Titolo: Una moglie francese
Pubblicazione: Newton Compton Editori 11/01/2018
Autore: Robin Wells
Genere: Romanzo rosa/storico
Cos’è successo tanti anni fa a Parigi? Cos’ha sconvolto la vita della giovane Kat? È passato tanto tempo da allora, ma Kat non ha mai smesso di cercare una risposta… Nella casa di riposo in cui vive, in Louisiana, Amélie O’Connor ha l’abitudine di lasciare la porta della propria stanza aperta, in attesa di amici. Ma la visita che un giorno riceve è assolutamente inaspettata: la donna che si presenta è infatti Kat Thompson, l’ex fidanzata del suo defunto marito, Jack. Kat e Jack progettavano di sposarsi dopo il ritorno di lui dalla Francia, alla fine della seconda guerra mondiale. Ma i loro piani furono stravolti a causa di una giovane donna francese che, a detta di Kat, “strappò” al bell’ufficiale americano un sì proprio a Parigi. Quella donna era Amélie... Sarà un ritorno al passato, quello che le due donne dovranno affrontare, un ritorno alla giovinezza, ai rispettivi amori, ma anche ai giorni bui dell’occupazione nazista. Un dolore cui Amélie non può sottrarsi, perché Kat non è disposta ad andarsene senza conoscere la storia che ha cambiato per sempre la sua vita.
“Una moglie Francese” è un Romanzo di amore e di guerra che racconta la storia di due donne: Kat e Amélie. La loro vita non potrebbe essere più distante: Kat è una ragazza nata e vissuta in America in una famiglia benestante. Mentre Amélie dall'altra parte del mondo, in Francia, nonostante anche lei venga da una famiglia agiata, è costretta a vivere gli orrori della guerra e tutto ciò che essa comporta: oppressione, sofferenza, perdita e umiliazione, sentimenti che l'hanno segnata e fatta crescere troppo in fretta. Ma nonostante la lontananza e la diversità, la loro vita sarà legata per sempre da un filo sottilissimo, e l'unica cosa, o meglio, persona, che le accomuna prende il nome di Jack, il protagonista maschile di questa storia, giovane medico e ragazzo di sani principi e valori. La sua vita è in America insieme a Kat, la donna che ha deciso di sposare e con cui formare una famiglia, ma il destino lo porterà su un'altra strada, così Jack decide di impiegare il suo lavoro al fronte curando le vittime di guerra, e proprio qui conoscerà Amélie, la donna che in pochi mesi sconvolgerà la sua vita è gli farà mettere tutto in discussione. Questo Romanzo è narrato dal punto di vista delle due donne e si snoda tra presente e passato. Nella prima parte del libro la protagonista indiscussa è Amèlie che attraverso i suoi ricordi ci narra gli eventi vissuti durante la guerra, fatti documentati e realmente accaduti che a mio parere sono stati affrontati nella loro crudezza e veridicità in modo chiaro e magistrale, facendomi diventare spettatore degli abomini accaduti durante il regime nazista. A volte non è stato semplice leggere di alcune atrocità, ma nonostante il tema trattato l'autrice ha saputo rendere la storia scorrevole e mai pesante. In questa prima parte del romanzo, durante il passato, il personaggio di Amèlie affronta molte difficoltà, e quando la vita ti mette di fronte ad ostacoli insormontabili e ti fa toccare il fondo è il momento di rimboccarsi le maniche e armarsi di coraggio, perché l’istinto di sopravvivenza è tale da permetterti di andare contro tutto e tutti pur di proteggere chi ami. Per Amélie sarà una lotta continua: inganni, sotterfugi, e tradimenti faranno da sfondo ad una trama intricata ed intrigante allo stesso tempo, dove il concetto di giusto e sbagliato viene annullato, e dove si è disposti a tutto pur di sopravvivere e aiutare in ogni modo possibile chi ti circonda.
“In guerra, il concetto di “giusto e sbagliato” non conta! Non è giusto mentire, eppure ho mentito milioni di volte per aiutare i partigiani a liberare il mio Paese. Non è giusto toccare le cose altrui, eppure ho frugato nelle tasche, nelle borse e nelle valigie dei nazisti a ogni occasione. Non è giusto uccidere, eppure, in guerra, rappresenta non solo il mestiere, anche il dovere e il compito divino di ogni soldato che affronta il nemico con un fucile in mano.”
