Emma é una ragazza semplice dall'inconsapevole fascino magnetico. La sua vita tranquilla, al confine dell'invisibilità, verrà sconvolta da un cambiamento radicale ed improvviso che la catapulterà nel complesso e violento mondo di streghe e vampiri. Un'inaspettata e travagliata transizione ne muterà in modo definitivo la natura e l'essenza trasformandola in un essere sovrannaturale mai esistito prima. Quando la straordinaria ragazza, accompagnata dai suoi amici di sempre e da un nuovo e viscerale amore, si troverà ad affrontare con coraggio la sua nuova vita imparando ad amarla e ad amare se stessa come mai prima, scoprirà di possedere uno sconfinato ed incontrastabile potere. È, questa, una appassionante ed intensa storia di amicizia, fratellanza e amore.
Quando Emma giunse, Dimitri e Gabriel erano già coinvolti in una lotta violenta con due degli uomini della terribile vampira dai capelli ramati.
Danielle aveva fiutato l’aria, avidamente, e, sentendo l'odore fresco e violento della giovane ibrida penetrarle deciso attraverso i sensi e correre diretto alla mente, aveva sorriso pregustando la sua imminente vittoria.
«Ci sei venuta a fare visita bella bambolina?».
Nel tono di Danielle era chiuso tutto il disprezzo possibile per quell'essere immortale perfetto e bellissimo che lei detestava profondamente.
Emma rappresentava tutto ciò che lei non sarebbe mai potuta essere e che, mai, era stata in vita.
«No!» Gabriel aveva gridato con quanta più voce era riuscito a far uscire dalla gola in fiamme per il furore del combattimento.
«Non avvicinarti a lei».
Con un movimento fulmineo, aveva spezzato il collo del vampiro che aveva stretto tra le mani e, con altrettanta velocità,era arrivato vicino a Emma che, ancora stupita per la situazione che si era trovata davanti, lo guardava con ansia e preoccupazione.
Gabriel le si era messo davanti, spingendola con attenzione e cautela dietro di sé con l’intento di coprirne la vista a Danielle. Emma gli appoggiò una mano sulla spalla in cerca di risposte che non tardarono a arrivare.
"E' qui per te".
"Per me?".
Gabriel teneva il capo chino di lato mentre con sguardo attento studiava i movimenti dei suoi avversari e di Danielle che continuava a sorridere pacifica e certa del suo piano.
Emma sospirò all'idea di uno scontro, non era certa di essere in grado di poter sostenere una lotta con vampiri tanto più anziani di lei e tanto più forti e esperti, ma, di sicuro, non avrebbe mai lasciato i suoi amici soli in quel momento, tanto più che sapeva che la causa di quell'attacco era, ancora una volta, la sua presenza….
Il terzo capitolo della saga "THE HYBRID'S LEGACY SAGA" è il romanzo di cambiamento, di crescita.
Nulla è come sembra. Il dolore, la morte, la magia...ogni cosa che ruota intorno alla vita di Emma e dei suoi compagni sta per essere sovvertita da un potere arcano e misterioso che entrerà nelle loro vite in modo violento.
Le alleanze cambieranno e la schiera di Danielle si arricchirà di uno spietato e quanto mai inaspettato alleato pronto a tutto per prendere la vita di Emma...
Anche quando il cuore di Emma vacillerà, incapace di sopportare questa nuova, dolorosa ed impensabile verità, lei dovrà trovare la forza di compiere il proprio destino...dovrà mettere a tacere il suo cuore fin troppo umano e le proprie emozioni...dovrà confrontarsi con la parte peggiore di sè per cercare di salvare il suo mondo.
Che ruolo avrà la Congrega dei Guardiani in questa nuova battaglia?
L'intimo sentimento che lega i due immortali saprà salvarli? Potrà l'amore assoluto che Emma prova per Gabriel rendergli salva la vita...ancora una volta?
Amore, tormento, paura...questi i sentimenti che accompagnano le giornate della bella ibrida che porterà a compimento il suo cambiamento, divenendo una donna forte e coraggiosa in grado di ripristinare gli equilibri del proprio mondo anche a dispetto di un potere maledetto che tenterà di condurla attraverso le tenebre fino al luogo suo più oscuro.
Emma aveva una mano in bocca e ne sondava l'interno.
«Guarda...».
Disse con la voce arrochita dalla frustrazione.
«Non controllo neanche questi!».
I denti lunghi e letali facevano capolino dalla bocca della ragazza, semiaperta in una smorfia de-forme e inquieta.
Gabriel sorrise di rimando, intenerito nel vederla come in realtà era, non l'ibrido o il potente immor-tale, solo Emma… attorcigliata in quel grande letto, insicura e persa in un mondo che ancora non le apparteneva e che lui, dopo cinquecento anni, ancora faticava a comprendere.
«Vieni qui».
