Le cose non sono mai soltanto delle cose ma hanno un’anima pulsante, celata sotto l’apparente immobilità e sono molto più che semplici mezzi per i nostri fini.
Quando Cristél ed Erik si trasferiscono a Hold Hill non sanno di certo ciò che li aspetta.
Infatti, dopo la morte del padre e con il grave peso della malattia di Erik, il più piccolo di casa, la madre si trasferisce là dove la tranquillità potrà permetterle di seguire i suoi figli, nonostante le pessime condizioni economiche che gravano sulla famiglia.
Ma giunti nella nuova casa cominciano ad accader loro cose strane, spaventose e vivide, sotto forma di presenze, rumori e sussurri, e persino la casa e il bosco di fronte a questa hanno uno strano aspetto: respirano e quasi possiedono la vita.
Nessuno di loro sembra crederci davvero, almeno fino a quando tutto precipita.
In un iniziale esplosione di tensione, i due fratelli scopriranno che in quella strana cittadina ogni cosa possiede un’anima e vive… Ma perché?
Attraverso un viaggio fantastico e terribile insieme, accompagnati da amici magici e incredibili, Cristél ed Erik si troveranno a lottare contro qualcosa di più grande di loro, per imparare il coraggio, l’accettazione e l’amore.
Le cose di Hold Hill dicono che nella vita, come nella morte, tutto torna.
E affermano anche che l’amore salva, sempre.
Cristél ed Erik sono due fratelli che si sono da poco trasferiti a Hold Hill, su insistenza della madre, per poter ricominciare la loro vita da zero, dopo la dolorosa e improvvisa perdita del padre.
La casa che li ospita è un po’ tetra e sembra che la notte si animi; Cristél pensa che la sua immaginazione le stia giocando qualche brutto scherzo, complice anche il fatto che l’abitazione sia situata vicino a un bosco tetro e buio. Eppure il fratellino Erik sa che non è così, e la scelta della sua stanza non è stata del tutto casuale: lui la considera una sorta di rifugio che riesce a tenere lontani gli spettri che popolano quella strana casa. Cristél è preoccupata per il fratello che sembra non aver ancora accettato la morte del padre, sfogando sul defunto tutta la sua rabbia e la sua frustrazione; inoltre teme che la malattia della quale soffre sia tornata più forte che mai e che non ci sia alcuna via d’uscita, se non aspettare il sopraggiungere della morte.
La casa che li ospita è un po’ tetra e sembra che la notte si animi; Cristél pensa che la sua immaginazione le stia giocando qualche brutto scherzo, complice anche il fatto che l’abitazione sia situata vicino a un bosco tetro e buio. Eppure il fratellino Erik sa che non è così, e la scelta della sua stanza non è stata del tutto casuale: lui la considera una sorta di rifugio che riesce a tenere lontani gli spettri che popolano quella strana casa. Cristél è preoccupata per il fratello che sembra non aver ancora accettato la morte del padre, sfogando sul defunto tutta la sua rabbia e la sua frustrazione; inoltre teme che la malattia della quale soffre sia tornata più forte che mai e che non ci sia alcuna via d’uscita, se non aspettare il sopraggiungere della morte.
La vita non lascia quasi mai una scelta ma solo la grande possibilità di adattarsi a ciò che lei ci scaglia contro, a ciò che ci costringe a subire; le scelte non appartengono alle persone ma alle loro vite e forse anche al destino.
Più passano i giorni e più accadono cose strane: un folletto nella loro cucina che li insulta e poi scompare, una strana bambina che abita nella casa di fronte tutta chiusa, un bosco che incute timore per l’oscurità che sembra regnare in esso e la loro abitazione che è dotata di un sistema vascolare proprio.
Dopo essersi a lungo consultati, giungendo alla conclusione che c’è qualcosa che non va in quella casa, i due fratelli hanno deciso di passare all’azione, ma qualcosa non va per il verso giusto e i due vengono aspirati dall’unica porta che non si apriva.
Cristél ed Erik vengono catapultati in una nuova dimensione, Animantia e con loro grande dispiacere si rendono conto di essersi in qualche modo separati. Cristél sembra essere finita in una specie di buco, tutto buio; cerca invano il fratello ma si ritroverà ben presto a fare la conoscenza di Victor che, mosso dalla compassione per quella giovane ragazza, cercherà di aiutarla a ritrovare il fratello perduto, prima che Animantia decida di prendere la sua anima e tenerlo per sé.
