La vita di Luke Kincaid sta andando in pezzi. Prima il suo uomo lo lascia per sposare una donna, poi gli incubi d’infanzia ricompaiono con insistenza.
Luke trova conforto nella rinnovata amicizia con il compagno di liceo Ben Skinner. Si impegna a rimettere in sesto la propria vita, ma i ricordi repressi ne minacciano ogni aspetto. Insieme a Ben indaga sul suo passato mentre combatte l’attrazione per lo stesso Ben, che crede essere eterosessuale.
Ma qualcuno non vuole che i due scoprano la verità e la vita di Luke è in pericolo. Luke non può interrompere la sua ricerca, nemmeno quando scopre di avere a che fare con un insabbiamento da parte del governo. Luke e Ben devono scoprire i segreti del passato di Luke e nello stesso tempo fare i conti con i loro sentimenti reciproci.
I migliori libri m/m, a mio parere, solitamente sono quelli scritti da autori maschi, probabilmente perché loro sanno realmente ciò di cui si tratta. A volte, però, il tocco romantico sfugge ed il sesso prende il primo posto nella narrazione. Dalla trama di questa storia mi aspettavo un intrigo governativo che, sicuramente presente, ma relegato quasi da “sfondo” alla narrazione.
Luke non ricorda nulla della sua vita antecedente a sei anni quando è stato ritrovato in un deserto del Nevada e poi adottato. Non si è mai fatto un cruccio di ciò, a volte aveva incubi con strani “omini blu”, ma ha vissuto normalmente la sua vita fino ai ventisei anni. Tutto d’un tratto, però, tutto cambia, il suo fidanzato lo molla per sposare una donna, un vecchio amico diventa un’insperata spalla su cui piangere, conosce un ammiraglio ambiguo e i sogni tornano con prepotenza.
Ben dal canto suo è un vice sceriffo di provincia, fidanzato e tranquillo. Almeno all’apparenza. Quando incontra Luke al matrimonio della sua sorellastra lo prende sotto la sua ala visto il suo stato pietoso per il fidanzato traditore.
Quello che mi è parso forzato è l’atteggiamento molto etero di Ben che tutto d’un tratto vira al super gay millantando un’attrazione decennale per Luke, fin dai tempi del liceo, che sfocia in una molto precipitosa dichiarazione d’amore. Anche Luke che passa dal cuore a pezzi a scopate occasionali per poi finire a convivere (in tutti i sensi) con Ben mi è parso un po’ troppo affrettato.
La storia è comunque scorrevole e quando si entra nel vivo dei ricordi di Luke e del retroscena che il governo vuole occultare, i ritmi si fanno serrati fino all’epilogo che viene lasciato “aperto” per un secondo capitolo di questa serie.
Tutto sommato, nonostante le fin troppo abbondanti scene di sesso e spesso anche gratuite, è un libro che si lascia leggere e che lascia il lettore con il fiato sospeso anche se, a volte, gli escamotage della trama sono un po’ scontati.
Ci guardammo fissi negli occhi e mi sentii come se potesse scrutarmi l’anima. Come se non ci conoscessimo solo in questa vita, ma anche in decine di altre vite. Mi sentivo come se non fosse mai esistito un tempo in cui non eravamo insieme. Capii allora che la mia vita sarebbe stata divisa in due parti: Prima di Ben e Con Ben.
«Amo le vecchie città fantasma. Le ho visitate quasi tutte in questo Stato.»«Ora capisco perché ti piace qui. È così tranquillo. Silenzioso.»«Se ascolti attentamente, puoi sentire i fantasmi.»Lo guardai come se fosse fuori di testa.«Non i fantasmi veri,» chiarì. «Gli spiriti delle persone che hanno vissuto e lavorato qui. I loro sogni, le loro speranze e le loro delusioni di quando non è andata come avrebbe dovuto.»
«Ma nessuno di loro c’è riuscito. Nessuno ci è andato neanche vicino, Luke. Quindi ho pensato che quello fosse un segnale. Probabilmente non ero gay e quello che sentivo per te era solo una curiosità che avrebbe avuto vita breve. Pensai che la mia anima gemella dovesse essere una donna, così dimenticai i ragazzi e tornai a scoparmi le ragazze. Ma non sono ancora riuscito a trovare una donna che mi faccia sentire come mi sentivo con te. Dieci fottuti anni dopo, sto ancora cercando quelle emozioni intense che ho provato per te al liceo. Dieci! Fottuti! Anni!»
«Stupendo,» mormorò Ben. Non sembrava che lo dicesse a me, ma piuttosto a sé stesso. «Bellissimo.» Incontrò il mio sguardo. «Sono così fortunato ad averti. Poterti tenere tra le braccia. Toccarti e baciarti. Tutte le altre volte, gli uomini, le donne, tutti loro messi insieme non mi hanno regalato nemmeno in parte la felicità che provo quando sto con te.»
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