La storia d'amore tra Jack e Amélie ci viene presentata durante la seconda parte del romanzo, quando ormai la guerra è finita, ma ne inizia un'altra, quella con se stessi: il momento esatto in cui bisogna scendere a patti con il proprio “io" e fare i conti con i rimpianti e le conseguenze delle proprie scelte. Il personaggio di Amélie potrebbe essere facilmente criticabile a cause di alcuni atteggiamenti che in un altro contesto definirei inaccettabili e meschini, ma che col senno di poi fanno capire quanto fossero necessari in un periodo buio come la guerra.
" -È colpa mia-, bisbigliai. -È tutta colpa mia-. -No. No, non lo è, e non ho intenzione di sentire certe frasi-. Mi scansò i capelli dalla fronte, come faceva mia madre quando ero malata. -Non hai fatto niente di male. Non hai niente di cui vergognarti, e nessun motivo per sentirti in colpa-. -E invece mi sento in colpa-. -Ci sentiamo tutti in colpa-. Yvette sospirò forte. -È il prezzo da pagare per chi è rimasto vivo in questo momento terribile-."
La storia d'amore con Jack è complicata e sicuramente non il frutto di una passione, è una storia d'amore che prima di arrivare al suo punto massimo deve affrontare sofferenze, rimorsi e menzogne, ma i protagonisti saranno talmente legati e vincolati dalle loro scelte che in un modo o in un altro nel loro cuore nascerà un sentimento vero e potente. Di Jack ne abbiamo un piccolo assaggio anche nei racconti di Kat in cui però ci viene descritto negli anni antecedenti al conflitto, quelli della giovinezza in cui tutto era semplice, e dove il futuro sembrava a portata di mano. Ma la lontananza da Kat, e la guerra lo hanno cambiato in modo irreversibile, portandolo allo stremo di una situazione più grande di lui, dove la scelta non è più orientata sulla propria felicità ma sulla cosa “giusta” da fare. Inevitabilmente qualcuno soffrirà, ma davanti allo strazio e ad una guerra così ingiusta, non esistono vie di mezzo, non ci sono sfumature: o bianco o nero, ma soprattutto si annulla se stessi per il bene degli altri. Durante la narrazione i temi vengono smorzati dai capitoli del presente in cui le due donne durante la loro vecchiaia si incontrano per un ultimo confronto, quello in cui tutti i tasselli verranno messi al proprio posto e si farà chiarezza sulle motivazioni per le quali Kat si è vista portar via il suo grande amore. Entrambe a distanza di anni, nonostante nei loro racconti aleggi ancora risentimento e odio, riescono attraverso un percorso di redenzione e confessione a perdonarsi a vicenda per i torti commessi. Devo dire di aver apprezzato a metà questo romanzo che inevitabilmente a causa del tema trattato fa riflettere molto lasciando il segno nel lettore. La trama è ben intrecciata e durante la lettura incontriamo molti personaggi che danno spessore alla storia rendendola incalzante e accattivante, ma per quanto riguarda la psicologia dei protagonisti ne sono rimasta un po’ delusa: i continui avvenimenti narrati con scorrevolezza hanno lasciato poco spazio all’introspezione dei personaggi non coinvolgendomi appieno nella storia. Ho avuto come la sensazione che la parte descrivente la condizione umana durante la guerra, abbia preso il sopravvento sulla parte romanzata rendendola inconcludente e superficiale. Nonostante questo è sicuramente un libro che consiglio agli amanti del genere storico.
Robin Wells ha lavorato nel settore della comunicazione per anni, ma ha sempre sognato di scrivere romanzi. Adesso lo fa a tempo pieno, raccontando storie ispirate al personaggio di sua nonna e ai suoi genitori, entrambi librai. Ha vinto numerosi premi tra cui l'RWA Golden Heart e due National Readers’ Choice Awards. Una moglie francese è il suo primo libro pubblicato in Italia.
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