Matthias
Sallmann è un carismatico astro nascente nel panorama della critica d’arte
europea. Durante una conferenza, attira l’attenzione del grande pubblico
menzionando un’intrigante teoria, “La sindrome di Rubens”, in cui l’arte e il
sesso si fondono in un legame piccante.
Quella che credeva una trovata per incuriosire i media, assume tutto un altro significato quando il professore viene contattato da una ragazza veneziana che sostiene di aver sperimentato di persona la sindrome. Dapprima è scettico nei confronti di Lidia, quando scopre che l’uomo che l’ha sedotta è niente meno che suo fratello, Karl, Matthias cambia approccio e decide di scrivere un saggio sull’argomento, facendosi aiutare proprio dai due ragazzi.
Tanja è
l’assistente di Matthias da anni, lo ammira per il suo lavoro ma non può
credere che la sindrome di Rubens esista davvero, soprattutto perché questa
ricerca rischia di compromettere la sua amicizia con Karl.
Per Karl
invece la sindrome di Rubens è stata una rivelazione, da sempre ha vissuto
nell’ombra del fratello, ma quello che è successo con Lidia ha sconvolto tutto
il suo mondo mostrandogli una parte di sé che soffocava. Adesso è deciso a
prendersi quello che più desidera senza esitare.
Matthias è determinato a dare una svolta decisiva alla sua carriera grazie allo studio approfondito sulla sindrome di Rubens ma si ritroverà sempre più coinvolto da Lidia che con le sue stoccate e battute pungenti non sembra per nulla intimorita dalla fama del professore.
Tra le
calli e i canali che bagnano Venezia quattro persone molto differenti tra loro,
ma unite dalla comune passione per l’arte, dovranno fare i conti con una
sindrome molto diversa da quella di Rubens e che assomiglia pericolosamente all’amore.
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