Non puoi dimenticare il tuo primo amore. Il mio è un
musicista perennemente in viaggio che è riuscito a guardare dritto nella mia
anima. Sono passati quattordici anni ma non ho ancora dimenticato i suoi occhi,
le cose che è riuscito a farmi provare. Ha mandato in frantumi tutte le mie
certezze e i miei preconcetti. Ma mi ha anche spezzato il cuore. E quando la
sua musica l'ha fatto diventare una star, ho continuato a esultare per lui.
Come se fossi ancora la ragazzina innamorata di allora. Come se le nostre anime
non avessero mai smesso di cercarsi.
Sei tutti i miei domani, opera stand alone di Carian Cole,
ci riporta in un mondo ricco di musica, di storie vissute ma anche così vere da lasciarmi con la nostalgia una volta finita la lettura. Perché? Iniziate questo viaggio con me e vedrete.
Evan, Blue per gli amici, ogni giorno suona in un parco nel
New Hampshire insieme al suo cane, Acorn.
Un nome particolare, non trovate?
Tutto in questo duo è particolare, così come struggente è la
musica che compone con la sua chitarra, vivendo alla giornata, dormendo dove capita l'occasione.
Ecco entrare in scena Piper, la protagonista.
Poco più che ventenne, con gli occhi ricolmi di innocenza,
per puro caso incrocia la strada del chitarrista, senza sapere che da
quell'incontro ne nascerà una storia capace di stravolgere le loro vite.
La musica per alcuni è uno sfogo, per altri un modo di
esprimersi, per Evan il suo modo di comunicare al mondo qualcosa, così come
diverrà per Piper la sua finestra su quel mondo.
La particolarità dell’essere matti è che, prima che te ne
renda conto, quella stessa follia può sembrarti la normalità.
Non tutte le giornate sono facili, anzi.
Evan è taciturno, a volte triste, così come Blue è quello
problematico, l'uomo capace di scattare per un nonnulla.
Strano quello che ho detto, lo immagino, però capirete, a
tempo debito.
Come capirete che il primo amore non si scorda, non così
facilmente.
Il cuore di Piper ha imparato ad amare ogni sua sfumatura,
sia quelle belle che quelle brutte. A volte amare non basta, capite? Certe
anime hanno bisogno di salvarsi, prima di accettare di essere salvate.
«Dove andiamo?»,
domanda dopo essersi sistemato dietro il
volante.
Rido quando sposta il sedile indietro per fare spazio alle gambe.
«Dovunque».
Sorride e aggiusta lo specchietto retrovisore.
«Dovunque è il mio
posto preferito».
Gli anni passano, sicuro li hanno cambiati, la vita si è
messa in mezzo, facendo loro imboccare non sempre la strada più facile, quella
sicura, quella retta. Qualcosa però è rimasto immutato: il loro amore, la loro
fede in quel sentimento che è stato per loro come un fulmine a ciel sereno, un
uragano nelle loro vite.
Inizia così la storia di Blue e della sua
Coccinella, una storia fatta di addii, ma anche di amore e tenacia, una storia
intrisa del sapore agro dolce delle lacrime non versate.
«Non è così che funziona l’amore? Amare qualcuno a qualsiasi
costo?
Ispirare l’altro? Voler essere migliori insieme?»
«Per alcuni, sì. Tu
sicuramente mi migliori la vita».
Non posso dirvi che i capitoli siano alterni perché
prevalentemente la narrazione si concentra sul punto di vista di Piper, però le
rare volte che leggiamo di Blue, di Evan, quelle poche pagine sono capaci di
mettere in ginocchio.
Ve lo giuro, era tempo che non trovavo una lettura così
difficile per certi versi, speranzosa per altri.
I temi narrati non son facili e l'autrice l'ha messo in
chiaro sin da subito, se determinati argomenti son per voi motivo di
sofferenza, non leggetelo.
Seicento e poco più pagine, Sei tutti i miei domani è un
viaggio non solo alla ricerca della propria redenzione, ma anche nella psiche
umana, negli antri più oscuri che per alcuni sono motivo continuo di
sofferenza.
Al mondo esistono tanti, troppi Evan che ancora non hanno
trovato modo di esprimere la loro voce, di far fronte a quelle troppe giornate no,
ma una cosa è certa, voglio concludere questa recensione con un augurio, e un
ringraziamento all'autrice che è riuscita a creare un'opera in cui sono
espresse le speranze e i dubbi, i dolori, e la felicità dei molti Evan al
mondo.
Ci saranno sempre giornate no, a volte saranno più quelle, rispetto a quelle sì, ad averla vinta.
A volte quella malinconia, quel sussurro, può essere tanto,
troppo.
Non smettete mai di combattere. Di credere.
Le Piper son rare da trovare, ma non smettete di crederci,
perché ognuno di voi ne merita una.
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