Ricominciare significa trovare il coraggio di chiudere definitivamente una porta e aprire la successiva, senza più voltarsi indietro.
E a volte non voltarsi più indietro fa male da morire.
Avevo già letto qualche altro romance fantasy di questa autrice, e devo dire che questa nuova lettura mi ha veramente sorpresa. So che è nato principalmente come un libro per ragazzi, ma sono dell’idea che sia una lettura per ogni età. Si parla di un viaggio in un mondo fantastico, pieno di insidie, nemici da combattere e alleati in grado di conquistarti.
Ammetto di aver iniziato questa lettura alla cieca, non sapevo veramente cosa aspettarmi, ma si è rivelata una storia piacevole, intermezzata ogni tanto da immagini in grado di rendere meglio l’idea di alcuni particolari del racconto.
La descrizione dei luoghi è molto dettagliata e ciò ha permesso alla mia immaginazione di giocare con la fantasia. Anche i protagonisti sono ben delineati.
Animantia era così, prendeva all’olfatto e al cuore e non si poteva certo dire che non lasciasse il segno.
Cristél è un’adolescente apprensiva e si preoccupa molto per il fratello. Per la sua età è molto matura quando si tratta di decisioni da prendere e per lei Erik viene prima di qualsiasi cosa. La sua determinazione e buona volontà verranno messe a dura prova, perché Animantia non è il paese dei balocchi e l’aria che si respira è carica di magia nera. E proprio là, lascerà anche un pezzo del suo cuore.
Erik dal suo canto, ha un carattere simile a quello della sorella, ma ha risentito molto della perdita della figura paterna; è un bonaccione, e crede che nelle persone ci sia sempre un lato buono, sottovalutando così eventuali pericoli. È un artista quando prende in mano una matita e imprime sul foglio bianco la realtà che vorrebbe vivere, e forse questo suo talento lo aiuterà in quello strano mondo in cui si troverà catapultato.
Il tempo ad Animantia scorre in maniera diversa e troveremo case disabitate, ma in grado di offrire un
caldo e accogliente rifugio ai vagabondi che si trovano a passare da quelle parti; la nebbia densa e fitta rappresenterà sempre un pericolo perché sarà attraverso la nebbia che il male agirà; assisteremo a una vera e propria guerra tra gli uomini – drago e i gagoyle che proteggono i portali per accedere al mondo reale. Magia bianca e magia nera arriveranno a uno scontro finale e decisivo, ma ci sarà un ribaltamento delle posizioni e Cristél riserverà non poche sorprese. Il tutto condito da quel pizzico di amore e romanticismo in grado di farci sognare.
caldo e accogliente rifugio ai vagabondi che si trovano a passare da quelle parti; la nebbia densa e fitta rappresenterà sempre un pericolo perché sarà attraverso la nebbia che il male agirà; assisteremo a una vera e propria guerra tra gli uomini – drago e i gagoyle che proteggono i portali per accedere al mondo reale. Magia bianca e magia nera arriveranno a uno scontro finale e decisivo, ma ci sarà un ribaltamento delle posizioni e Cristél riserverà non poche sorprese. Il tutto condito da quel pizzico di amore e romanticismo in grado di farci sognare.
Una lettura da portare con sé quest’estate, per rifuggire dal caldo torrido e immergersi in una nuova e avvincente avventura!
L'autrice Deborah Fasola, classe ’78, è autrice ed editor freelance. Il suo esordio letterario avviene nel 2011 con la sua prima opera fantasy; in seguito ha pubblicato altri romanzi dello stesso genere e alcuni manuali e racconti, per poi dedicarsi solo al romance e fare il grande salto. Nel 2015 pubblica infatti due romanzi con You Feel, Rizzoli, e il 30 giugno del 2016 esordisce in libreria con la commedia romantica Tradiscimi se hai coraggio, edita Newton Compton editori. Continuerà a pubblicare romance e fantasy e a sognare insieme ai suoi lettori.
Nessun commento:
Posta un commento