Le disse con una tenerezza ed una dedizione assolute e totalitarie.
Emma non oppose nessuna resistenza ai taciti comandi che le mani di lui le stavano dando.
L'affascinante immortale le poggiò dolcemente le mani sulla vita e l'avvicinò a sé mentre lei si scioglieva da quel nodo e appoggiava i piedi a terra sfiorando i fianchi di Gabriel che ebbe un brivido a quel contatto.
Mai nella sua vita immortale, lui aveva provato simili sensazioni. A dire il vero non ne aveva avuto accenno alcuno neanche nella sua vita umana. Con lei tutto era differente… più vivido, maggior-mente autentico. Ogni contatto di pelle, se anche misero, lo scuoteva nel profondo, permettendo a brividi di folle piacere di arrampicarglisi sulla schiena fino a esplodere nel cuore in un’infinità di battiti impazziti.
Gabriel era divenuto schiavo di quella giovane donna sin dal primo istante in cui ne aveva incontrato le attenzioni.
Avrebbe fatto qualunque cosa per lei. Non c'era al mondo nemico che non avrebbe affrontato e passione domato... per lei.
Ed allora, schiavo proprio di quella passione che lo divorava, le appoggiò le mani sulla schiena, nel punto in cui curva per armonizzare i fianchi, e la fece scivolare sulle lenzuola finché i loro corpi non furono a contatto.
Scozia, 1495. Gabriel e Andrew sono gli ultimi discendenti di una famiglia nobiliare ormai in decadenza.
Viziato e superficiale, Gabriel conosce fin troppo presto i dolori che l'esistenza umana porta con sé. Attraverso la sofferenza e la morte impara la caducità della vita e la fragilità dei sentimenti.
Tra bordelli lascivi e duelli sanguinari, Gabriel sceglierà le tenebre e l'oscurità dell’immortalità in un’atmosfera dark, sanguinaria e voluttuosa.
Sceglierà di diventare un vampiro, trascinando nel mondo di tenebra il fratello Andrew.
Sangue e morte diventano le compagne di un'esistenza vissuta nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza di ciò che il mondo magico ha scritto per lui. Un misterioso sigillo impresso sulla sua spalla è l'unico residuo del destino che ha rifiutato.
Rifiutato dalla luce e dalle ombre Gabriel dovrà cercare il suo cammino, su sentieri mai percorsi prima.
Abbassò lo sguardo sul suo corpo ripercorrendo ogni cicatrice regalo di passati scontri, ricordando perfettamente il momento in cui questi erano avvenuti.
Si osservò le mani e non ebbe memoria di quante volte quelle avevano impugnato la sua efficace spada, quella spada che tanto spesso lo aveva salvato da morte certa.
Ogni angolo del suo corpo portava con sé il ricordo di un combattimento, di un momento della sua vita segnato dall'odio.
Il giovane uomo, confuso da tali pensieri, alzò lo sguardo fissandolo nel vuoto mentre corrugava le sopracciglia pensieroso. Il volto fu segnato da rughe profonde nella triste consapevolezza che nulla di lui riportava all'amore.
Gabriel aveva avuto molte amanti ma non riusciva quasi a ricordare il volto di una sola di loro. Non il loro nome e quasi neanche aveva ricordo del tempo speso in loro compagnia.
Una fitta di dolore lo costrinse a stringersi le mani al petto. Il respiro spezzato da quel fastidio acuto e profondo.
Si accarezzò il torace nel punto in cui immaginava dovesse essere il suo cuore, quel cuore privo di emozioni, e ne sondò il lavoro, il suo battere incessante, mai stanco e sempre pronto a dare al suo corpo quanto gli servisse nei momenti di massimo sforzo. Quel cuore che, però, sembrava essere incapace di battere per altro.
Non è morire che ti priva della vita ma spendere il tempo che l'eternità porta con sé da soli, senza affetti, senza legami.
Improvvisamente quei legami che aveva sempre fuggito ora gli mancavano come manca l'aria ad un orso chiuso in una gabbia.
In modo violento inspirò gonfiando il petto, un gesto inutile per un vampiro ma che sperava gli desse conforto, così come accadeva quando era in vita.
Non accadde. Nessun conforto, solo un movimento meccanico fine a se stesso.
Seduto a terra, con le ginocchia strette al petto e le mani legate in un groviglio di dita fissava il vuoto incapace di comprendere cosa gli stesse accadendo.
Era stato quanto mai convinto di aver abbandonato o perso definitivamente i suoi connotati umani, la sua già scarsa compassione e, certamente, il suo interesse per la cose mortali, ed invece, ora, si ritrovava solo su quella scogliera che più volte aveva assistito ai suoi guai a pensare che non si può fuggire da ciò che si è e che, probabilmente, ciò che lui pensava di essere non era neanche lontanamente vicino alla realtà
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