mercoledì 16 novembre 2016

DARK GAMES di Anna Carey


Una ragazza senza nome e senza memoria si sveglia sui binari della metropolitana, e l’unica cosa che è in grado di ricordare è che qualcuno la vuole morta. Con sé ha solo uno zaino e un coltello e sul polso uno strano tatuaggio con un uccello nero. Sunny deve scoprire chi è e perché alcune persone stanno cercando di ucciderla. Sente che la sua vita è in pericolo e l’istinto le dice che deve darsi da fare per salvarsi. Non è facile riuscire a capire cosa stia succedendo. Probabilmente è in corso una caccia all’uomo… e la preda è lei.


Una giovane donna si risveglia sui binari della metropolitana, letteralmente sopra di essi. È frastornata, non ricorda il suo nome e nemmeno come abbia fatto ad arrivare lì. Insomma, non rammenta nulla di se stessa, ma ha a sua disposizione uno zaino contenente un taccuino vuoto ed un coltello. Non ha consapevolezza neppure del suo corpo e mentre si guarda allo specchio si accorge di alcune vistose cicatrici e di un tatuaggio raffigurante uno strano codice in lettere e numeri ed un uccello nero. La ragazza decide di attribuirsi un nome (Sunny) e di cercare di rimettere insieme i pezzi del suo passato prendendo nota di ogni più piccolo e banale dettaglio che emerge dai flashback di cui è vittima, ma la ricerca si fa sempre più ardua perché si accorge fin da subito di essere pedinata e per ben due volte riesce a sfuggire a qualcuno che sta tentando seriamente di ucciderla. Questo ha tutta l’aria di essere un gioco pericoloso dove non ci si può fidare di nessuno, tutti sono cacciatori e la preda designata sembra essere proprio lei. Sopravvivere, per questa ragazza, si farà sempre più problematico.

"[...] Sul pavimento, rilassi la schiena e chiudi gli occhi, immaginando che se resisti abbastanza a lungo, al tuo risveglio il mondo sarà diverso."

Dark Games” è il primo volume di una duologia thriller \ young adult. 
Il primo approccio non è stato dei migliori, ma per fortuna la mia cocciutaggine mi è stata d’aiuto perché proseguendo la storia diventa via via più sorprendente. La trama in sé è stata quella che ha attirato la mia attenzione, accattivante e originale quanto basta. Una scrittura caratterizzata da un ritmo veramente incalzante che trasmette al lettore quella sensazione di essere braccato che è pari a quella percepita dalla nostra protagonista. La forza del romanzo, infatti, sta proprio nel mondo in cui ci viene narrata la storia: il tutto è scritto in seconda persona singolare. Con questo espediente l'autrice ci propone le esperienze vissute da Sunny in modo tale da far immedesimare il lettore nel ruolo di protagonista principale, coinvolgendo totalmente chi si accinge a decifrare il mistero che aleggia intorno alla ragazza e suscitando momenti d'incertezza e di grande tensione.
Vi è una climax ascendente di pathos che raggiunge il culmine nel colpo di scena finale; mi ha lasciata davvero scioccata, un cliffhanger di quelli che ti fanno sentire alquanto frustrato e inquieto. 
Ero talmente concentrata su una determinata parte della storia da non essermi resa conto di questo depistaggio “imposto”, altro punto a favore della Carey… Perciò che altro dire?
ESIGO il secondo volume al più presto, non potete lasciarmi con questa perenne sensazione d’angoscia!!!


Anna Carey si è laureata presso la New York University e ha conseguito un master in Letteratura al Brooklyn College. Attualmente vive a Los Angeles.


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