Con questo romanzo la Miller inizia una nuova
serie, “Mostri e Muse”, di dark contemporanei le cui storie prendono spunto dai
miti greci. Il mito di Persefone e Ade viene parafrasato nelle vicende
raccontate in PROMESSE E MELOGRANE. Al posto di dei capricciosi e vendicativi
troviamo mafiosi pericolosi e spietati, pronti a tutto pur di aggiudicarsi la
supremazia del territorio.
Kallum
Anderson, noto come il Dottor Morte, è un uomo segnato dal dolore, il suo carattere
oscuro e cupo e la ricerca costante della sofferenza hanno fatto di lui il
killer della famiglia Ricci. Don Rafael, un tempo capo indiscusso della città, lo
ha accolto a braccia aperte, e lui per tutta risposta gli ha giurato lealtà e
garantito protezione. Kal è diventato il braccio armato del boss, per lui torturare
e uccidere non ha mai rappresentato un problema. L’estrema freddezza con la
quale svolge il proprio lavoro mette in luce il suo carattere sadico e allo stesso
tempo dimostra quanto la mancanza di limiti e freni gli sia necessaria per
placare la sua smania di sangue.
C’è qualcosa di magico nel tenere la
vita di un altro nelle tue mani. Una sorta di simmetria che si riscontra in
natura, quando ti viene data l’opportunità di condurre le bestie verso un
macabro destino o, piuttosto, di curarle.
La perfezione perversa del suo mondo nasconde però una falla che, alimentata nel corso degli anni, rischia di distruggerla. E per comprendere meglio questa situazione è necessario leggere il prequel del romanzo, DOLCE PECCATO.
Tutto
inizia o finisce, se preferite, alla festa di compleanno della maggiore delle
figlie di Don Rafael. (Non lasciatevi incantare dalle circostanze e dall’aspetto,
Elena è un’avvenente ragazza molto giovane, tuttavia il suo carattere indomito
cancella del tutto ogni traccia di ingenuità.) La ragazza già promessa in sposa
al capo di una famiglia rivale, come da copione, sembra accettare il proprio
destino. In realtà non è così, infatti, non potendosi ribellare apertamente, decide
di prendersi la sua rivincita. È Kal il suo obiettivo. Lo conosce da anni e ha
instaurato un rapporto singolare basato sullo scambio innocente e reciproco di
poesie. Consapevole di non essergli affatto indifferente e da sempre attratta
dal bel tenebroso, Elena si muove con pazienza e tenacia. La giovinezza e l’innocenza
non rappresentano un ostacolo, ma al contrario, unite anche alla caparbietà che
la contraddistingue, diventano lo sprone per raggiungere lo scopo prefissato. E
quando lei si offre come agnello sacrificale sull’altare della lussuria, per
Kal non ci sarà più nulla da fare.
Il suo ardore mi chiama, delle fiamme
con cui voglio bruciarmi la pelle, e da cui non riesco ad allontanarmi nemmeno
con la forza, sebbene la logica mi stia urlando di fermarmi e di fare il punto
della nostra situazione. Ma la ragione ha lasciato il posto all’ossessione:
questa ragazza si è insinuata fino nei meandri più reconditi del mio cervello,
cancellando tutto ciò che considero realtà.
Messo
alle strette Kal accetta la sfida, ben consapevole dei propri mezzi. Nonostante
la sicurezza, l’uomo commette il grave errore di sottovalutare l’avversario.
Elena non è la vergine innocente e remissiva che tutti credono, è una ragazza
forte degna di vivere nel suo ambiente e inoltre possiede una parvenza di
oscurità che la rende simile a Kal più di quanto lui possa immaginare. Di
fronte alla passione morbosa e letale dell’uomo, Elena risponde con altrettanta
forza, senza spaventarsi, al contrario, accoglie la perversione con facilità,
solo per alimentare la propria.
Dopo
essere caduto nella “trappola” però Kal si allontana dalla ragazza. Il suo
tentativo si rivela insufficiente e la distanza non serve a fargli dimenticare
quella sirena il cui canto non accenna ad affievolirsi ma, al contrario, lo
insegue tenendolo legato a sé.
Una Persefone per me, Ade, come
alcuni mi chiamavano. Una primavera in un mondo pieno di morte e distruzione.
Una donna che ho disdegnato fino a quando non mi sono ritrovato accecato da una
nuova ossessione.
Non
riuscendo quindi a sfuggire al suo destino, Kal decide di passare al contrattacco
e quando si presenta l’occasione, con la scusa di proteggerla, costringe Elena
a sposarlo. Ma proprio come nel matrimonio forzato del mito anche qui l’amore
sembra prevalere più in Kal. Costringere Elena ad accettarlo e a scappare con
lui è l’unico modo possibile per salvaguardare se stesso. Perché se è vero che
abbandonare la famiglia Ricci e allontanarsi dagli intrighi di una vita
violenta non redime la sua anima, questo gli offre la possibilità di tenere
nascosti il più possibile i tremendi segreti che lo affliggono.
Lo
stile pur essendo lineare carica il romanzo della giusta tensione utile a
tenere alta l’attenzione anche in quei momenti di stasi (per la verità troppi),
in cui il ritmo rallenta pericolosamente. Le molte ripetizioni presenti hanno
appesantito la trama a scapito di interessanti spunti che invece sono stati
abbandonati o non approfonditi al meglio. Entrambi i protagonisti vengono
caratterizzati bene anche e soprattutto nelle scene hot dove vengono messi in
risalto le similitudini del loro carattere. Ma anche gli altri personaggi non
sono da meno anche se non si sarebbero disdegnati degli approfondimenti.
(magari per quanto riguarda la figura di Don Rafael).
In conclusione si può affermare nonostante tutto che il romanzo merita di essere letto così come la serie della quale attendiamo con ansia il prossimo volume.
Nessun commento:
Posta un commento