“Healing Blood” dipinge un affresco narrativo intenso, intriso di amore, sacrificio e redenzione, in un universo tenebroso e seducente, dove la sottile linea tra l'umano e il mostruoso si dissolve lasciando emergere la complessità dei cuori e delle anime che lo abitano.
Quella stanza, la nursery, la confortava. I marmi e le cesellature in corallo in cui amava perdere lo sguardo avevano il potere di eludere ogni sua tensione e reticenza e lei trovava la forza di aprirsi, anche quando le sembrava impossibile, a esperienze più collaborative e appaganti, dove la comunicazione non era poi così difficile e le ansie, i sospetti e la timidezza apparivano più lontane e meno limitanti.
Rimase a sedere sul pavimento, accanto a lei, tra altri giochi, erano accatastate alcune maschere. Quasi senza accorgersene cominciò a scorrere quei volti vuoti tra le mani. Si fermò a fissarne una, era la maschera bianca da medico della peste. Passò le dita tra i buchi per gli occhi e lungo il rostro adunco, la indossò d’impulso osservando la sua immagine riflessa dal marmo lucido del pavimento, con i lunghi capelli neri che spiovevano sul suo volto bianco da uccello. Era un medico… era un mostro, come Tristan.
Le ritornarono in mente il corvo e la colomba. Chi era lei? Era il corvo che si avventava contro la colomba, mancandola per un soffio, o la colomba che difendeva il suo ramo e la sua vita? O era forse entrambi? Forse era questo che i due animali avevano cercato di dirle, forse era a questo che avevano voluto prepararla: crescere. Capire che c’è qualcosa che va oltre la comune concezione di bene e male e che entrambi possono convivere all’interno di una stessa persona, perché nessuno è immune dalla violenza del corvo e nessuno è esente dalla purezza della colomba. E come il corvo ritraeva gli artigli davanti al coraggio della colomba, così quest’ultima condivideva con lui lo stesso albero, seguendolo in volo al nascere dell’alba.
Ora era giunto per lei il momento dell’alba. Non doveva rifiutare l’amicizia che le aveva offerto Tristan. Le riecheggiarono nella mente le sue parole: «Siamo più simili di quanto credi».
Lavinia Pinello
Dopo aver ottenuto la laurea magistrale in Psicologia, la scrittura diventa il fulcro della sua professione. Ne emerge una forte propensione per la conoscenza delle sfumature dell’animo e di quell’insieme di simbolismi culturali ed esoterici, che accomunano la specie umana in un senso più profondo, rivelandone le nozioni fondanti più nascoste e allo stesso tempo, universali.
Amante della cultura pop, veicola questa conoscenza attraverso le proprie opere di narrativa, prevalentemente di genere fantastico, mezzo principe per traslare questi concetti in modo facilmente fruibile, e attraverso la creazione di sceneggiature per fumetti, graphic novel e lungometraggi cinematografici. Esplicita inoltre, grazie alla stesura di testi di manualistica e saggistica, il proprio bagaglio conoscitivo.
Candida Corsi è illustratrice freelance, character designer e concept artist.
Si è diplomata al liceo artistico De Nittis di Bari e si è laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Urbino “Carlo Bo”.
Dal 2019 lavora come character designer e concept artist per Franco Dragone, noto regista e fondatore del Cirque du Soleil e altre case produttrici nel mondo dello spettacolo. Nel 2017, ha pubblicato il suo primo libro illustrato, Healing blood, con la casa editrice Dark Zone e in seguito, ha iniziato a collaborare con la rinomata agenzia editoriale Book on a tree con la quale ha realizzato vari progetti editoriali pubblicati dalle case editrici Salani, Giunti e Treccani.
Nel 2023 inizia la collaborazione con la casa Editrice di giochi da tavolo Cranio Creation per la quale ha realizzato i disegni per il board game “Ratti di Winstar”.
Sempre nel 2023 ha iniziato a collaborare con la casa di produzione cinematografica Selvatico Studio e con la RAI.
E' anche insegnante per Start Cinema e Irecoop.
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