Esiste da qualche parte l’amore che ti fa bruciare l’anima, quell’amore che ti sconvolge l’esistenza con un semplice sguardo? Desirée, Rachel e Annika se lo sono chiesto spesso, senza mai però riuscire a trovarlo. Loro non sono solo tre donne in carriera: sono amiche, cresciute insieme come sorelle e nonostante il lavoro le abbia separate, non si sono mai allontanate veramente. E questo grazie anche a Chloe Remonet, l’unica a conoscere le loro reali origini: sono le Elette di un’antica profezia.
Elyan, Tristan e Hildebrand non sono solo tre cavalieri appartenenti all’Ordine dei Ridirì Crann Lasair, uno degli ordini più antichi di Idirion. Loro sono anche i tre Roghnaithe, i prescelti della Dea Sythia e custodi del Crann Lasair, l’Albero Fiamma a lei consacrato. Sono il prototipo dei principi azzurri: belli come il sole e spietati con i nemici. Temuti ed invidiati da molti cadranno vittime di una potente maledizione che metterà in pericolo le loro vite e lo stesso Ordine dei Ridirí Crann Lasair.
Si ritroveranno a dover affrontare un mondo sconosciuto affidando le proprie vite nelle mani delle tre Elette, perché le loro strade sono destinate ad incrociarsi magicamente, come i loro Mondi: distanti ma allo stesso tempo vicini.
Riusciranno a fidarsi completamente di loro? Riusciranno a superare le iniziali diffidenze? Riusciranno i tre cavalieri a dominare i loro istinti o saranno destinati a bruciare, come le loro anime, in un turbinio di emozioni? Le loro vite sono destinate a cambiare. In un modo o nell’altro.
Due mondi paralleli, da una parte la Terra e dall’altra Idirion e due epoche diverse e lontane tra loro, (sulla Terra siamo nel 2016 mentre a Idirion ci troviamo nel quindicesimo secolo, anno più anno meno), fanno da sfondo a una storia davvero avvincente, una vera favola pregna di personaggi dai nomi improponibili e bizzarri. Tra maghi, streghe, fate, cavalieri, dame, divinità, profezie e incantesimi prendono vita le avventure dei protagonisti del romanzo: tre cavalieri di un ordine molto antico: Ridirì Crann Lasair e tre ragazze europee del ventunesimo secolo. Cos’hanno in comune tra loro? Più di quanto si creda, a dire il vero. Ci sono i Prescelti, cavalieri di un tempo che fu, devoti alla dea Sythia e, addestrati dal Gran Maestro Byork. Essi hanno il compito di difendere la tradizione dell’albero a lei sacro. Le ragazze, invece, appartengono ai nostri giorni, sono bellissime, indipendenti e molto amiche. In comune hanno la passione della cultura del Medioevo e tanta voglia di conoscere altri misteri. Uno di questi è proprio la loro origine, infatti tutte e tre, pur vivendo nel nostro secolo, discendono da Idirion grazie a uno dei loro genitori. (il padre di Désirée è il fratello adottivo del Gran Maestro Byork; la madre di Rachel è stata la migliore amica di Chloe, la Gran Dama dell'ordine della Strega Suprema e poi scomparve nel nulla da Idirion. Il padre di Annika è Patrick Duboiseiker, erede della famiglia reale dei Dreicker, catapultato sulla terra per punizione. Lo abbiamo incontrato nel prequel, UNA BOULE DE NEIGE PER SAN VALENTINO). Messo così, il discorso diventa più chiaro anche se non del tutto. La domanda, infatti, nasce spontanea: come hanno fatto i personaggi di un mondo a sapere dell’esistenza di quelli dell’altro? La risposta è semplice (parliamo di un fantasy, non dimentichiamolo): attraverso sogni ricorrenti in cui ognuno di loro ha visto il proprio compagno/a, o come dice la profezia, la propria fiamma gemella.
Nulla si poteva cambiare: le Elette appartenevano ai Prescelti e i Prescelti alle Elette, non importava a quale regno, dimensione o epoca appartenessero. Erano… predestinati.
Elyan, Tristan e Hildebrand sono i tre cavalieri, Désirée, Rachel e Annika sono le elette a loro destinate. Elyan è il primo cavaliere dell’ordine, un ragazzo di bell’aspetto e dal carattere focoso. La sua fiamma gemella è Dèsirée, un’archeologa, ciò che li accumuna è la loro abilità a maneggiare la spada.
