Odio e amore sono più simili di quanto si possa pensare
Non è andata proprio come mi aspettavo. Di solito il colpo di fulmine non si trasforma subito in odio. Ma è proprio quello che è successo quando l’uomo affascinante e sexy che ho conosciuto in un locale si è rivelato un bugiardo senza un briciolo di buonsenso. Mi ha persino chiamato sociopatica… Adesso, tre mesi dopo, per una serie di eventi assurdi che non avrei mai potuto prevedere, vengo a sapere che il mio capo sta per sposare la sorella di quel cretino, alle Hawaii, e io dovrò fare buon viso a cattivo gioco per un’intera settimana, se non voglio rischiare di perdere il lavoro. Dovrò fingere di non averlo mai conosciuto. Anche se lo odio. Vorrei solo che il cervello spiegasse al mio corpo che è un bastardo. Perché, ogni volta che mi lancia uno di quei sorrisi irresistibili, devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltargli letteralmente addosso…
Una premessa che è più che una premessa: Un adorabile bugiardo di Lauren Rowe altro non è che lo spin-off della serie The Club, una serie che ho tanto amato e che, diciamocela tutta, non volevo del tutto abbandonare. Perché spin-off? Perché qui, care Cosmo, piombate nel mondo di The Morgan brothers (e se non capite di chi parlo, cattive! Dovete provvedere)
Ciò detto, via con la recensione!
Chi mai si immaginerebbe di trovare l'amore della propria vita in un locale a Seattle?
Amore, suvvia, diciamo quel qualcosa capace di farti venire le farfalle nello stomaco, scivolare la terra da sotto i piedi e... Capite cosa intendo, no?
Per Samantha doveva essere una serata all'insegna del divertimento con la sua amica Charlotte, un'uscita in cui accantonare il suo ex fedifrago in un angolo ben remoto e chissà, semmai trascorrere una piacevole serata, benché come l'oroscopo della Vergine dice: sono molto caute nella scelta del proprio partner.
Cauta per natura, con una mente a dir poco geniale, Samantha sa che ha tutte le carte in regole per potersi far notare da lui...
... Senza però sapere che non servirà nessuna strategia dal momento che Ryan l'ha già puntata.
E' bastato un attimo perché i loro destini fossero segnati, eppure il Capitano Morgan si è giocato talmente bene le sue carte (i fratelli Morgan avevano ragione ma si sa, gli uomini son testardi e lui ancor di più) che ha fatto fuggire Samantha, l'hostess, a gambe levate.
Organizzare un matrimonio non è facile, però T-Rod non si è mai tirata indietro, in fondo è il suo lavoro organizzare e agevolare la vita al suo capo ed è anche per quello che lui la paga profumatamente: non esiste un'assistente migliore di lei.
Così, quando mesi dopo quella sfortunata sera, T-Rod si trova alle Hawaii a organizzare una settimana di festa per il suo capo, la sua compagna e rispettive famiglie e amici, mai si sarebbe immaginata di incrociare nuovamente quei magnetici occhi blu.
Meno che meno nei panni di Theresa.
«Non voglio nessuna se non lei. È una tortura».
«È una figata», ribatte Henn.
«Figata? Ma ho appena detto tortura».
«Sarebbe una fortuna essere torturati tutti così».
«Ma l’ho incontrata una volta in un locale qualunque.
La mia reazione è esagerata, una pazzia».
«Penso sia normale. Quando sei nel dubbio, ascolta sempre l’uccello, lui sa tutto».
«Mi pare che mio padre mi dicesse proprio il contrario quando ero adolescente»
Per tre mesi l'irriverente, tenace, affascinante Ryan Ulysses Morgan si è strutto per la bellissima mora, al punto da far gravitare il suo mondo intorno a lei (e non scherzo). Il suo primario obiettivo era trovarla, spiegarle il malinteso e, finalmente, come il Capitano Achab, riuscire a far breccia su Moby Dick.
L'unica falla nel piano? Di Samantha, hostess, il mondo ne è pieno e a volte la propria cocciutaggine non basta per riuscire a trovare chi, evidentemente, non vuole farsi trovare.
Eppure una volta giunto alle Hawaii per il matrimonio di sua sorella si immaginava qualsiasi cosa...
...tranne lei. Non è pronto a scoprire perché sia come scomparsa nel nulla, così come non è pronto a lasciarla andare senza prima aver capito il motivo di quella sua maledetta ossessione.
«Sono dipendente da te. Non riesco a smettere di pensare alla voglia che ho di riassaggiarti».
Si lecca le labbra.
«Strano, perché io a te non penso per niente».
«Ti trovo particolarmente bella stasera».
«Io trovo te particolarmente bugiardo».
«Come è fatto un bugiardo?»
«Vorrei saperlo. È il più grande dilemma della mia vita».
Un montagna di bugie li separa, eppure non sembra bastare per spegnere l'attrazione che si è accesa fra loro mesi fa e mai sopita.
Basta uno sguardo per risentire le farfalle nello stomaco, un soffio per provare brividi sulla pelle.
Io sono certa di una cosa però: il capitano Morgan ha gettato le reti, speriamo solo gli vada meglio che al Capitano Achab!
Avete amato Jonas e Josh?
Ebbene, i fratelli Morgan son pronti a conquistarvi e Rummy (avete capito che bellissimo gioco di parole per il soprannome di Ryan?) vi lascerà senza fiato se avete amato la precedente serie di questa scrittrice, con l'unica differenza che ogni libro della serie sui fratelli Morgan è autuconclusivo.
Dunque ti prego Mamma Lou, lascia uno dei tuoi figli per me ora che Ryan ha vestito i panni del Capitano.
Una storia incredibile, a tratti davvero divertente, accompagnata da metafore a dir poco fantastiche e ogni tanto un accenno di dirty talking, il tutto firmato Lauren Rowe.
Che dire se non:
Benvenuti Morgan!
Lauren Rowe è lo pseudonimo di una poliedrica autrice bestseller di USA Today, artista e cantante che ha deciso di liberare il proprio alter ego per scrivere senza alcuna censura. Lauren vive a San Diego, in California, con la sua famiglia. La Newton Compton ha pubblicato la Club Series. Un adorabile bugiardo è il romanzo autoconclusivo con cui torna in Italia.
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