lunedì 25 novembre 2019

DONNE CHE CORRONO COI LUPI di Clarissa Pinkola Estés



Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.

Donne che corrono coi lupi” un titolo che spicca per la sua particolarità ed ha origine da diverse analogie, tra donne e lupi, che l’autrice è riuscita a mettere in luce. 
I punti di contatto sono svariati:

Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi.

Un libro scritto da una donna per le donne; uno stimolante inno alla rinascita, una sorta di rito d’iniziazione per giungere alla piena consapevolezza di se stesse. Conosciuto anche come “il mito della Donna Selvaggia” perché c’è un lato “ferino” - o per l’appunto ”selvaggio” - in ognuna di noi; quest’aggettivo non ha un’accezione negativa bensì è da intendersi come una peculiarità, una delle mille sfaccettature della nostra indole da abbracciare per lasciarci condurre dalla natura spontanea e perspicace, che è insita in noi, nella vita di tutti i giorni. La Èstes, servendosi dei capisaldi della filosofia junghiana e della psicanalisi, supportata da un’attenta analisi di alcune grandi fiabe e da un lessico terso e avulso da contorsionismi linguistici, scrive un potente manifesto rivolto principalmente a quelle donne che sentono la necessità di ricongiungersi col proprio lato femminile e istintuale e vogliono scrollarsi di dosso un’esistenza addomesticata - causata da numerose insicurezze e paure - per godere appieno di un’esistenza autentica.
Questo saggio non è da considerarsi rigorosamente femminista ma - seppur si tratti di una lettura decisamente impegnativa e complessa - un libro che lascia il segno. 
Quasi terapeutico e lenitivo. 
Si tratta di un tipo di lettura che deve essere supportato dall'amore verso l'idea di fondo piuttosto che dallo sviluppo della stessa, altrimenti si rischia di trovarlo esageratamente pretenzioso.
Il mio consiglio è quello di leggerlo a piccole dosi e magari di rifugiarcisi proprio nei momenti di transizione o nei quali ci si sente maggiormente in crisi.


Clarissa Pinkola Estés insegna ed esercita la professione di analista. È stata direttrice del C.G. Jung Institute di Denver e ha conseguito il dottorato in etnologia e in psicologia clinica. Donne che corrono coi lupi è il suo saggio d'esordio, un longseller dallo strepitoso successo editoriale.



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