martedì 14 novembre 2017

LA RAGAZZA DEL MARE di Sara Zarr





Dopo che il padre l’ha sorpresa sul sedile posteriore di una macchina insieme a Tommy Webber, la vita della giovane Deanna è diventata un incubo. A distanza di due anni suo padre, che non riesce a perdonarle quell’errore, a stento riesce a guardarla in faccia. Anche se Tommy è l’unico ragazzo con cui sia mai stata, l’intera scuola la etichetta come una “ragazza facile”. Non potendo contare sull’aiuto della sua famiglia, Deanna cerca di trovare conforto in Tommy, ma lui, proprio come tutti gli altri, non fa che deriderla e tormentarla. In più, le sue due migliori amiche hanno cominciato a uscire con alcuni ragazzi, e lei si sente una specie di intrusa tra loro. Cerca allora di mantenere saldo almeno il rapporto con Darren, il fratello maggiore, ma ora che lui e la sua fidanzata sono assorbiti dai loro problemi di genitori adolescenti, deve imparare a difendersi da sola. Lo fa diventando ogni giorno più dura e insensibile, per quanto l’isolamento in cui si ritrova la faccia soffrire terribilmente. Il suo unico sollievo è un giornale su cui descrive la vita di una ragazza anonima… la sua stessa vita. Un romanzo emozionante sul difficile tema del bullismo e su come sia complicato perdonare se non si è disposti a fidarsi ciecamente l’uno dell’altro.

Quanto a lungo bisogna cadere, prima di toccare il fondo?
Esistono persone che, nonostante la giovane età che possiedono, hanno vissuto molto più intensamente di altre e chi, invece, si ritrova ad una certa età con più rimpianti per ciò che poteva essere piuttosto per ciò che è stato.

Deanna appartiene alla prima categoria, a quelle che vivono senza pensare al domani, senza pensare che lungo la via ci si possa perdere, ferendo chi sta attorno a loro.

Quando si è piccoli i genitori sperano sempre per i propri figli che abbiano non solo il meglio, ma che si circondino anche di persone perbene, affabili... persone sicuramente non come Tommy, il migliore amico del fratello della protagonista.
Ci volle un po’ per comprendere perché Melony tenesse alla sua reputazione, finché non iniziai a sentire il modo in cui Tommy aveva descritto la storia a chiunque. La rese tutta uno scherzo. Rese me uno scherzo.
Di Tommy si possono dire tante cose, ma forse nessuna andrebbe bene per giustificare ciò che ha fatto.
Da tempo il suo nome è associato ad uno dei più grandi scandali della cittadina in cui vive e lui, per uscirne quasi con le mani più pulite, non si è preso la briga di dire la verità, di cercare un modo per far tacere le voci, soprattutto se a farne le spese era una ragazzina di tredici anni.
In fondo la verità su quello scabroso avvenimento la sanno solo lui e Dee Dee, e parzialmente il padre di quest'ultima quando la scopre in un momento di intimità con Tommy, non di certo il primo ma per quanto concerne la giovane, quello è stato l'ultimo.

Da quel fatidico giorno di tre anni fa, il padre sembra riservarle solo pensieri poco lusinghieri, sguardi che sembrano non celare il rancore ed il disprezzo che prova, incurante di quanto possa far soffrire la sua bambina.

«Come,» dissi, scoppiando a piangere di nuovo «come faccio a trovare la mia strada?»

     «Cosa?»

     «Come faccio a trovare la mia strada,» ripetei, mentre le lacrime mi rigavano il volto «quando ogni volta che mi giro... Ci sono solo io?»
Crescere in una situazione simile non aiuta, benché da rimproverare ci siano poche persone se non lei stessa e il ragazzo, aggiungendo poi le voci che circolano in città, Deanna cerca in ogni modo di cambiare rotta, di rimettersi sulla retta via, qualsiasi cosa pur di rivedere negli occhi di suo padre quell'approvazione che ogni figlio vorrebbe da chi lo ha messo al mondo, senza sapere che la battaglia più difficile è riconquistare la fiducia di un genitore che ha assistito alla distruzione dei propri sogni, alla perdita dell'innocenza del proprio sangue, in particolar modo ad un'età in cui non è ammesso nemmeno il pensiero.

La situazione a casa, poi, sembra lo specchio della società in cui vive, un genitore che ha perso il lavoro mentre l'altro cerca di tirare avanti mentre i due figli imparano a volare con le proprie ali, portando sulle spalle nuove responsabilità che forse a quell'età nessuno dovrebbe ancora portare.


Se mai incontrassi la ragazza del mare, ecco cosa le direi:
     Dimenticare non è sufficiente.
     Puoi vogare lontano dai ricordi e pensare che se ne siano andati.
     Ma loro continueranno a galleggiare indietro, di nuovo, di nuovo, di nuovo.


Così, giorno dopo giorno, Deanna affida i suoi pensieri, la sua storia, ad un'opera che vede al centro la Ragazza del mare, la stessa che aveva preso vita quando, sui sedili della macchina di Tommy, era stata scoperta poco dopo, arricchendola con i suoi dubbi, le sue paure, i suoi sogni ma, soprattutto, riempiendo le pagine di lei, di Deanna.

Diventare grandi è un processo difficile perché al centro di questo cambiamento spesso ci si deve perdere per poi ritrovarsi e talvolta ritrovare la retta via diviene sempre più difficile quando i tuoi stessi cari perdono la stima di te, quando ogni corridoio della tua scuola si riempie di sussurri al tuo passaggio e quando, poi, perdi anche la fiducia in te stessa, è proprio lì che arriva il più grande ostacolo.

Ritrovare se stessi non è facile, nessuno ti può restituire ciò che hai perso, ma forse, nel tempo, i fatti parleranno più delle tue parole e se imparerai dai tuoi sbagli rispettando per primo te stesso, la strada verso casa non diventerà più così piena di ostacoli a sbarrarti il cammino.

La ragazza del mare di Sara Zarr è anche questo, la storia di una bambina che troppo presto è voluta entrare nel mondo dei grandi, senza sapere che le regole in questo gioco non erano le stesse a cui era abituata, arrivando piano piano ad avere una consapevolezza che la porterà verso nuovi orizzonti, a conciliare la Deanna bambina che si è persa lungo la strada, con la Deanna ormai grande che si assume le sue responsabilità.





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