giovedì 7 novembre 2019

IL MIETITORE # 2 - LA MALAVITA DI BOSTON - di A. Zavarelli


Sasha
È oscuro e misterioso. Silenzioso e letale.
Un mafioso irlandese.
Puro peccato racchiuso in un bel pacchetto.
Ma c’è anche qualcosa di strano in lui.
Non prova niente. Non mostra emozioni.
A volte, mi interrogo sulla sua umanità.
Non mi parla da due anni. Nemmeno una parola.
Ma condividiamo un segreto, io e lui.
E se dovesse mai venir fuori, non ho dubbi nella mia mente...
Non si farà scrupoli ad uccidere anche me.

Ronan
Ho ucciso per lei. Lo farò di nuovo.
Quando si tratta di Sasha, non c’è confine che non varcherei.
La guardo. Lei non lo sa.
Pensa che la odi. A volte, penso che potrei.
Ma sono sempre lì, in agguato nell’ombra.
Desiderandola. Cercando di tenere a bada la bestia.
La terrò al sicuro. Ucciderò chiunque provi a farle del male.
L’unica cosa che non posso fare… è proteggerla da me stesso.

***

Questo è un romanzo standalone, che vede come protagonisti sexy mafiosi irlandesi.

La serie La Malavita di Boston è composta da sei romanzi interi, che possono essere letti in qualsiasi ordine o come standalone. C'è un filo conduttore, quindi se preferite leggerli tutti, l'ordine consigliato è il seguente: Il Corvo, Il Mietitore, Il Fantasma, Il Santo, Il Ladro.

Ronan, Ronan, cosa ci combini mai?

Secondo volume della serie La malavita di Boston, a questo giro è il turno del Mietitore, il braccio destro del sindacato dei MacKenna.


Il modo in cui servo questi uomini consiste nel ballare per loro. Mettere in scena uno show sotto le luci sfavillanti del palco e farli sentire come se potessi realizzare ogni loro fantasia.
Sono una straordinaria bugiarda. Una manipolatrice esperta. Ne ho fatto un’arte ormai.

Sasha da tempo lavora allo Slainte, un locale dove molti peccati son concessi, dove le persone, molte, troppe, possono sfilarsi la maschera che indossano per mostrare la loro natura, ma Sasha?
Lei è costretta da tempo a indossarne una per salvarsi da ciò che sente, da ciò che prova, dal dolore che a ondate sembra travolgerla ormai da tempo a questa parte.

Allo Slainte, però, c’è un uomo che non riesce mai a passare inosservato, per lei.
Un uomo che nella sua vita fa di tutto per passare inosservato, complice il suo carattere schivo e il ruolo che riveste all’interno della mafia irlandese.
Appassionato della natura umana, di qualsiasi cosa significhi l’essere, il Mietitore non si fa problemi a carpire i segreti delle persone nel modo in cui riesce meglio.
E no, non si tratta di togliere una vita, così, semplicemente.
Si tratta di provocare il maggior dolore possibile affinché quell’anima si pieghi, si spezzi, regalandogli ciò che vuole sapere. L'arte di infliggere dolore è un'arma a doppio taglio che lui sa usare con estrema destrezza.


Non arrendersi mai. Resistere sempre. Non esitare a eliminare qualsiasi minaccia. Praticare l’autocontrollo. Essere sempre lucidi e all’erta. Impegnarsi continuamente per rafforzare il corpo e la mente.

E il motivo è semplice: Ronan non è abituato alla felicità, alle emozioni. È qualcosa che scombina i suoi piani, quegli stessi che vuole sempre così assiduamente seguire, con una maniacale precisione perché l’ordine è l’unica cosa che può donargli quella parvenza di quiete che agogna.

Vi chiederete perché questa premessa: ebbene, Sasha non può essere più lontana dal tipo di ordine e quiete a cui il nostro uomo è abituato.
Nella sua vita quasi più nulla le appartiene perché dal momento in cui uno cerca di immischiarsi con alcune persone, non rimanerne poi intrappolati è impossibile.
Bisognerà poi vedere come due sistemi così contrapposti e lontani reagiranno, una volta avvicinati.
I segreti, presto o tardi, tornano a galla e i nostri protagonisti, da tempo, ne condividono uno, sicuri che mai nessuno lo avrebbe scoperto.

Per il Mietitore, poi, guardare verso quella fanciulla e non vederne la propria fine è impossibile, come impossibile non vedere i suoi peccati, ciò che fa quotidianamente. Ogniqualvolta i loro sguardi si incontrano lui rimane catturato da quegli occhi capaci di metterlo in ginocchio, lui che fin da bambino ha combattuto per sopravvivere senza mai piegarsi.
Ora, però, che in gioco c'è ben più della sua salvezza, c'è con lei la possibilità che tanto agognava. Riuscirà Ronan a non rimanere soffocato dai segreti che lo avvolgono?

"Lo sai, Fitz. A volte le persone pensano di non poter cambiare. 
Ma ricordo quel giorno in cui ti ho incontrato tanti anni fa. 
E se qualcuno provasse mai a dirmi che non sei cambiato, penso che tu sapresti esattamente cosa dovrei dire al riguardo."

Se esistono storie a cui non son capace di rimanere indifferente, son proprio queste. Storie sofferte, certo, ma da cui mi è impossibile non rimanerne intrigata. Il personaggio maschile è una contraddizione vivente, un qualcosa da scoprire costantemente. Possessivo a dir poco, il cuore mi si stringeva ogni volta che arrivavo al punto di svolta, a capire oltre la facciata dietro cui si nasconde, una facciata che nemmeno per Sasha sembra tanto facile leggere.
Eppure, se soltanto avessero il coraggio di andare oltre, vedrebbero un mondo in cui non avevano più la speranza di credere, perché il mondo dove vivono i due protagonisti è cupo, la speranza sembra un miraggio, un po' come l'amore.
Ma volete davvero dirmi che se c'è riuscito Crow, non ci riescano loro?


Per leggere la recensione del volume precedente, cliccare sull'immagine!!




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