Il conte Tristan è il secondo cavaliere e Rachel la sua metà. Sono legati dalla stessa passione per il tiro con l’arco. Il conte Hildebrand è lo stratega del gruppo, leale ed esperto in arti magiche e curative. Annika, consulente di moda medievale, è la sua fiamma gemella e come lui è forte nella strategia e nella logica. Entrambi collezionano flirt passando da un amante all’altro quasi con la stessa leggerezza. Sia i Prescelti che le Elette sono legati tra loro da un profondo legame di amicizia, impossibile da spezzare. Secondo l’antica profezia delle Fiamme Gemelle, la loro unione viene preannunciata da un sogno ricorrente mediante il quale ognuno di loro comincia a conoscersi attraverso un colore o un profumo particolare che ritroveranno poi nella realtà. Una volta insieme il cavaliere e la sua eletta si legano a doppio filo, innamorandosi perdutamente.
Quando troveremo la “nostra” Fiamma Gemella accadrà la stessa identica cosa, verremo attratti da lei fino a quando non torneremo ad essere un’unica fiamma. E quando la incontri…» Elyan non riuscì a finire il discorso perché venne interrotto da Tristan.
«Riesci solo a pensare “L’ho appena incontrata eppure mi sembra di conoscerla da una vita” in quel preciso istante, se anche l’altra persona condividerà lo stesso pensiero, le due anime inizieranno a fondersi insieme creando un legame che durerà per sempre» continuò il Falco.
«La Fiamma Gemella» riprese Elyan lanciando un’occhiataccia all’amico, con cui lo invitava a tenere a freno la lingua «è capace di suscitare un’immediata affinità, profonda “antica”, che si perde nel tempo e nello spazio».
Come in ogni favola che si rispetti, però, anche qui esistono i cattivi, figure misteriose e negative le quali, mosse da un forte rancore o dall’invidia, tramano nell’ombra e intervengono con pozioni magiche e sortilegi a scombussolare i piani stabiliti. Da qui l’intervento delle ragazze, toccherà infatti a loro il compito di ristabilire l’equilibrio a Idirion e di salvarne le tradizioni.
Spinte da una forza invisibile le ragazze allungarono le mani per toccarlo; mano a mano che le avvicinavano al medaglione, l’oggetto iniziò ad emanare una luce che divenne sempre più intensa, mentre gli animali incisi sulla sua superficie sembrava prendessero vita. Quando riuscirono a sfiorarlo sentirono un immenso calore ma fu quello che videro che aveva qualcosa di straordinario e inspiegabile: il medaglione si divise in tre parti quanti erano gli animali che iniziarono realmente a muoversi insinuandosi sotto la pelle delle ragazze, scomparendovi.
Se ci riusciranno o meno lo scopriremo nel prossimo romanzo, qui invece assistiamo all’avvicinamento dei due gruppi, percepiamo le loro perplessità di fronte alla stranezza della situazione e sorridiamo davanti alle loro tenere reazioni.
Elyan, Tristan e Hildebrand non si accorsero di nulla perché erano troppo impegnati a guardarsi intorno, con occhi pieni di meraviglia. Ogni cosa che per le ragazze era normale, per loro era una magia e una scoperta.
Lo stupore dei cavalieri che si risvegliano in un mondo simile al loro ma decisamente diverso fa da contraltare alla curiosità delle ragazze le quali, superato il primo momento di disagio, non si perdono d’animo e si tuffano nell’avventura più folle della loro vita cui, però, sono state precedentemente e inconsapevolmente preparate.
La storia è piacevole e ricca di particolari, nomi, situazioni che l’autrice riesce a spiegare con un linguaggio semplice e uno stile lineare e preciso, a volte ironico. Così com’è stato concepito, il mondo di Idirion è complicatissimo, la mitologia creata non ha nulla da invidiare a quella greca: le leggende e le profezie riportate sono davvero affascinanti e molteplici così come i personaggi, tutti molto interessanti. Il lettore però non si perde perché è ben supportato da una legenda particolareggiata e esauriente, messa a disposizione della scrittrice. Così è facile per noi entrare in una realtà nuova e partecipare senza sforzo alle vicende raccontate.
L’unico appunto da fare riguarda il ritmo che alle volte cala per via delle ripetizioni di alcune situazioni in cui sono coinvolti i protagonisti. Sarebbe bastato modificare qualche aspetto per rendere lo sviluppo più dinamico.
Aspettiamo il secondo atto della duologia per capire come andrà a finire la storia.
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