Glenna, componente dello staff tecnico della squadra di rugby dei Cardiffs, è un vero peperino, un maschiaccio. E una rossa da urlo. La sua vita viene letteralmente messa sottosopra dall’arrivo di un nuovo elemento dalla Repubblica Sudafricana: Johann Christiaan Van der Vaals. Perché le è toccata una simile punizione divina? Da parte sua sarà guerra su tutti i fronti, sia con le parole che con i fatti. Una guerra a colpi di insulti e sì, anche di schiaffi, perché Glenna è una tremenda ragazza irlandese, testarda e bellicosa e molto, molto prevenuta verso il nuovo acquisto della squadra.
Peccato che non abbia fatto i conti con i sentimenti, la passione e l’amore.
Leggi la trama e dici “Ok, sarà il classico romance a cui hanno dato come sfondo qualcosa di nuovo per mitigare la monotonia del soggetto”… col cavolo!
L’autrice ha catturato totalmente la mia attenzione, catapultandomi in un mondo a me totalmente sconosciuto finora. Il rugby, che inizialmente sembrava essere solo un semplice contorno, ha preso in pochissime pagine il ruolo di coprotagonista accanto alla storia controversa di Johann e Glenna.
“All'interno l’aspettava il clangore metallico dei pesi sui bilancieri, il profumo aromatico degli oli per i massaggi, lo scrosciare dell’acqua nelle docce, il vociare sguaiato degli uomini nello spogliatoio. Quella era la sua vita, quella era casa sua e lei l’amava con ogni fibra del suo essere.”
E poi c’è Glenna, che si è guadagnata il mio pollice in su da subito. I suoi vaneggiamenti costanti su Johann e sulle caratteristiche dei giocatori di rugby sudafricani sono epici, non ho faticato nemmeno un attimo ad immaginarla seduta alla sua scrivania a borbottare con il fascicolo del nuovo arrivato fra le mani.
Per tutta risposta, la vena pacata di Johann, la sua confusione in merito all’atteggiamento ostile della rossa irlandese mozzafiato e il cambio alterno di pov rendono “Perché proprio a me” dinamico e scorrevole.
La diversità fra i due protagonisti, i loro battibecchi e il crescendo del rapporto fra odio e attrazione, tengono il lettore sempre sulle spine. Per usare una metafora in tema con questo romanzo, rimarrete tutti rapiti da questa storia e nel pieno dello scontro fra le due parti, vi alzerete dalla tribuna pronti a fare il tifo… per entrambi.
“Nell’acqua che non si vuol bere, alla fine si finisce per annegare.”
“Sin da bambina, quindi tanto tempo fa, ho sempre riservato ai libri un posto speciale; merito del mio papà che mi ha trasmesso l’amore per le pagine stampate. Il mio primo amore sono stati i romanzi di avventura e la fantascienza, poi sono passata al fantasy e alla narrativa; non sazia, mi sono dedicata al paranormal romance, all’urban fantasy e solo in questi ultimi anni sono approdata al romance storico, al contemporaneo e al suspence… beh mi piacciono tutti.
Scrivere era un sogno nel cassetto che a lungo ho tenuto nascosto, ma che ultimamente ho osato realizzare e per fortuna l’ho fatto cosicché il mio papà ha potuto vedere almeno l’inizio della mia avventura.
Siccome sono sempre stata un maschiaccio, adoro il rugby che consiglio vivamente a chiunque soprattutto alle donne; se non altro potranno godersi la vista di autentici Bronzi di Riace semoventi su un campo d’erba! Ma c’è una vena romantica in me: Stella è scozzese nel cuore e nell’anima. La Scozia, inspiegabilmente, è parte di me… ma questa è un’altra storia.”
Leggete l'intervista fatta proprio a Stella Bright!!!
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