Betty Kowalski non riesce più a ritrovare lo spirito del Natale dentro il suo cuore. Dopo la perdita di suo marito, le feste per lei non rappresentano più un momento magico. Che senso ha preparare dolcetti o allestire elaborate decorazioni se non c’è nessuno con cui condividere quelle gioie? Come se non bastasse il suo nuovo vicino mette a dura prova i suoi nervi. I lavori che sta facendo in casa sono rumorosi, in giardino ci sono cumuli di robaccia e ha parcheggiato un vecchio furgone malmesso nella loro strada. Betty è sul punto di perdere il controllo, ma quando alla porta di casa appare un cagnolino spelacchiato e affamato, le cose cominciano a prendere una piega molto diversa. Potrebbe essere l’occasione giusta per cominciare a ricordare il vero significato del Natale?
Quanto amo i film e i libri ambientati nel periodo di Natale? Molto, da qualche anno a questa parte. Li ho utilizzati per risvegliare il mio spirito natalizio, che ultimamente si era un po' assopito, e per risvegliare in me la magia di questi giorni. E poi, da amante dei cani quale sono, non potevo non farmi conquistare dal titolo e dalla copertina meravigliosa di questo libro.
Protagonista di questa breve storia è Betty, un'anziana signora, vedova da diversi anni, coi figli lontani e un nuovo e inquietante vicino che, a quanto pare, sta demolendo la casa appartenuta a una coppia di vecchi amici. Esasperata e preoccupata da questo strano individuo, inizia a pensare di cambiare casa e quartiere al più presto.
"Ammazzalo con la gentilezza"
Quello che Betty non sa, è che ben presto la persona schiva, acida e piena di pregiudizi che stava diventando, lascerà entrare nella sua casa, e nel suo cuore, un piccolo cucciolo di cane dagli occhi dolci che si presenta alla sua porta sporco, infreddolito e affamato. Con l'aiuto della nipote, che le piomba in casa all'improvviso, ritroverà quella gentilezza e quella bontà d'animo che da troppo tempo l'avevano abbandonata e quel Natale che si prospettava triste e solitario, prenderà una nuova piega e si accenderà di luci, addobbi e compagnia. E chissà che non sia proprio il dolce Ralph (così la nipote ha battezzato il cucciolo) a risvegliare lo spirito natalizio di Betty?
"I cani non possono scegliersi i padroni, così come io non posso scegliermi i vicini. Sta a noi due fare del nostro meglio in questa situazione."
Una storia semplice, al profumo di biscotti appena sfornati, sul vero spirito che dovrebbe accompagnare le feste: l'importanza di condividere il tempo con le persone che amiamo, nel ricordo sempre vivo delle persone che abbiamo perso. La forza di superare il pregiudizio, di aprire il proprio cuore al prossimo (se a quattro zampe, tanto meglio) e accettare i cambiamenti che fanno sempre un po' paura, ma che non è detto che debbano per forza nuocere. Purtroppo Betty non ha fatto breccia nel mio cuore per una serie di comportamenti che non ho condiviso, al contrario di Avery, la nipote, che viene dipinta come una scapestrata, ma che saprà dimostrare di essere molto meglio di così.
Inutile dire che il mio personaggio preferito in assoluto è proprio Ralph, che ha saputo fare ciò che le persone non sono in grado di fare: aprire uno spiraglio per riaccendere la speranza, ponendo le basi per una possibilità di dialogo, pur non essendo dotato del dono della parola. Sono sempre più convinta che gli animali, e i cani in particolare, hanno molto da insegnarci... se solo imparassimo ad aprire il nostro cuore e ascoltare.
Se siete alla ricerca di una storia di Natale piacevole e scorrevole, vi consiglio di leggerlo.
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