giovedì 28 novembre 2019

ASCE, ZANNE E VAMPIRI POLVEROSI (Bloody Quest vol.1) di Naghree


L’orco ha quasi completato la sua ricerca. Un ultimo ingrediente sulla lista, la polvere di vampiro, e potrà sposare la sua Ulderica. O almeno i piani erano quelli, finché non si è fatto derubare da un ladruncolo di strada.
Il piccolo drow deve racimolare abbastanza refurtiva, altrimenti il vecchio lo punirà. E liberarsi di un grosso orco tonto non è un problema. O non lo sarebbe stato, se un licantropo non si fosse impicciato.
La donna-lupo ha una traccia, porta dritta al vampiro che deve uccidere. E quell’orco fa proprio al caso suo. Deve solo aiutarlo a riprendere quella sua lista del cavolo dal covo di un boss della malavita. All'ordine del giorno, insomma. Ma qualcosa non va, come se si sentisse osservata.
E infatti c'è una vampireling acquattata dietro al muro. Lei ha bisogno del sangue di un vampiro per completare la trasformazione. E l'orco e la licantropa pare sappiano dove trovarlo…

In un viaggio tra guaritrici che non guariscono, non-morti che muoiono, sarti armati d’ascia e mostri di cartapesta, ce la farà questa compagnia sgangherata ad arrivare a destinazione? Forse, il vero pericolo, saranno i cartelli stradali.
Mi sono approcciata a questo romanzo con un po’ di perplessità non conoscendo l’autrice, e non prediligendo molto i fantasy. Tuttavia l’ho letto senza lasciare che i pregiudizi sul genere prendessero il sopravvento e devo ammettere, una volta arrivata alla fine della lettura, di aver fatto una buona scelta. L’impressione ricevuta, infatti, è stata tutto sommato positiva. Che dire? Sono entrata in un mondo a me estraneo e a dir poco interessante e coinvolgente, catapultata in una dimensione storica non ben definita ma resa affascinante dall’ambientazione magistralmente ricostruita. Così tra le strade polverose del villaggio Therid incontro personaggi di varia origine e per tutti i gusti come orchi, licantropi, elfi, drow, vampiri e vampireling e qualche umano, e con loro mi aggiro tra le locande maleodoranti e i bordelli strapieni di clienti.



Ma veniamo alla storia: all’orco Viktor manca un ultimo elemento per completare le cose comprese nella lista di nozze della sua amata Ulderica, la polvere di vampiro. Arrivato al mercato, ahimè, viene rapinato della borsa e della preziosa lista da Radian, il piccolo drow. Senza la lista l’orco non sa come fare per concludere la missione. Per potersi sposare deve per forza ritrovare la sua borsa e soprattutto il vampiro. In suo soccorso arriva Rune, una ragazza licantropo, interessata alla ricerca del vampiro, lei vuole ucciderlo. Insieme si danno da fare per ritrovare la preziosa borsa.





Il piccolo ladruncolo, nel frattempo, scappa temendo la reazione violenta dell’orco. S’imbatte in Aleideen, un’ibrida alla quale manca l’ultimo passaggio per diventare una vampira a tutti gli effetti. Dopo aver letto quanto riportato sulla lista, Aleideen costringe il piccolo drow a tornare con lei dall’orco così da andare insieme a caccia del famigerato non morto. L’avventura per i quattro compari ha inizio ma il cammino verso la sospirata meta si presenta arduo e non senza sorprese.


I quattro protagonisti, pur possedendo caratteristiche diverse, si muovono e interagiscono tra loro con naturalezza come se si conoscessero da sempre. In realtà si sono trovati per uno scopo comune e solo per quello. Difficile pensarli insieme in un altro contesto. La loro diversità comunque rappresenta l’arma vincente del romanzo. Viktor è il gigante buono, la sua infantile ingenuità cozza più volte con la rudezza di Rune, la nobile scontrosa ma è perfetta nel rapporto con Radian, il piccolo drow. 

«Comunque non puoi andare alla cieca», sbuffò lei.
Alla cieca? «Ma io ci vedo benissimo!»
 La pellerosa si tirò una pacca in fronte e scosse la testa, poi sbuffò di nuovo e prese Viktor sottobraccio.
«Senti, non so a che gioco stai giocando…»
Giocando? Mica stava… ma lei alzò la mano e lo bloccò prima che potesse farglielo notare.

Aleideen è l’intelligente alchimista, il fatto che non abbia un’identità definita la rende triste e solitaria. L’incontro prima con Radian e poi con gli l’aiuta a venir fuori dal proprio isolamento. Ben altra cosa è vincere la diffidenza, il rapporto controverso con Rune ne è la prova.


«Perché cavolo il tuo morso non era così? Se avessi saputo cosa mi aspettava avrei potuto prepararmi, non sarei svenuta, e ora sapremmo cosa cavolo è successo»
«E perché dovremmo crederti? Hai buttato il fumogeno, vero? Hai messo e Viktor fuori gioco. E poi? Cos’altro hai fatto?»
Rune sollevò il labbro e scoprì i denti. Avrebbe attaccato, Aleideen ne era certa.

Comunque sia, nonostante tutto, restano insieme per la causa. Chi per un motivo, chi per un altro, infatti, devono trovare il vampiro. Il cammino è lungo e tortuoso ma i nostri eroi riescono a superare i vari intoppi presenti lungo la strada, più o meno facilmente.


La storia risulta vivace e chiara, nonostante la complessità dell’argomento potrebbe far pensare il contrario. Non è facile, infatti, stare dietro ai numerosi personaggi che via via affiancano i protagonisti, i repentini cambi di scena, o fermarsi a riflettere su ciò che è appena successo o che sta per accadere. Il bello è che anche se le azioni si svolgono in fretta, esse non risultano confusionarie. Il ritmo del romanzo, laddove procede veloce, non dà spazio a cali di tensione e di interesse e lo stile fluido con cui è raccontata la storia favorisce una lettura scorrevole e soddisfacente. Ci sono però alcune parti (mi riferisco ad alcuni dialoghi riempitivi ma inutili al fine della storia e descrizioni il più delle volte superflue), che non fanno altro che rallentare l’andamento del racconto, allungandolo inutilmente. Nonostante questo e la presenza di alcune espressioni un po’ troppo moderniste non adatte a uno storico fantasy (la parola sexy mi fa storcere il naso), il romanzo è piacevole e divertente, adatto per tutta la famiglia.
Lo consiglio!




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