lunedì 22 luglio 2019

Segnalazione: DA ZERO A INFINITO di Fabio Lastrucci



Dalla prefazione di Massimo Citi: «Uno dei principali segni distintivi della narrativa di Fabio Lastrucci è la fine, una fine con la “f” minuscola, un giudizio universale che non ha nulla della tradizione cristiana né di altre religioni, ma che ha una risonanza saldamente laica, una cesura che viene a interrompere una successione di vite banali, terrene, spesso volgari, curve su una realtà asfittica e prive di qualsiasi impulso che possa salvarle dalla successione dei vuoti gesti quotidiani. Non una fine definitiva, ma un evento temporaneo, un'interruzione in qualche modo prevista, uno iato nella quotidianità che lascerà posto ad Altri e che rovescerà le carte mostrando il tessuto profondo del mondo. Andando nell'ordine della memoria questi Altri, i soli viventi della scena, potranno assumere panni estremamente diversi, segnati da un leggero ma incontenibile humour nero: uno scarafaggio incline a considerazioni sfiduciate, un cane di cartone, un licantropo di nobili natali, una galleria di vecchi cartoons in bianco e nero, un fantasma borghese, un minotauro condannato a ripercorrere gli stessi sotterranei metropolitani, un drop-out in una Ferrara dechirichiana, alieni che hanno dimenticato la loro missione, transessuali con una passione molto particolare, satanisti ingenui e ignoranti. Tutte creature ugualmente incerte, perplesse, obbligate a misurarsi con la propria natura – ferina o metodica, rabbiosa o malinconica – e sforzarsi di immaginare un mondo privo di un'umanità chiassosa e impudica.»

Fabio Lastrucci nasce a Napoli nel 1962. Come scultore ha lavorato più di un ventennio per le principali reti televisive nazionali, il teatro lirico e di prosa, mentre attualmente si occupa di arti figurative con il fratello Paolo nel progetto artistico“Nuages - morbidi approdi”. Illustratore, disegna fumetti dal ‘87, pubblicandone dal 2016 con il collettivo Ronin, la rivista indie Sherazade e dal 2018 realizza illustrazioni e cover per alcuni magazines americani (Perihelion Sf, Typehouse, The Tishman Review, Metaphorosis, Bards and Sages etc.). Nel 2019 cura illustrazioni interne e cover per l’antologia di AAVV 24 a mezzanotte (Milena Edizioni). Come autore di testi ha messo in scena lo spettacolo teatrale Racconti Salati (con Fioravante Rea e Fulvio Fiori), inoltre ha pubblicato numerosi racconti in riviste e antologie edite tra gli altri da Il Foglio Letterario, CS_libri, Delos Books, Morellini e Dunwich. Nel 2009 tiene la conferenza Parole immaginate presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dal 2012 a oggi ha prodotto i saggi I territori del fantastico (Edizioni Scudo),  Fantacomics (Delos Digital) e Com’era Weird la mia valle, con Vincenzo Barone Lumaga (Milena Edizioni). Con Dunwich edizioni pubblica nel 2014 l’horror L’estate segreta di Babe Hardy, preceduto dal romanzo breve Precariopoli, e seguito nel 2015 dalla saga fantasy Il ritorno dell’Arcivento (entrambi per Milena edizioni). E’ tra gli autori delle antologie Malpertuis IX (Malpertuis editions, Francia 2018) ed Extravagancias (La Nueve Musas, Spagna 2019).
Collabora con interviste e articoli con le riviste Delos Science Fiction e Rivista Milena. Dal numero 8, anno secondo, inizia una collaborazione con la rivista sudamericana Teoria Omicron (Equador, 2019)

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