lunedì 11 maggio 2015

IL RICHIAMO DELLE ONDE: STRANGER TOWN di FRANCESCA BORRIONE


Hannah lavora come contabile in un’azienda e ha una relazione complicata con un suo collega, Daniel, che però è fidanzato con un’altra. 
Hannah e Daniel hanno smesso di vedersi da pochi giorni e fanno di tutto per non parlarsi, ma le cose sono destinate a cambiare quando il capo li obbliga a sbrigare una consegna urgente fuori città. Quella che doveva essere una veloce trasferta lavorativa diventa però un viaggio accidentato: sorpresi da una bufera di neve, i due riparano nel primo paese sul loro cammino, Stranger Town. 
Abitata da poche, dolci persone, vivaci e disponibili, Stranger Town accoglierà i due forestieri, offrendo a entrambi il modo di riflettere su loro stessi e sulla loro relazione. 

“Ogni volta gli urlo addio e poi mi ritrovo inevitabilmente ad accogliere il suo ritorno”

“C’è molto calore, qui," osservo, e ho paura nell'accorgermi che ‘qui’ è dove si trova Gerard.

“Nulla è mai ciò che appare, a anche il più invincibile ha bisogno di aiuto.”


L’argomento affrontato è più sensibile di quanto pensassi. Quando pensi ad una storia d’amore, il numero che lampeggia nella testa è sempre il due. Ma quando a questo si aggiunge un’altra cifra?
Francesca Borrione ha percorso le varie tappe del sentimento (a volte dolce, altre amaro) di Daniel e Hannah con un’eleganza che può solo essere venerata ed invidiata.
Nessuno fa il tifo per il terzo incomodo, solitamente. Qui sì. La Borrione ha sviscerato tutto ciò che si annida nel cuore di chi semplicemente è stato vittima di un pessimo tempismo, di chi si trova ad impazzire per illustrare la perfezione di un ipotetico futuro a qualcuno che non ha coraggio di abbandonare le proprie pallide certezze.

È il destino, ne “Il richiamo delle onde” a venire in soccorso di questa relazione, il viaggio inaspettato a Stranger Town, regalando ai protagonisti una lente di ingrandimento e zittendo i rumori del mondo per non lasciargli più scuse: è tempo di dare ascolto ai propri pensieri più profondi.
E quando la soluzione sembra essere ad un palmo di naso, il numero cambia di nuovo. Ecco uno splendido quattro farsi largo e diventare la variabile decisiva dell’equazione: Gerard.


I personaggi sono descritti senza carichi eccessivi di parole. Attraverso piccoli gesti quotidiani e dialoghi brillanti e intensi, l’autrice racconta la loro personalità e tiene in bilico il lettore fino all'ultima battuta, senza mai tradirsi, dando l’impressione di poter cambiare il corso della storia da un momento all'altro.
Complimenti vivissimi a questa donna che ha saputo creare per me un soffice bozzolo durante la lettura. Mentre leggevo “Il richiamo delle onde” ho avuto la sensazione di essere distesa con la testa sulle gambe di qualcuno che leggeva per me sottovoce, accarezzandomi i capelli.
Attendo con entusiasmo il suo prossimo lavoro, e approfitto per dirle che si merita tutto il mio voto.




Francesca Borrione nata 11 ottobre 1978, ricercatrice e scrittrice, è dottore di ricerca in Scienze Umane e dell'Educazione. Studia il cinema nelle sue implicazioni culturali, educative, storiche e sociali. Autrice di monografie e articoli, collabora alla rivista «Espressivamente» in qualità di redattore.
È autrice del romanzo
 L'uomo che attraversò il tempo per me (2008), L’amore è un rito (2013) e di diversi racconti pubblicati in riviste e collettanee.
L'amore è un rito è risultato finalista al Concorso Letterario Città di Castello 2010.

4 commenti:

  1. Spero che la Triskell cresca sempre di più, così ci saranno sempre più persone che conosceranno questi splendidi romanzi. Francesca Borrione meriterebbe di stare sugli scaffali delle librerie. Non sono una ancorata al cartaceo, dato che pubblico anche io in digitale e con la sua stessa CE. Ma Francesca è talmente brava che dovrebbe avere ancora più occasioni per farsi conoscere!
    E io sono sempre più ansiosa di poter leggere il suo nuovo libro :)

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  2. Bellissima recensione grazie di avermi fatto conoscere una così brava autrice

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