giovedì 10 febbraio 2022

WINGS (Red Oak Manor Collection #1) di Valentina Ferraro



Lily-Rose June, fra le mura grigie e umide di Red Oak Manor, ci è nata e cresciuta. Le giornate per lei si dividono tra lo studio, le umiliazioni che i ricchi figli di papà della scuola che frequenta si divertono a infliggerle e le faccende da svolgere sotto l’attenta supervisione di Miss Price, la direttrice dell’orfanotrofio. Eppure, una domenica incolore come le altre, la sua quotidianità viene stravolta dal ritorno di quel ragazzino dagli occhi blu che le aveva fatto battere il cuore per la prima volta.
Jace Lowell Campbell viene scaricato davanti al vecchio portone dell’orfanotrofio, con due valigie nere al seguito e una rabbia cocente che impregna l’aria. La sua punizione è esemplare: dovrà scontare la sua penitenza all’interno di Red Oak Manor. Peccato, però, che il vero castigo sia tenersi alla larga da June, che è da sempre il suo punto debole. Lei che fa sembrare bello anche un posto miserevole come l’istituto in cui è nata e cresciuta.
Abbassare la guardia, adesso, gli sarebbe fatale, perché c’è una verità assoluta con la quale Jace dovrà fare i conti ancora una volta: June non se ne può andare da Red Oak Manor.
E lui non può rimanere…
(collage di Federica Alessi + immagine presa dalla pagina ufficiale della Collection)

Lily-Rose June è nata e cresciuta a Red Oak Manor, non conosce altra vita se non le fredde e grigie mura dell’orfanotrofio che la ospitano da che ne ha memoria. Le giornate che passa al liceo e al cinema, presso il quale lavora, sono le sue piccole conquiste, anche se questo significa ingoiare rospi e tenere la testa alta nonostante gli insulti che i “figli di papà” le rivolgono giornalmente. Al Maniero aiuta le tutrici con i ragazzi più piccoli diventando un punto di riferimento per tutti. June è una ragazza colta, tranquilla e giudiziosa sempre pronta a dare una mano laddove serve e pronta a togliersi quel poco di cibo dal piatto per donarlo agli altri, eppure il ritorno di un ragazzino dagli occhi blu sconvolgerà non solo il suo mondo ma soprattutto le sue convinzioni. Ebbene sì, Jace Campbell questa volta l’ha combinata grossa e il nonno per punirlo l’ha spedito a Red Oak Manor con la speranza che impari il rispetto delle regole. E l’orfanotrofio pullula di quelle regole che Jace tanto odia, una di queste è quella di tenersi alla larga dalle ragazze presenti, soprattutto da June. Lei che diventa il suo tallone d’Achille, rendendo limpide quelle giornate che minacciano tempesta e facendogli apprezzare appieno la vita al Maniero, imparando che anche la cosa più semplice può diventare qualcosa di straordinario. E se June non può immaginare la sua vita lontana da Red Oak Manor, Jace è certo che la sua vita non si fermerà là…

Odio come mi fa sentire, ma soprattutto odio me stesso per averla fatta entrare nella mia vita quando avevo giurato che l’avrei tenuta a distanza di sicurezza.


Lo confesso: è il primo libro di Valentina che leggo e nessuno mi aveva detto che avrei dovuto prepararmi al mal di stomaco perenne o alla voglia di prendere a schiaffi chiunque incontrassi durante la lettura, soprattutto Serena e Kolton, loro erano da sbattere testa contro testa. Così come non sapevo che mi si sarebbe stretto il cuore nell’assistere alla nascita di un primo amore, la timidezza nell’approcciarsi all’altro sesso, la vergogna di non sapere come comportarsi e scusarsi per il proprio essere così impacciati. E lo so che arrivo tardi con la recensione ma sembra essere un periodo in cui le mie letture si protraggono sempre oltre (sicuramente riuscirò a leggere il secondo quando verrà annunciato il terzo… le scommesse sono aperte). Ma torniamo alla storia. Mi è piaciuto entrare in punta di piedi a Red Oak Manor, osservare lo svolgimento della vita tra quelle mura, come il ruolo di ognuno fosse ben definito dandoci anche una panoramica sui futuri protagonisti; e mi si è stretto il cuore in quel primo incontro tra June e Jace, come lei ha iniziato ad aspettarlo anche a distanza di anni perché sapeva che lui sarebbe tornato.

Sapevo di essermi persa, a un certo punto, solo che non avevo idea che quella parte di me che non trovavo più ce l’avesse lui.

Gli anni passano, i bambini diventano adolescenti prima e adulti dopo, le decisioni da prendere sono sempre diverse e più cresce l’età più le complicazioni diventano grandi. La cosa che ho amato di questa storia, è stato vedere come il rapporto tra Jace e June non solo è cambiato ma la forza dei sentimenti è rimasta la stessa forse più amplificata, nonostante gli anni passati lontani. E se è vero che odio e amore sono due facce della stessa medaglia, è anche vero che non esiste Jace senza June e viceversa. Ci possiamo prendere in giro, ammettere a noi stessi di odiare quella persona che ci ha spezzato il cuore, ma non possiamo mentire alle sensazioni che ci regala, come se di colpo gli anni passati non fossero mai esistiti, così ci si riscopre, capendo che alcune abitudini sono rimaste le stesse.

June è una di quelle persone che puoi solo amare, e sei condannato a farlo fino al tuo ultimo respiro.

Ci sarebbe tanto da dire su questo romanzo eppure sarebbe sempre troppo poco, perché le emozioni che regala sono uniche. Cosa dire oltre a quello che avete potuto leggere finora? Di prepararvi psicologicamente perché proverete odio per diversi personaggi, a partire dal vecchio bastardo fino ad arrivare agli atti di bullismo che la povera June subisce; la strada sarà impervia, i giorni di tempesta si imporranno su quelli sereni, ma si dice che bisogna imparare a ballare sotto la pioggia e aspettare l’arrivo dell’arcobaleno per godere appieno della vita. E questo è quello che hanno fatto June e Jace, non poteva esistere per loro epilogo migliore (nonostante il sadismo della sua creatrice).

Con le parole non ci capiamo, ci feriamo, mentre quando la mia bocca incontra la sua diventa una dichiarazione d’amore in piena regola.

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