattutto quando vi cimenterete nei capitoli narrati dal pov di Ethan.

Noelle August è uno pseudonimo dietro il quale si nascondono due penne di grande successo. Il loro è stato amore a prima vista e, una cosa tira l’altra, sono finite a scrivere insieme.
La serie Boomerang è costituita sino ad ora da tre romanzi:
Non vorrei però ti amo
Rebound
Bounce


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